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venerdì 30 giugno 2023

Arte contemporanea cinese alla BIENNALE DI GENOVA 2023. Alla V edizione dell'esposizione internazionale organizzata da SATURA, la MA-EC Gallery sarà presente con 21 artisti cinesi che propongono video, sculture, digital art, fotografie, dipinti a olio su tela e su tavola, acrilici, ink painting, disegni e acquerelli su carta.

 


8 - 22 luglio 2023

5^ BIENNALE di GENOVA
Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea


Dopo lo straordinario successo dell'edizione targata 2021, dall’8 al 22 luglio 2023 la Biennale di Genova organizzata da SATURA - Centro per la promozione e diffusione delle arti - torna nella città ligure.

La Biennale si snoda in diverse e prestigiose sedi espositive cittadine, più di 70, e vanta la presenza di oltre 250 artisti provenienti da 18 nazioni, numero dovuto anche all'apertura alle tante forme espressive tra cui sono state selezionate le opere.


MA-EC, in collaborazione con Hearty Souls Beijing Culture Creative Industry Development Co. Ltd e con Beijing Timepiece lifestyle Brand Management Co., LTd, quest’anno presenta 21 artisti cinesi che propongono video, sculture, digital art, fotografie, dipinti a olio su tela e su tavola, acrilici, ink painting, disegni e acquerelli su carta. 

Gli artisti sono: Bumubutai, Qiyun Chen, Shixun Chen, Yihan Chen, Yizhu Gong, Jianyong Guo, Boyang Hu, Jiali Mai, Roywang, RuRui, Shang, Chun Sun, Mingjun Sun, Yandi Wang, Yuchen Wang, Xin Xin, Jianwei Yao, Liu Yuan, Guoshuai Zhang, Zuhang Zhang, Hong Zheng.


La Biennale di Genova avrà quest’anno il contributo della Città Metropolitana di Genova e il patrocinio di Regione Liguria, Comune e Camera di Commercio di Genova che hanno sempre sostenuto la manifestazione per la sua idea progettuale - che sottolinea il tentativo della città di porsi come centro di sperimentazione - ma anche per la capillarità di un evento che contribuisce a rendere viva e attrattiva tutta Genova.

La Biennale, proposta da SATURA, vuole essere anche un’occasione di confronto fra diverse esperienze individuali e i risultati di differenti indagini artistiche, mantenendo fisso l’obiettivo di garantire una proposta artistica ricca e di qualità, attraverso un approccio culturale attivo e attento alle molteplici spinte creative contemporanee.




INFO E CONTATTI



MA-EC Gallery 
Palazzo Durini, via Santa Maria Valle 2, Milano
Tel: +39 02 3983 1335 - Email: info.milanart@gmail.com

giovedì 29 giugno 2023

THE POLAR STREAM. Roberto Ghezzi alle isole Svalbard per un nuovo progetto che pone al centro della propria ricerca l’“autorappresentazione” della natura e dei fenomeni naturali, a cura di Mara Predicatori.

 


THE POLAR STREAM 

un progetto 

di

Roberto Ghezzi

a cura di Mara Predicatori

 

Con il patrocinio di Istituto di Cultura a Oslo

In collaborazione con la dott.ssa Fabiana Corami CNR ISP - Istituto Scienze Polari

Elizabeth Bourne - Spitsbergen Artists Center, Phoresta ETS (Ente Terzo Settore)

e il videomaker Leonardo Mizar Vianello


Residenza alle Isole Svalbard, Norvegia

 Spitsbergen Artists Center - Vei 100.2 Longyearbyen Norway 9130

dal 12 luglio al 5 agosto 2023



Roberto Ghezzi, artista che pone al centro della propria ricerca l’“autorappresentazione” della natura e dei fenomeni naturali, il 12 luglio 2023 partirà per una nuova spedizione artistico/scientifica alle Isole Svalbard (NO), le terre abitate più a nord del pianeta, a Longyearbyen presso lo Spitsbergen Artists Center. Il progetto, patrocinato dall’Istituto Italiano di Cultura a Oslo, verrà realizzato in collaborazione con la dott.ssa Fabiana Corami del CNR ISP (Istituto di Scienze Polari) e il videomaker Leonardo Mizar Vianello.  

