Filippo Orsini |
Il 1 settembre 2012, alle ore 18:00, presso lo spazio espositivo “La Piscina” dell’Isola di San Giorgio Maggiore verrà inaugurata “Pesci fuor d’acqua”, mostra di fotografie contemporanee diCarlo Rocchi Bilancini, promossa da Umberto Morera, curata da Živa Kraus ed organizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini.
Le immagini di Rocchi Bilancini rappresentano soltanto quello che in effetti sono: ritratti di umani vestiti, determinatisi, chissà mai perché, ad immergersi nelle acque di indefinite piscine; ove poi l’acqua costituisce tanto l’elemento unificante, quanto ciò che dà loro la forza di manifestare le differenti personalità.
Un percorso rappresentativo che trascende la realtà e che affonda nel più puro Surrealismo (sur-realtà, “oltre la realtà”), ove la componente onirica è il mezzo per superare le gabbie della razionalità cosciente e delle convenzioni sociali. E davvero poco importa ove verrà condotta la psiche dello spettatore, nella consapevolezza – propria dei film surrealisti di Luis Buñuel (Un chien andalou, 1928; L’âge d’or, 1930) – che la fantasia e il sogno altro non sono che spietata osservazione della realtà.
La ricerca di Rocchi Bilancini, durata quasi quattro anni e derivante da precedenti esperienze cinematografiche dell’autore, viene oggi presentata in un contesto surreale: immagini di piscine congruamente colme, pur tuttavia divenute temporaneamente inadeguate nell’ospitare corpi umani non denudati, esposte in una piscina incongruamente vuota, pur tuttavia divenuta temporaneamente adeguata nell’ospitare le immagini di Rocchi Bilancini.
Il tutto, in un’Isola di Venezia, città ove la “Piscina” è ricorrente toponomastica, l’acqua è costante visiva e sonora e l’immersione dell’umano vestito rappresenta circostanza ormai subita, e forse accettata, nel rincorrersi dell’acqua alta.
Lindsay Kemp |
Paolo Grasseti |
Marina Ripa di Meana |
Carlo Rocchi Bilancini nasce nel 1973 a Todi in una antica famiglia di vetrai. E’ un fotografo con una singolare visione artistica, sulla cui formazione hanno molto influito la collaborazioni con il regista Pupi Avati. Dopo la laurea in Economia ha frequentato la Fondazione Forma per la Fotografia. Le sue foto, evocative e inquietanti a un tempo rivelano interesse che le forme essenziali esercitano su di lui. Il suo obbiettivo lacera l’involucro – strutturale, naturale, o creato dall’uomo – per raggiungere l’anima del soggetto, sia esso figura umana oppure oggetto.
La mostra Pesci fuor d’acqua espone una selezione ragionata delle fotografie di Carlo Rocchi Bilancini raccolte nell’omonimo libro, edito da Skira nel 2011 con testi di Federico Sardella, Antonia Mulas, Malcolm Bull e Brian O’Doherty.
Umberto Morera |
Testo Critico a cura di Umberto Morera
Di fronte alle sconcertanti immagini di Carlo Rocchi
Bilancini, non ha senso alcuno porsi alla ricerca del Vero. La nozione stessa
di Vero sembra dissolversi e la ricerca della Verità perde la sua intrinseca e
meritoria funzione. Sarebbe un percorso inutile, forse dannoso.
Come sarebbe inutile chiedersi se è vera la scena rappresentata
da Curzio Malaparte (La pelle, 1949),
quando racconta di un pranzo servito agli ufficiali americani nella Napoli del
1943, ove vigeva un temporaneo divieto di pesca in mare ed ove venivano quindi
serviti gli incredibili pesci esotici pescati nella piscina dell’Acquario, tra
i quali una grande Sirena (Siren
lacertina) dalle inquietanti sembianze fanciullesche.
Con le sue fotografie, Rocchi Bilancini supera l’eterna
dialettica tra Verità e Finzione, mostrandoci l’umana figura in una dimensione
assolutamente inconsueta, ma non per questo impossibile. Un percorso
rappresentativo che trascende la realtà e che affonda nel più puro Surrealismo,
ove la componente onirica è il mezzo per superare le gabbie della razionalità
cosciente e delle convenzioni sociali.
Queste immagini rappresentano soltanto quello che in effetti
sono: ritratti di umani vestiti, determinatisi, chissà mai perché, ad
immergersi nelle acque di indefinite piscine; ove poi l’acqua costituisce tanto
l’elemento unificante, quanto ciò che dà loro la forza di manifestare le
differenti personalità. E davvero poco importa ove verrà condotta la psiche di
chi le osserva, nella consapevolezza – propria dei film surrealisti di Luis
Buñuel (Un chien andalou, 1928; L’âge d’or, 1930) – che la fantasia e il
sogno altro non sono che spietata osservazione della realtà.
La ricerca di Rocchi Bilancini, durata quasi quattro anni e
derivante da precedenti esperienze cinematografiche dell’autore, viene oggi
presentata in un contesto surreale, anch’esso insofferente alla dialettica
“Falso versus Vero”: immagini di
piscine congruamente colme, pur tuttavia divenute temporaneamente inadeguate
nell’ospitare corpi umani non denudati, esposte in una piscina incongruamente
vuota, pur tuttavia divenuta temporaneamente adeguata nell’ospitare le immagini
di Rocchi Bilancini.
Il tutto, in un’Isola di Venezia, città ove la “Piscina” è ricorrente toponomastica,
l’acqua è costante visiva e sonora e l’immersione dell’umano vestito
rappresenta circostanza ormai subita, e forse accettata, nel rincorrersi
dell’acqua alta.
Finalmente libero dal dubbio – “Vero o Falso?” – lo
spettatore potrà immergersi soltanto nelle immagini; vagando, vestito ed
asciutto, in un luogo ove, più coerentemente, avrebbe dovuto vagare nudo e
bagnato.
Promozione: Umberto Morera
Organizzazione: in collaborazione con Fondazione Giorgio Cini
Titolo: Pesci fuor d’acqua di Carlo Rocchi Bilancini
Curatore: Živa Kraus
Preview stampa: 28-29-30 agosto 2012
Inaugurazione: 1 settembre, ore 18.00
Date: 2 settembre – 6 ottobre 2012
Orari: tutti i giorni ore 10 – 18
Sede: Spazio Espositivo “La Piscina”, Fondazione Giorgio Cini
Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Biglietteria: ingresso libero
Informazioni per la stampa:
Ilaria Crosta
Ph +39.041.5205854 / mob +39.340.5266784 mail ilaria.crosta@gmail.com
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