CASARSA DELLA DELIZIA OMAGGIA L'ARTE
DEL FOTOGRAFO ELIO CIOL: DAI GRANDI MUSEI INTERNAZIONALI
AL TRIBUTO ALL'AMICO PIER PAOLO PASOLINI
Tre mostre visitabili per tutta l'estate nella cittadina nel cuore del Friuli Venezia Giulia
Tutto luglio (e anche oltre grazie a
delle aperture straordinarie) prosegue a Casarsa della Delizia, città
di Pier Paolo Pasolini, la mostra “Elio Ciol nei Musei e nelle
Collezioni Internazionali”, con 67 opere provenienti dal fondo
fotografico di oltre 500 scatti che il grande fotografo Ciol, amico
dello stesso poeta e di Padre David Maria Turoldo, ha donato con
generosità alla sua comunità. Fotografie in un superbo bianco e
nero, tra paesaggi friulani, dettagli di Assisi, volti dell'Italia
del dopoguerra, già esposte in grandi musei internazionali a partire
dal Metropolitan Museum di New York e dal Victoria and Albert Museum
di Londra, solo per citarne due. L’esposizione è stata curata dal
maestro Guido Cecere, docente di Fotografia all'Accademia di Belle
Arti di Venezia, con la collaborazione del professor Massimo Carboni,
docente all'Università della Tuscia di Viterbo e all'Accademia di
Belle Arti di Firenze. Ingresso gratuito nello Spazio espositivo di
piazza IV Novembre (ex Sala Consiliare) il sabato dalle 15 alle 19 e
la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Dal lunedì al
venerdì possibili visite per gruppi su prenotazione.
ESPOSIZIONI COLLATERALI - In
parallelo proseguono anche le esposizioni collaterali. Nel vicino
Centro studi Pasolini (via Guidalberto Pasolini) si può ammirare “A
Pier Paolo”, basata sul portfolio di fotografie, raffiguranti
Pasolini in varie fasi della sua vita in Friuli e negli anni del
successo a Roma fino ai funerali, donato da Ciol alla stessa Città
di Casarsa della Delizia nel 2012. L'allestimento di questa sezione,
con anche elementi multisensoriali come profumi e musica, è stato
curato da Vincenza Crimi con il suo Studio Il Glifo, nella cui sede,
sempre in via Guidalberto Pasolini, è visitabile pure la mostra
"Arti visive nella poetica di Elio e Stefano Ciol”, con in
esposizione le foto del maestro e suo figlio che ne sta proseguendo
l’arte nello studio di famiglia.
EVENTI SPECIALI - Collegati alle
mostre anche alcuni eventi speciali. Giovedì 6 luglio alle 21 sempre
nello Studio Il Glifo di Vincenza Crimi a Casarsa della Delizia in
via Guidalberto Pasolini, Elisabetta Borean condurrà la serata
d’arte “Il Pordenone attraverso l'obiettivo di Elio Ciol”. Un
viaggio nella pittura del grande pittore friulano Giovanni Antonio
de' Sacchis detto il Pordenone, tra i più famosi del Rinascimento
italiano, e le foto del maestro Elio Ciol alle sue opere. Seguirà
brindisi finale con i vini spumanti della selezione Filari di Bolle
2017.
Si proseguirà poi martedì 18 luglio
alle 21 nel giardino del Centro Studi Pasolini di Casarsa con
l'incontro “Nei Musei e nelle Collezioni Fotografiche
Internazionali e Ombre di Luce. L’importanza della pubblicazione di
un catalogo a supporto di un progetto fotografico”. Presenterà
Valentina Gasparet alla presenza dei fotografi Elio e Stefano Ciol e
del professore Guido Cecere che ha curato l'omonima mostra. Seguirà
brindisi finale con i vini spumanti della selezione Filari di Bolle
2017.
Per chi volesse fare partecipare una
visita guidata alla mostra allestita nell'ex municipio, da non
perdere l'appuntamento di domenica 23 luglio alle 17 con il curatore
Guido Cecere. Previste ulteriori aperture straordinarie delle mostre
il 5, 6, 12 e 13 agosto
ORGANIZZATORI - La mostra “Elio
Ciol nei Musei e nelle Collezioni fotografiche internazionali” è
promossa dalla Città di Casarsa della Delizia, con il sostegno della
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione Friuli. Il
progetto vede la collaborazione di Ambiente Servizi, Centro Studi
Pier Paolo Pasolini, Coop Casarsa, Friulovest Banca, Studio Il Glifo,
Pro Casarsa della Delizia e Vini La Delizia.
BIOGRAFIA - Elio Ciol nasce a
Casarsa della Delizia nel 1929. Inizia giovanissimo a lavorare nel
laboratorio del padre, acquisisce esperienza tecnica ed elabora un
personale modo di esprimersi attraverso la fotografia, soprattutto
riguardo al paesaggio. È sempre alla ricerca di nuove dimensioni
espressive. Dal 1955 al 1960 è attivo nel circolo fotografico “La
Gondola” di Venezia. Nel 1962 partecipa come fotografo di scena al
film Gli Ultimi di Vito Pandolfi e Padre David Maria Turoldo. L'anno
dopo, 1963, a Milano, collabora con Luigi Crocenzi alla realizzazione
della Fondazione Arnaldo e Fernando Altimani per lo studio e il
linguaggio delle immagini. Ha esposto in mostre personali e
collettive, in Italia e all'estero. Sue fotografie sono presenti in
collezioni private e in istituzioni pubbliche, in Italia e
all'estero. Molti i premi e i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga
attività. Nel dicembre 2001 il New York Times gli ha dedicato uno
spazio nella sezione Arts and Leisure. Collabora con importanti case
editrici. Ha contribuito alla realizzazione di oltre duecento volumi.
Da sessant'anni Elio Ciol scrive con la luce, tracciando un lungo e
affascinante itinerario fotografico. È autore di numerosi libri
fotografici.
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