Come per la precedente spedizione a Tassilaq in Groenlandia, l’artista intende anche in questo caso tracciare la fusione dei ghiacci e restituire una rappresentazione del paesaggio artico facendo in modo che sia il fenomeno del cambiamento di stato dei ghiacciai a trascrivere in qualche modo sé stesso in termini artistici.



Roberto Ghezzi, infatti, da ormai un ventennio, ha parzialmente abdicato alla pratica pittorica creando nuovi approcci creativi in cui è la natura a sedimentare serie di tracce sulle proprie tele (le Naturografie, scrittura della natura su tela) o dove singolari fenomeni naturali trascrivono direttamente se stessi su supporti appositamente predisposti (es. cianotipie della fusione dei ghiacci). Grazie alla singolare ossessione artistica di restituire quanto più fedelmente i fenomeni naturali delegando alla natura la propria raffigurazione, in quasi due decenni Ghezzi ha realizzato installazioni e ricerche in molti luoghi nazionali e internazionali, legando il suo lavoro a studi sull’ecosistema e sulla biologia in parchi e riserve naturali di tutti i continenti (Alaska, Islanda, Sud Africa, Tunisia, Norvegia, Patagonia, Croazia, Danimarca, Groenlandia). In Italia ha realizzato numerosi progetti di ricerca in ogni regione e tipologia di ambiente, collaborando con i più importanti istituti di ricerca tra cui CNR ISMAR, CNR IOM, CNR ISP, Arpa Umbria e Arpa Lazio, oltre che con associazioni come Greenpeace, WWF e Legambiente. Le sue opere possono essere descritte come delle oggettificazioni della natura che, da un lato, danno forma ad autentiche opere d’arte capaci di restituire una dimensione estetico-romantica del paesaggio senza un agito diretto dell’artista; dall’altra si presentano come singolari supporti per indagini di matrice scientifica sullo stato degli ambienti e su fenomeni ambientali ed ecologici.



Per la residenza alle Isole Svalbard – della durata di circa un mese – l’artista prevede di approfondire ulteriormente la ricerca avviata in Groenlandia nel 2022, riadattando ancora una volta ai propri fini l’antica tecnica cianografica ma a partire questa volta dall’impiego della videocamera e di immagini macro dei cristalli di ghiaccio in fusione. Le cianotipie (immagini fotografiche ottenute da carte fotosensibilizzate con sali d’argento) verranno realizzate sulla base di negativi di macro fotografie digitali o immagini, scattate mediante l’ausilio di un microscopio digitale, di cristalli prelevati in diverse parti delle Isole Svalbard. I video (macro) verranno invece realizzati mediante videocamere letteralmente “affidate” all’ambiente. Attraverso varie strumentazioni tra cui droni e piccole zattere galleggianti progettate al fine di sostenere le piccole telecamere, l’artista affiderà inquadrature e tempistiche di ripresa al movimento stesso del ghiaccio durante tutto il “percorso” di fusione, dalla fase solida a quella liquida. Questa particolare metodologia consentirà di fare diretta esperienza audiovisiva della delicata fase del cambiamento di stato del ghiaccio, come se fossimo all’interno del ghiaccio stesso e ne seguissimo il percorso. I materiali prodotti saranno poi resi in forma artistica attraverso video-installazioni artistiche e trasposizione cianografiche delle risultanze video-fotografiche.



