NELL’OFFICINA DI GUNTER BÖHMER
L’illustrazione del libro come avventura interioreA cura di Sandro Parmiggiani e Alessandro Soldini
L’illustrazione del libro come avventura interioreA cura di Sandro Parmiggiani e Alessandro Soldini
Complesso Monumentale della Pilotta
Biblioteca Palatina, Parma
Biblioteca Palatina, Parma
5 ottobre - 15 novembre 2019
Inaugurazione: sabato 5 ottobre, ore 11.00
La Biblioteca Palatina di
Parma ospita, dal 5 ottobre al 15 novembre 2019, una retrospettiva dedicata a Gunter
Böhmer (Dresda, 1911 - Montagnola, 1986), artista della Mitteleuropa, noto per
aver illustrato, tra gli altri, libri di Hermann Hesse, Thomas Mann, Franz
Kafka, Luigi Pirandello, Stendhal, Gustave Flaubert e Guy de Maupassant,
perseguendo una totale unità tra testo e immagini.
L’esposizione, che porta
il visitatore “Nell’officina di Gunter Böhmer. L’illustrazione del libro come
avventura interiore”, è promossa dal Comune di Collina d’Oro e dalla Fondazione
Ursula & Gunter Böhmer, in collaborazione con il Complesso Monumentale
della Pilotta, la Biblioteca Palatina e la Fondazione Museo Bodoniano. La
mostra sarà inaugurata sabato 5 ottobre alle ore 11.00 nella Sala Petitot.
In esposizione, alcuni
degli esiti più significativi della ricchissima attività di illustratore di
testi, soprattutto letterari, svolta da Böhmer (alcuni libri d’artista a
tiratura limitata con litografie e incisioni originali; circa centocinquanta
volumi che recano la riproduzione di suoi disegni e di tecniche miste su carta;
oltre mille copertine disegnate). Numerosi sono gli autori cui Böhmer ha
rivolto la propria attenzione, illustrandone alcune delle opere, a partire dal
1933, quando Hesse gli commissiona l’illustrazione del suo “Hermann Lauscher”.
Ricordiamo, tra i tanti: Hermann Hesse, Thomas Mann, Franz Kafka, Robert
Walser, Edward Mörike, Georg Büchner, Jeremias Gotthelf, Nino Erné, Hans
Walter, Ossip Kalenter, Edgar Allan Poe, William Faulkner, John Keats, Liam
O’Flaherty, Gabriele D’Annunzio, Luigi Pirandello, Stendhal, Gustave Flaubert,
Guy de Maupassant, Honoré de Balzac, Hans Christian Andersen, i fratelli Grimm,
Pedro Antonio de Alarcón.
Lo stile di Böhmer si
evolve nel tempo: se all’inizio, nel segno sottile legato alla tradizione
pittorica e illustrativa francese – pensiamo, tra i tanti nomi che si
potrebbero citare, a André Dunoyer de Segonzac e poi a Bonnard, al cui “Parallèlement”
possiamo rimandare per “L’Oleandro” di Böhmer, e successivamente a Raoul Dufy e
a Henri Matisse –, si può cogliere quasi l’eco di uno sguardo che va alla
scoperta delle bellezze del mondo e delle dolcezze della vita, presto i suoi
disegni si caricano degli umori e delle passioni dell’espressionismo tedesco,
con le sue durezze, le sue cupezze, le sue angosce, e del tramando di
esperienze quali quelle di Picasso, di Alberto Giacometti e di Marino Marini,
fino a qualche incursione nei grovigli e nei meandri del segno informale. Böhmer
è comunque un illustratore nel quale sempre si può cogliere la tensione a
un’immersione nella verità del testo, nel costante tentativo, come lui stesso
affermò, di conseguire l’“unità tra testo e immagini” e di dare vita a un “organismo
in cui tutti gli elementi letterari figurativi e tipografici compongono
un’unità”. Confessa ancora Böhmer nel 1961 che a lui poco interessano strade
che vengono battute (la decorazione, l’”arricchimento di fregi”, oppure una
grafica libera, “musica d’accompagnamento” del testo), ma sperimentare
un’“avventura psicologica”, “ciò che è proprio di una scelta interiore”.
L’esposizione resterà
aperta al pubblico fino al 15 novembre 2019, da lunedì al giovedì ore 9.00-18.00,
venerdì e sabato ore 9.00-13.00, sabato 2 e 9 novembre chiuso. Ingresso libero.
