La storica sede di Casa Bonadè Bottino a Pinerolo (TO) ospita, dal 27 giugno al 5 luglio 2020, "condiVISIONI", mostra bi-personale degli artisti DAC e Telo, a cura di Louis Charrié.
In accordo con gli organizzatori, i due autori hanno scelto di allestire la mostra nel nucleo più antico della struttura, ovvero gli spazi trecenteschi a piano terra, a simboleggiare il desiderio di ancorare la propria ricerca artistica alle radici storiche dell'intera comunità.
Il percorso espositivo comprende una quindicina di opere, tra dipinti ed installazioni, appartenenti a cicli recenti di entrambi gli artisti: "Legàmi" per DAC e "Pagine" per Telo.
L'incontro di DAC e Telo, distanti anagraficamente, ma vicini artisticamente, si fonda - come spiega il curatore - su un nuovo pensiero artistico, definito DemocraticArt in quanto teso a mettere in evidenza i conflitti che dominano la società contemporanea.
«La ricerca di DAC - scrive Louis Charrié - è basata sui "Legàmi". Far riemergere quei legàmi e quei valori della sua infanzia, che la società odierna ha smarrito, quel bisogno di stare insieme, di condividere e di fare gruppo, che non è fare gruppo come purtroppo molti lo intendono, prevaricando e disprezzando, puntando il dito o denigrando chi è diverso, chi non la pensa allo stesso modo, cercando di emergere a discapito degli altri. Al contrario, cercare di ricostruire quei legàmi che hanno portato la società a credere in valori purtroppo oggi desueti, ma che bisogna far riemergere e che riportino al rispetto, delle proprie e delle altrui diversità».
«Dopo aver ricercato ed essersi confrontato con varie discipline artistiche, tra cui l'espressionismo e l'informale lirico, segnico e materico, Telo approda a un concettuale geometrico, che lo porta a una liricità artistica. Allo stesso modo - prosegue il curatore - abbraccia e fa suo il pensiero DemocraticArt, ponendo in primo piano l'attuale decadenza del libro e della lettura, anticipando le istanze di molti, che solo oggi sentono la necessità di porre in primo piano ciò che egli denuncia da tempo: le problematiche di una società che non legge più, che non ama e non sente più la necessità di prendere tra le mani e sfogliare un libro. Telo pone in evidenza con le sue opere che rappresentano ipotetiche "Pagine" - così chiama le sue opere - l'importanza che esse hanno avuto nella storia della nostra società e nella storia del mondo, riportando l'attenzione sulla necessità di insegnare ai nostri giovani il significato della lettura e il ruolo che ha avuto nella storia dell'uomo!».
La mostra, che sarà inaugurata sabato 27 giugno alle ore 18.00, sarà visitabile fino al 5 luglio 2020, di venerdì, sabato e domenica con orario 16.00-19.30. Ingresso libero. Per garantire la visita in sicurezza, gli accessi saranno contingentati e sarà richiesto al pubblico l'uso della mascherina. Per informazioni: casabonadebottino@gmail.com, https://casabonadebottino.it/.
DAC nasce nel 1991 ad Anzio, in provincia di Roma. Nel 2014 si trasferisce a Torino per specializzarsi in Fisica dei Sistemi Complessi. Attualmente vive e lavora a Torino svolgendo, parallelamente alla ricerca artistica, l'attività di ricercatore in ambito Data Science. Al centro delle sue opere, di matrice concettuale, vi è il tema dell'identità. Per maggiori informazioni: gabdac.art@gmail.com - IG @officiallydac.
Telo nasce a Milano nel 1945. Durante la sua carriera artistica sperimenta molte tecniche, partendo da un espressionismo figurativo e arrivando al concettuale. Ha partecipato a numerose mostre di interesse nazionale. Vive e lavora ad Orbassano, nei pressi di Torino. Per maggiori informazioni: telopiutelo@gmail.com - FB Telo Telo.
Situata nel quadrilatero più antico del centro storico di Pinerolo, Casa Bonadè Bottino è luogo di incontro culturale. Le sue architetture spaziano dalle volte del 1300 agli affreschi del 1600 piemontese, offrendo ai visitatori uno spazio variegato ed allo stesso tempo originale.
Situata nel quadrilatero più antico del centro storico di Pinerolo, Casa Bonadè Bottino è luogo di incontro culturale. Le sue architetture spaziano dalle volte del 1300 agli affreschi del 1600 piemontese, offrendo ai visitatori uno spazio variegato ed allo stesso tempo originale.
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