Oltre a fornire una trascrizione del fenomeno che ferma in una singola immagine la decantazione di un processo, in questo caso, Ghezzi, grazie all’ausilio delle telecamere, introdurrà nella rappresentazione della fusione del ghiaccio anche la dimensione temporale e la rappresentazione delle dinamiche della trasformazione del ghiaccio dell’Artico in acqua. Tuttavia non sarà una “documentazione”, ma una autonoma trascrizione del fenomeno del disgelo, perfettamente in linea con la filosofia delle naturografie in cui l’artista, invertendo i ruoli, lascia che sia la natura a parlare di sé, a presentarsi quale essa è, mettendo in luce con l’assoluta spontaneità del reale, la sua più intima essenza.

Quanto in effetti emergerà, esattamente come per le precedenti spedizioni, sarà il frutto dell’alchemica capacità dell’arte di registrare sotto nuove vesti fenomeni naturali e rappresentarli attraverso i codici del contemporaneo e, dall’altro lato, frutto della capacità di lettura da parte del sapere scientifico di supporti non abituali.

Come per la residenza in Groenlandia, anche in questo caso, dopo la fase di studio e creazione delle opere durante la residenza alle Isole Svalbard, seguiranno contributi scientifico e critico-artistici per la fase divulgativa che prevedrà mostre, presentazioni, pubblicazioni, talk, incontri con studenti, sia in Italia che all’estero.

L'intera residenza artistica di Roberto Ghezzi sarà ad impatto neutro grazie al contributo di Phoresta ETS che compenserà mediante la piantumazione di alberi tutte le emissioni di CO2.





Communication and Cultural Manager: Amalia Di Lanno

www.amaliadilanno.com 

lunedì 26 giugno 2023

Magna Grecia nel tempo. Forum internazionale di archeologia e arte a Comiso, Camarina, Gela, Agrigento, Siracusa e Palazzolo Acreide, a cura di Arteinsieme.

 


MAGNA GRECIA NEL TEMPO

Dal 28 giugno al 9 luglio 2023

Forum Internazionale di archeologia e arte
Presentazione
Mercoledì 28 giugno 2023 alle ore 18:00
Auditorium "Carlo Pace" Comiso

Vernissage Mostra Collettiva Internazionale
Palazzo Fidone alle ore 19:00, Comiso
18 artisti greci e 42 artisti italiani



Magna Grecia nel tempo. Un evento di caratura internazionale e un’iniziativa culturale che getta un ponte tra il territorio della Grecia, culla di un’antichissima civiltà, e la “Magna Grecia”, cioè quella parte del territorio italiano, Sicilia e Calabria in primis, che furono colonizzate dai Greci a partire dall’VIII secolo avanti Cristo e che divennero culla di una fiorente e ricca civiltà ellenica.

Dopo 2700 anni, quel ponte ideale è ancora vivo e sarà il filo conduttore del Forum Internazionale “Magna Grecia nel tempo”, organizzato da Arteinsieme, che si terrà il prossimo 30 giugno a Comiso, con tappe a Camarina, Gela, Agrigento, Siracusa, Palazzolo Acreide.

L’iniziativa, organizzata da Arteinsieme si aprirà il 28 giugno a Comiso, alle 18,00, nella Sala Carlo Pace. Saranno presenti la sindaca Maria Rita Schembari, il presidente di Arteinsieme, Marcello Nativo, la responsabile delle attività culturali, Marialuisa Occhione, Marina Gonta, Art director di Magna Grecia capodelegazione del gruppo di artisti greci che esporranno a Comiso. Gli altri interventi sono affidati a Paris Katsivelos, attore e regista, direttore dell’Istituto di Dramma Antico presso scuole superiori e istituzioni universitarie e Katerina Glycou – Fotinia, già docente di Storia antica e archeologia all’università di Birmingham (GB). Modera il critico d’arte Salvatore Parlagreco.

Alle 19, sarà inaugurata a Palazzo Fidone, sede di Arteinsieme, la Collettiva internazionale con la presenza di 18 artisti greci e 42 artisti italiani. La mostra resterà aperta fino al 9 luglio. Gli attori Gianni Battaglia e Paris Katsivelos proporranno l'interpretazione di alcuni brani classici greci.

