14/19 febbraio
| Sala Fassbinder
La prima, la migliore
testo e regia Gianfranco Berardi
e Gabriella Casolari
con Gianfranco Berardi, Gabriella
Casolari e Davide Berardi
produzione Emilia Romagna
Teatro Fondazione
Oggi, nella patria della nostra giovinezza camminiamo come
viaggiatori di passaggio. Gli eventi ci hanno consumato siamo divenuti accorti
come mercanti brutali come macellai noi siamo più spensierati ma atrocemente
indifferenti, sapremo forse vivere nella dolce terra ma quale vita?
«Volgendo lo
sguardo agli spettacoli che dal 2003 a oggi abbiamo realizzato, ci accorgiamo
che il conflitto, con noi stessi e con la realtà circostante, è stato e
continua a essere il motore della nostra ricerca. Le dinamiche, i mutamenti e
le opportunità da questo prodotte e derivate, sono attrazioni irresistibili
verso cui tendiamo come attori, autori ed esseri umani.
L’occasione
questa volta è quella del centenario del primo conflitto mondiale che sconvolse
l’Italia, l’Europa e il pianeta intero. È incredibile come studiando un evento
accaduto ormai tanto tempo fa ci si senta coinvolti da situazioni e sensazioni
che sembrano raccontare la nostra contemporaneità. Ed allora la condizione di
una generazione “perduta” per un’ideologia
criminale, propagandata a tutto spiano,
la distanza fra il popolo e chi lo governa, il cambiamento epocale ed il
conseguente smarrimento esistenziale diventano metafore per raccontare la nostra condizione, il
nostro tempo nel nostro paese.
L’idea ci è
venuta qualche anno fa leggendo il romanzo confessione Niente di nuovo sul fronte occidentale di E.M. Remarque. L’autore
in maniera lucida e feroce racconta di popoli lanciati uno contro l’altro, per
odio e per orgoglio e al contempo riflette
e fa riflettere sulla situazione
di depressione e disperazione che avvolge senza tregua la società ieri
come oggi. Di qui è iniziata un’indagine, storico-letteraria, ancora in atto,
che mescola le materie di interesse, dal politico al sociale, dall’economico
all’artistico, fornendo una contaminazione di linguaggi, stili ed
argomentazioni in cui è sempre più interessante avventurarsi per proseguire il
nostro cammino di ricerca, la nostra avventura
alla scoperta di chi siamo, di chi siamo stati e di chi potremo un
giorno divenire». Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
«Vengano i
mesi e gli anni, non mi prenderanno più nulla. Sono tanto solo, tanto privo di
speranza che posso guardare dinanzi a me senza timore. La vita, che mi ha
portato attraverso questi anni è ancora nelle mie mani e nei miei occhi. Se io
abbia saputo dominarla, non so. Ma finché dura, essa si cercherà la sua strada,
vi consenta o non vi consenta quell’essere, che nel mio interno dice “io”».
Erich Maria
Remarque
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