Per informazioni: Biblioteca Palatina (T. +39 0521 220411, b-pala@beniculturali.it, www.bibliotecapalatina.beniculturali.it);
Fondazione Ursula & Gunter Böhmer (T. +41 091 123 456, info@fondazioneboehmer.ch, https://fondazioneboehmer.ch).
In occasione della mostra
viene pubblicato un ricco catalogo, edito da Step di Parma, che reca, oltre ai
saluti istituzionali di Ignazio Cassis (Consigliere della Confederazione
Svizzera), di Sabrina Romelli (Presidente della Fondazione Ursula & Gunter
Böhmer e Sindaco del Comune di Collina d’Oro) e di Simone Verde (Direttore del
Complesso Monumentale della Pilotta), i saggi introduttivi di Sandro
Parmiggiani e di Alessandro Soldini, curatori della mostra e membri del
Consiglio della Fondazione Böhmer; due testi di Böhmer sull’illustrazione del
libro; un’ampia documentazione fotografica su alcuni dei più importanti volumi
illustrati dall’artista; gli apparati bio-bibliografici finali.
Gunter Böhmer, nato a
Dresda nel 1911, è allievo di Emil Orlik e di Hans Meid all’Accademia di Belle
Arti di Berlino, frequenta il pittore Max Slevogt, e nel 1933 su invito di
Hermann Hesse si reca a Montagnola, nel Canton Ticino, trasferendovisi
definitivamente l’anno seguente e fissando la propria residenza in “Casa
Camuzzi” – solo nel 1951 otterrà cittadinanza svizzera. Con Hesse (Premio Nobel
per la Letteratura nel 1946) la frequentazione è continua, così come intensi
sono i rapporti con una piccola colonia di intellettuali e artisti, di varie
nazionalità, che vivono o soggiornano nella zona (in primis, l’amico pittore
Hans Purmann, Giovanni Mardersteig, fondatore a Montagnola dell’Officina
Bodoni, Hugo Ball, tra i fondatori del Dadaismo, e la moglie Emmy
Ball-Hennings, Max Horkheimer, filosofo, Alexander Ostrowski, matematico, Max
Picard, medico e filosofo, Bruno Walter, direttore d’orchestra, oltre a tanti
altri che si potrebbero menzionare). Dopo il primo incarico, ricevuto
direttamente da Hesse nel 1933, Böhmer collabora con Giovanni Mardersteig
dell’Officina Bodoni e con le Edizioni Albatros di Parigi, e intensifica la sua
attività di illustratore, alternata alla pittura vera e propria, condotta fino
alla fine dei suoi giorni. L’artista soggiorna in varie città italiane; è a
Parigi, dove frequenta Raoul Dufy. Dal 1960 al 1976 è docente di Grafica
creativa all’Accademia statale delle Arti Figurative a Stoccarda e ottiene
numerosi riconoscimenti dalle autorità della Repubblica Federale Tedesca,
compreso l’invito, nel 1980, all’Accademia tedesca di Villa Massimo a Roma.
Muore nel 1986 a Montagnola; la vedova, Ursula Bächler, sposata da Böhmer nel
1945, promuove la costituzione della Fondazione Ursula & Gunter Böhmer,
attiva nel Comune di Collina d’Oro.
Scheda
tecnica:
Nell’officina di Gunter Böhmer. L’illustrazione
del libro come avventura interiore
A
cura di Sandro Parmiggiani e Alessandro Soldini
Complesso
Monumentale della Pilotta, Biblioteca Palatina, Sala Petitot
Strada
alla Pilotta 3, 43121 Parma
5
ottobre – 15 novembre 2019
Inaugurazione:
sabato 5 ottobre, ore 11.00
Orari di apertura: da
lunedì a giovedì ore 9.00-18.00, venerdì e sabato ore 9.00-13.00, sabato 2 e 9
novembre chiuso.
Ingresso libero
Per
informazioni:
Biblioteca
Palatina
Strada
alla Pilotta 3, 43100 Parma
T.
+39 0521 220411
Fondazione
Ursula & Gunter Böhmer
c/o
Municipio di Collina d’Oro
Piazza
Brocchi 2, 6926 Montagnola, Svizzera
T.
+41 091 123 456
Ufficio
Stampa:
CSArt
Comunicazione per l’Arte
Via
Emilia Santo Stefano 54, 42121 Reggio Emilia
T. +39
0522 1715142
M.
+39 348 7025100
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