Il 29 giugno, la manifestazione si sposterà a Kamarina, con una visita guidata condotta dall’ex direttore del Museo di Camarina, Giovanni Distefano, oggi ispettore del Parco, nonché docente all’università della Calabria e all’università di Tor Vergata a Roma.




Interverranno: Luigi Gattuso, direttore ad interim del Museo di Camarina, Marcello Nativo, Enzo Piazzese, presidente dell’Archeoclub di Ragusa e consigliere del Parco archeologico e paesaggistico della valle dei Templi di Agrigento. Anche a Camarina è prevista la rappresentazione di brani classici greci di Gianni Battaglia e Paris Katsivelos.

La terza giornata in programma è a Gela, il 30 giugno. Si comincia alle 16, con una visita guidata alle Mura Timoleontee, condotta dalla professoressa Lella Oresti, Presidente Archeoclub di Gela. Alle 17,30, presso la Sala “Falcone e Borsellino” del Liceo Eschilo di Gela, si aprirà il convegno “Magna Grecia nel tempo”.



Saranno presenti: il sindaco Lucio Greco, il dirigente scolastico Maurizio Tedesco, Marcello Nativo, Marialuisa Occhione, Marina Gonta, Paris Katsivelos, l’ex sovrintendente Rosalba Panvini, docente all’università di Catania, Kostas Kounalis, Katerina Glycou Fotinia. Katsivelos parlerà su “La lingua ellenica madre di tutte le lingue degli Dei e degli Eroi”, Panvini affronterà “l’approccio alla conoscenza dell’archeologia e della storia dell’antica Gela”, Kounalis tratterà il tema “Les diazones dell’Acropoli”e Glycou Fotinia parlerà dei “legami eterni tra Grecia e Italia con riferimento ai templi dorici greci in Italia meridionale e in Sicilia”. Anche questo incontro sarà moderato da Salvatore Parlagreco e saranno interpretati brani classici letti da Gianni Battaglia e Paris Katsivelos.

Si torna a Comiso il primo luglio, alle 19, con la conversazione di Giovanni Distefano su “I Greci in Sicilia”. Il 2 luglio è in programma la visita alla Valle dei Templi di Agrigento e il 3 luglio si visiterà il Parco Archeologico di Siracusa e il Museo Paolo Orsi. Le visite sono guidate da Enzo Piazzese. Infine, si programmerà una mostra a Palazzolo Acreide.




Un tour ideale, dunque, unisce, in sei tappe, quattro province siciliane della Magna Grecia.

La manifestazione ha il patrocinio gratuito dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali, del Ministero dell’Educazione e del Ministero del Turismo della Grecia, della Regione Attica, di  ERFC, di Interreg Atlantic Area, della città di Atene, dai comuni di Comiso, Gela, Siracusa, Agrigento, Palazzolo Acreide, della Comunità Ellenica dello Stretto di Messina, dell’Istituto Ellenico di Cultura di Milano, dei parchi archeologici di Kamarina- Cava Ispica, di Gela, del parco della Valle dei Templi di Agrigento, del Parco archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro, dell’Archeoclub di Ragusa e Gela, di Ficiesse (Associazione finanzieri – cittadini e solidarietà), dell'Associazione culturale ex Allievi del liceo classico Eschilo, del Liceo classico Eschilo di Gela, della Nazionale Italiana Poeti. 

