Live Arts Cultures: un luogo per abitare la città
Una campagna di raccolta fondi per sostenere gli spazi di Live Arts Cultures a Forte Marghera, Mestre. Un
invito a partecipare ai mercoledì aperti di aprile, per conoscere un
luogo dedicato alle arti performative. Due workshop tra suono e
movimento a maggio.
L'associazione culturale Live Arts Cultures, con il sostegno della netlabel electronicgirls,
riapre in questi giorni le porte al pubblico: lo fa invitando la città a
conoscere i propri spazi e la propria storia, a portare qui idee e
proposte, ogni mercoledì di aprile (12, 19 e 26 aprile) dalle 17 alle 21. Dal 2007 infatti, nel capannone 32
di Forte Marghera, si è avuta cura di un edificio in stato di abbandono
trasformandolo in un luogo per le arti performative con il sostegno
volontario dei soci. Quello che accoglieva un tempo la sezione officine
dello storico forte militare è diventato uno spazio per la formazione e
la produzione artistica di respiro internazionale; qui le attività
caratterizzanti dell'associazione, l'interazione suono-movimento e la
performance art, hanno trovato un luogo di lavoro adatto e accogliente.
In
questi stessi giorni, LAC ha lanciato una campagna di raccolta fondi a
sostegno degli spazi in previsione di un adeguamento del pavimento e
dell'impianto elettrico, un sostegno dal basso per rafforzare quella che
potrà essere una "casa" per le arti performative dodici mesi l'anno. Il
crowdfunding è ospitato dalla piattaforma crowdarts.eu, ed è accompagnato da un video cui hanno partecipato sostenitori e artisti che hanno vissuto lo spazio in questi anni, tra cui Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri, Vest&Page, Patrizia Mattioli, Davide Tidoni, Ronit Ziv e molti altri.
Video: https://youtu.be/rlw_ 8eERToU
Campagna: https://www. crowdarts.eu/en/campaigns/uno- spazio-per-le-arti- performative-c32-performing/#/ campaign
A maggio ripartiranno anche le offerte formative di Live Arts Cultures. Saranno due gli appuntamenti rivolti a
danzatori, performer, musicisti e sperimentatori, prime esperienze laboratoriali della stagione, condotti da Jasna Veličković,
compositrice serba e inventrice di un particolare strumento musicale che
sfrutta l'interazione tra campi magnetici e sonori, il Velicon (il
5-6-7 maggio) e da Marta Ciappina, danzatrice
e didatta attiva all'interno della compagnia MK, gruppo di punta della scena
contemporanea guidato da Michele Di Stefano, Leone d'Argento alla Biennale
Danza di Venezia del 2014 (il 20 e 21 maggio).
Jasna Veličković |
Compositrice,
musicista e creatrice, Jasna Veličković si interessa dal 2008 ai vari
livelli d'interferenza tra campi magnetici e musica, esplorando la
tecnologia e la sua influenza nel mondo dell'arte. Presenta un workshop
finalizzato alla costruzione e alla pratica di uno strumento musicale
particolare, di cui è inventrice: il Velicon. I partecipanti impareranno
a usare i magneti come induttori e fonti sonore, facendo esperienza
della natura mutevole e volatile dei suoni magnetici; saranno esplorate
tecniche utili a comprendere il comportamento dei magneti e dei loro
suoni. Il Velicon è un
sistema adatto alle performance live e all'improvvisazione: dotato di un
suono innovativo, puro e trasparente, la sua pratica coinvolge da
vicino le relazioni suono-movimento. Nella
sua forma attuale, lo strumento è stato sviluppato grazie al contributo
di ingegneri come Kostantin Leonenko e Clare Gallagher all'interno di
istituzioni come lo Studio for Electro-Instrumental Music di Amsterdam,
la Gaudeamus Music Week di Utrecht, il Center for Interdisciplinary
Research in Music Media and Technology di Montreal e il Centro de
Cultura Digital di Mexico City.
Marta Ciappina |
Marta
Ciappina presenta invece un workshop che diventa un singolare kit di
training somatico ed intellettuale per “sopravvivere” sulla scena
contemporanea con corpo vigile e mente brillante. Al centro della
riflessione si ipotizzano l’apprezzamento di condizioni fisiche
prismaticamente smontate e disponibili al cambiamento e un gioco
combinatorio fra sistema ed istinto. Vengono assegnate istruzioni
semplici, prive di contraddizioni e stratificate, il corpo viene scisso
negli elementi costituenti, la logica del movimento è considerata virtù
per ridefinire il corpo, la dialettica dispositivo per affinare ed
espandere le composite fisicità del mover. Senza mai sottrarre lo
sguardo dall'irreprensibilità del gesto, è dato valore a tattiche ed
intuizioni private che mettano a punto una corporeità limpida, mai
illustrativa, in cui domina un'attività pura che non dialoga con la
maniera e la riproduzione di modelli. La pratica è connotata da una
compiuta semplicità per lasciare spazio all'elaborazione libera di
un'esperienza orientata intorno ad un assunto dichiarato e rendere
omaggio a sapienza e perizie personali. Il laboratorio è dedicato a chi
ha posto al centro della propria ricerca l'allenamento del pensiero, del
corpo e dell'utopia. Sono aperte a tutti i performers poiché il metodo
di lavoro si deposita su più strati, nell'ambizione di mettere il mover
in condizione di estrinsecare le proprie abilità, affidando al singolo
compiti adeguati e misurati. Il processo nel tempo desidera proteggere
la prensilità del pensiero, trasformare i dati dell'esperienza e creare
nuove acquisizioni sfibrate dell'inessenziale.
Aperte le iscrizioni ai laboratori dedicati a suono e movimento
5 - 7 Maggio \ workshop sul suono con Jasna Veličković
20 - 21 Maggio / workshop per movers con Marta Ciappina
C32 Performing Art Workspace
Forte Marghera, Via Forte Marghera - Venezia Mestre
Per tutte le informazioni che riguardano Live Arts Cultures: liveartscultures.org ; info@liveartscultures.org;
Per info sul workshop con Jasna: electronicgirls.fest@gmail.com
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