E faremo l'amore con la destrezza di un mestiere trascurato, perché prima di noi nessuno ha scoperto sui nostri corpi queste felicità, il conflitto appena animato, i miei morsi al tuo collo con lo scopo di non abbassare per primo lo sguardo, le tue unghie affilate, avvertite sulla schiena come occhi sempre vigili, a presidio dei miei vuoti.
Bene, spegnilo, ora.
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