Questo evento artistico e culturale – spiega Marialuisa Occhione – rievoca radici che si perdono nella notte dei tempi di popoli mediterranei nelle cui vene scorre lo stesso sangue. Da Comiso a Kamarina, da Gela ad Agrigento, da Siracusa a Palazzolo Acreide, un percorso segnato da interventi di studiosi internazionali di chiara fama, con opere di artisti in un confronto internazionale per accompagnare un viaggio nel tempo, dalla Grecia alla Sicilia e riproporre il glorioso passato mediterraneo mai dimenticato

Artisti che espongono a Comiso:

Artisti greci: Nina Diakovasili, Aleka Dogaki, Angela Efthymiadis, Sofia FountoulaKi,  Despoina Georgiadi,  Kostas Kounalis, Vasilis Koutouzis, Konstantina Kratimenou, Lukiana Papadopoulou, Evangelia Papanastasatos, Evi Photopoulos, Vasilis Palios, Dora Rizou, Ilma Spinelli, Anna Tsapara,  Anna Tsivdari, Poly Vartzioti, Maria  Yfantidou.

Artisti italiani: Silvana Amarù, Giovanni Amodei, Nino Arcidiacono, Nunzia Baglieri, Marilena Battaglia, Teresa Bennice, Federica Buffone, Gabriella Di Natale, Salvatore Eterno, Enzo Falco, Fedele Ferlante, Sandra Frasca, Giuseppe Fratantonio, Lucia Galofaro, Carmela Garaffa, Sara Giurdanella, Alessandra Gugliotta, Angelo Incardona, Enza Incremona, Luigi Lentini, Maria Gina Lima, Giuseppe La Rosa, Giuseppe Marino, Stella Meli, Serena Mura, Enzo Napolitano, Marcello Nativo, Beatrice Nicosia, Sara Occhipinti, Giusy Parisi, Maria Grazia Pelligra Strada, Rosetta Raia, Pina Re, Saverio Ricordo, Giovanni Roccuzzo, Giovanni Rosa, Nuccia Sileci, Ilma Spinelli, Massimo Stracquadaini, Maria Stracquadaino Polara, Giorgia Vitale, Pina Zago.




INFO E CONTATTI

Arteinsieme

Sito: www.arteinsieme.it

Pagina facebook: ArteInsieme Comiso

Cell. 335 328 892

 

domenica 25 giugno 2023

Mutamento e Transizione. Nuovo progetto firmato SACCA gallery con 13 artisti, oltre quaranta opere in mostra e 2 location a Modica e Pozzallo, a cura di Giovanni Scucces.

 


Mutamento e Transizione

A cura di Giovanni Scucces

Dal 7 luglio al 2 settembre 2023
Inaugurazione: Venerdì 7 luglio ore 19:30 a Modica
Sabato 8 luglio ore 19:30 a Pozzallo


ARTISTI
 Calogero Arcidiacono, Davide Bramante, Rita Casdia, Francesco Cuttitta, Demetrio Di Grado, Giorgio Distefano, Cristina Gardumi, Andrea Palamà, Ettore Pinelli, Salvo Rivolo, Piero Roccasalvo Rub, Gabriele Salvo Buzzanca, Chiara Sorgato.

INGRESSO GRATUITO

 

Anche per l’estate 2023 è in arrivo un nuovo progetto firmato SACCA gallery! 13 artisti, oltre quaranta opere2 location in altrettante città del ragusano, Modica e Pozzallo. Una mostra che connette il passato e il presente della galleria d’arte avviata nel 2019 a Pozzallo e trasferitasi lo scorso dicembre a Modica.

Il 7 luglio a Modica e l’8 a Pozzallo si inaugura “Mutamento e Transizione”. Gli artisti in mostra sono: Calogero Arcidiacono (1998, Catania / San Teodoro – ME), Davide Bramante (1970, Siracusa), Rita Casdia (1977, Barcellona Pozzo di Gotto – ME / Milano), Francesco Cuttitta (1988, Palermo), Demetrio Di Grado (1976, Palermo / Caltagirone – CT), Giorgio Distefano (1972, Chiaramonte Gulfi – RG / Firenze), Cristina Gardumi (1978, Gavardo – BS / Pisa), Andrea Palamà (1979, Cittiglio – VA / Torino), Ettore Pinelli (1984, Modica – RG), Salvo Rivolo (1983, Palermo), Piero Roccasalvo Rub (1974, Siracusa / Pozzallo – RG), Gabriele Salvo Buzzanca (1986, Barcellona Pozzo di Gotto – ME / Venezia), Chiara Sorgato (1985, Padova / Milano).

La mostra, curata da Giovanni Scucces, vuole porre l’attenzione sull’opinione assai comune di considerare questo momento storico come un periodo contraddistinto da un veloce e incessante cambiamento, in cui si fa persino fatica a seguirne le varie e molteplici direzioni. Siamo nell’era delle continue scoperte (scientifiche e mediche), dell’informatica, del world wide web, della globalizzazione, della questione ambientale, del capitalismo su scala mondiale. E tutto ciò non può che causare rivolgimenti in tanti aspetti della nostra vita.





Uno specchio di questo fenomeno può essere rintracciato nell’utilizzo incessante e onnipresente della parola transizione. Basta provare a fare una breve ricerca online e le prime parole che troviamo accostate al termine sono ecologica, energetica, digitale, demografica, di genere.

Per definizione (Treccani) la transizione è il “passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa”. Ma anche il “periodo che segna il passaggio da una civiltà a un’altra, durante il quale si maturano nuove forme sociali e di costume, nuove concezioni e produzioni culturali, letterarie e artistiche”.

Ed è proprio questo il nocciolo della questioneCome viviamo, percepiamo e, nel caso degli artisti, come viene rappresentato questo periodo storico in cui è evidente un cambio profondo, e per certi aspetti repentino, a livello sociale, di costume e, quindi, di stili di vita e consuetudini un tempo radicati e oggi completamente sovvertiti? Non è certo la prima volta che ciò accade, ma è come se stavolta fosse tutto amplificato da una serie di “rivoluzioni”, in diversi ambiti e sempre in divenire.

Inoltre, se per transizione si intende un passaggio da una condizione a un’altra, essa pertanto presuppone il mutamento di una condizione preesistente.

Il De Mauro definisce il mutamento come “cambiamento, modificazione o variazione, specialmente di un equilibrio precedentemente costituito” nonché “cambiamento di atteggiamento, di carattere”. Sempre attraverso una breve ricerca, la parola che troviamo più spesso associata a mutamento è sociale. Il Treccani definisce il mutamento sociale (o socioculturale), come “il complesso delle variazioni e alterazioni, non temporanee, che avvengono nelle componenti strutturali, o nei maggiori sistemi sociali, di una determinata società, o nell’intera società umana; in senso stretto, ogni singola trasformazione significativa che si produce, in un determinato periodo, nella struttura della società”.




Tuttavia, nel linguaggio comune, spesso si parla di transizione come di una situazione incerta, di attesa, quindi anche temporanea e spesso tutt’altro che semplice. Un mondo in cui le trasformazioni sono così complesse, incessanti e incomplete da lasciarci persino smarriti.

Gli artisti, si sa, sono spesso anticipatori dei cambiamenti e con il loro sguardo sensibile ci offrono delle visioni in grado di farci riflettere sui più disparati aspetti del nostro vivere.

Attraverso le opere dei 13 artisti coinvolti cercheremo di fornire uno spaccato del nostro tempo suggerendo delle riflessioni sull’attuale condizione di mutamento e transizione in atto.

Appuntamento quindi fissato per venerdì 7 luglio alle ore 19.30 nella sede di Modica (via Sacro Cuore, 169/A) con la prima fase dell’inaugurazione. Il giorno seguente, alla stessa ora, avverrà l’altro opening nello spazio di Pozzallo (via Mazzini, 56) grazie al sodalizio stretto con Funduq per la stagione estiva.

La mostra, con ingresso gratuito, potrà essere visita fino al 2 settembre. A Modica, i pomeriggi dal martedì al sabato dalle ore 16.30 alle 20.00 e le mattine di martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.30 alle 12.30. A Pozzallo, il lunedì pomeriggio dalle 17.30 alle 20.30, il giovedì mattina dalle 10.30 alle 12.30. In entrambi i casi, al di fuori degli orari prestabiliti, è possibile fissare anche un appuntamento per consulenze sugli acquisti, visite guidate, di gruppo e per esigenze varie.

Nel corso della stagione estiva gli orari e i giorni di apertura potrebbero subire variazioni. Si consiglia di consultare il sito web o le pagine social della galleria per rimanere aggiornati.

 





 

INFO E CONTATTI


SACCA gallery – Via Sacro Cuore 169/A (ingr. da via Fosso Tantillo) – Modica (RG)

SACCA summer version – Via Mazzini 56 – Pozzallo (RG) (in collaborazione con Funduq ospitalità iblea)


Apertura al pubblico

Modica

Dal martedì al sabato ore 16:30 – 20:00 

Le mattine di martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10:30 alle 12:30


Pozzallo

Lunedì pomeriggio dalle 17:30 alle 20.30, il giovedì mattina dalle 10:30 alle 12:30. 

Gli altri giorni e fuori orario previo appuntamento


Contatti

Giovanni Scucces

Cell. 3381841981 – Email: info@sacca.online

sabato 24 giugno 2023

"John Bellany. Time will tell. Il tempo ci rivelerà". Per la prima volta in Italia, a dieci anni dalla sua scomparsa, una grande mostra antologica ne ricostruisce il suo intero percorso artistico, dagli anni della formazione fino all’ultima produzione pittorica dedicata a Barga e alla Valle del Serchio, grazie ad opere selezionate provenienti dalla collezione privata della famiglia.

 


John Bellany
Time will tell. Il tempo ci rivelerà

ad uno dei più importanti artisti scozzesi del XX secolo

Fondazione Ricci 
Via Roma 20, Barga (LU) 
1-22 luglio 2023 
Inaugurazione: Sabato 1 luglio, ore 17:00 

Palazzo delle Esposizioni 
Fondazione Banca del Monte di Lucca 
P.zza San Martino 7, Lucca 
2-30 luglio 2023 
Inaugurazione: Domenica 2 luglio, ore 11:00


A dieci anni dalla sua scomparsa, il Comune di Barga si fa promotore di una grande mostra antologica dedicata a John Bellany (1942-2013), uno dei più importanti artisti scozzesi del XX secolo, la cui pittura, caratterizzata da una dimensione spirituale che sovrasta il vero, è strumento per una profonda comprensione umana.

Per la prima volta in Italia, viene ricostruito il suo intero percorso artistico, dagli anni della formazione fino all’ultima produzione pittorica dedicata a Barga e alla Valle del Serchio, grazie ad opere selezionate provenienti dalla collezione privata della famiglia.





Intitolata "John Bellany. Time will tell. Il tempo ci rivelerà", la mostra curata da Helen e Angela Bellany si articola su due sedidal 1 al 22 luglio 2023 saranno esposti presso la Fondazione Ricci di Barga (LU) i dipinti realizzati a partire dal 2000, anno del suo arrivo a Barga; dal 2 al 30 luglio 2023 verrà presentato al Palazzo delle Esposizioni di Lucca, sede della Fondazione Banca del Monte di Lucca, un ricco corpus di opere, dagli anni giovanili fino al trasferimento in Toscana.

«John Bellany - dichiara Caterina Campani, Sindaco di Barga - era profondamente legato alla valle; per adozione e empatia qui aveva trovato una seconda casa, una terra dove fermarsi per raccontare i suoi colori, le sue storie in un modo cosi personale. I paesaggi che fecero breccia in Giovanni Pascoli cent’anni prima hanno dato anche a lui nuove prospettive e ispirazioni. Così a dieci anni dalla scomparsa vogliamo ricordare non solo il grande artista, ma anche la persona, che insieme alla sua famiglia, ha partecipato alla vita del paese tanto da rendere ancora più forti i legami con la Scozia. La mostra che oggi gli dedichiamo vuole essere un tributo dell’intera Comunità, un modo di ringraziarlo ancora per aver reso immortali i nostri paesaggi consegnandoli all’Arte mondiale e senza tempo».

Gli anni di Barga segnano per John Bellany un nuovo inizio, che trova eco in una rinnovata via alla pittura: dai paesaggi e dai toni freddi delle Highlands scozzesi è evidente il passaggio alla luce e ai colori del paesaggio toscano, in un’esplosione vitalistica che costituisce una novità assoluta nell’ultima stagione pittorica della sua vita.





«Affidate a centinaia di quadri, che Bellany realizzò con un impegno quotidiano senza posa, le testimonianze del suo innamoramento per Barga - scrive Umberto Sereni, storico, già docente di Storia contemporanea all’Università di Udine - dicono per sempre la grandezza della pittura di Bellany e varranno come la definitiva certificazione dell’appartenenza della nostra Valle al Bello e al Buono. Terra di meravigliosi incantesimi che danno la vita e fanno vivere i sogni e ci ammaestrano nella Verità che ci conforta».

L’esposizione è organizzata dal Comune di Barga, con la collaborazione di Fondazione RicciFondazione Banca del Monte di Lucca e Fondazione Lucca Sviluppo, il patrocinio e il contributo del Consiglio regionale della Toscana, il patrocinio di Provincia di Lucca Comune di Lucca e il sostegno di Villa Pascoli Onlus.



La sezione della mostra allestita presso la Fondazione Ricci (Via Roma 20, Barga, Lucca) sarà inaugurata sabato 1 luglio alle ore 17.00. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente nei seguenti giorni e orari: martedì 10.00-13.00, venerdì 15.30-19.30, sabato e domenica 11.00-13.00 e 17.00-19.00. 
Per informazioni: www.fondazionericci.info


La sezione della mostra allestita al Palazzo delle Esposizioni di Lucca (Fondazione Banca del Monte di Lucca, P.zza San Martino 7, Lucca) verrà inaugurata domenica 2 luglio alle ore 11.00. Successive visite da martedì a domenica con orario 15.30-19.30. Ingresso gratuito. 
L’esposizione è documentata da un catalogo stampato dal Consiglio Regionale della Toscana con testi di Caterina Campani(Sindaco del Comune di Barga), Mario Puppa (Consigliere Regione Toscana), Cristiana Ricci (Presidente Fondazione Ricci), Andrea Palestini (Presidente Fondazione Banca del Monte di Lucca), Alberto Del Carlo (Presidente della Fondazione Lucca Sviluppo), del professor Umberto Sereni e di Rino Simonetti (Presidente Associazione Amici di John Bellany).




BIO
John Bellany 
(Cockenzie and Port Seton, 1942 - Saffron Walden, 2013) è considerato uno dei più autentici rappresentanti delle nuove tendenze della pittura contemporanea e il più importante della sua terra. Il suo percorso artistico ha inizio nel 1960 presso l’Edinburgh College of Art e prosegue al Royal College of Art di Londra, che nel 1986 gli dedica una grande personale. Le sue opere sono esposte, tra gli altri, al Museum of Modern Art di New York, al Tate Britain e fanno parte della collezione della National Galleries of Scotland di Edimburgo. Nel 1994 viene onorato del titolo di Baronetto per alti meriti artistici dalla Regina Madre. Scomparso nel 2013, la Royal Academy di Londra gli ha reso un sentito omaggio. Profondamente legato a Barga e all’intera Valle del Serchio, aveva già esposto nel borgo toscano negli anni Novanta e in una mostra retrospettiva a lui dedicata nel 2014. È stato docente di Pittura presso il College of Art di Brighton nel 1968 e successivamente ha insegnato al Winchester College of Art.




CSArt – Comunicazione per l’Arte

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