Negli ultimi anni una nuova tendenza inizia a farsi spazio in maniera preponderante nella realtà di tutti i giorni: il cibo. Cibo come cultura a tratti di nicchia e di lusso.
Siamo attratti dal cibo non più per il fine di nutrire la nostra fame, ma per una fame diversa quasi atavica. Siamo attratti dal cibo perché a che fare con la nostra identità, ed è una delle poche cose al mondo che trascende la nostra umanità.
Oggi,sempre più spesso,ci troviamo di fronte piatti belli ma senza sapore. La ricerca del l'elemento estetico del piatto vince sulla conoscenza della modalità della produzione di esso, andando a disperdere la memoria del gusto del cibo,finendo così per consumare cibi senza emozione. Diventiamo così tutti consumatori di cibo data l'inconsapevolezza con cui ci approcciamo verso ciò di cui ci nutriamo. Nasce così l'esigenza di una cultura del cibo e del vino che non è' solo mangiare bene ma è' più legata all'origine e alla trasformazione.
Nato da un idea di Mariella Casile e Santi logoteta Food Addiction che guarda al cibo come una nuova forma d'arte dedica uno spazio ai produttori enogastronomici che sono una figura fondamentale, in quanto sono loro che determinano il giro di giostra della ristorazione. Critici, chef, sommelier, maître, senza di loro sono completi a metà. Il cliente, anche quello meno esigente, oggi e' alla ricerca dell'esperienza gastronomica. Tutti vogliono cibi e vini che abbiano una storia, un terroir specifico, insomma che vengano da un posto identificabile, un posto dove poter andare per respirare, mangiare e bere.
Così Foodaddiction che si pone come una nuova tendenza, in una Fiera che sin dalla sua prima edizione si è' sempre distinta per innovazione e ricerca di nuovi trend, legando il sapore gastronomico ad esperienze tutt'altro che effimere.
In anteprima per Untitled Magazine l'intervista a Luca Nicoli che presenterà domenica 14 aprile 2013 il progetto "I love Ostrica"
Siamo attratti dal cibo non più per il fine di nutrire la nostra fame, ma per una fame diversa quasi atavica. Siamo attratti dal cibo perché a che fare con la nostra identità, ed è una delle poche cose al mondo che trascende la nostra umanità.
Oggi,sempre più spesso,ci troviamo di fronte piatti belli ma senza sapore. La ricerca del l'elemento estetico del piatto vince sulla conoscenza della modalità della produzione di esso, andando a disperdere la memoria del gusto del cibo,finendo così per consumare cibi senza emozione. Diventiamo così tutti consumatori di cibo data l'inconsapevolezza con cui ci approcciamo verso ciò di cui ci nutriamo. Nasce così l'esigenza di una cultura del cibo e del vino che non è' solo mangiare bene ma è' più legata all'origine e alla trasformazione.
Nato da un idea di Mariella Casile e Santi logoteta Food Addiction che guarda al cibo come una nuova forma d'arte dedica uno spazio ai produttori enogastronomici che sono una figura fondamentale, in quanto sono loro che determinano il giro di giostra della ristorazione. Critici, chef, sommelier, maître, senza di loro sono completi a metà. Il cliente, anche quello meno esigente, oggi e' alla ricerca dell'esperienza gastronomica. Tutti vogliono cibi e vini che abbiano una storia, un terroir specifico, insomma che vengano da un posto identificabile, un posto dove poter andare per respirare, mangiare e bere.
Così Foodaddiction che si pone come una nuova tendenza, in una Fiera che sin dalla sua prima edizione si è' sempre distinta per innovazione e ricerca di nuovi trend, legando il sapore gastronomico ad esperienze tutt'altro che effimere.
In anteprima per Untitled Magazine l'intervista a Luca Nicoli che presenterà domenica 14 aprile 2013 il progetto "I love Ostrica"
Da quanto tempo esiste la realtà Piazzetta del Pesce?
La Piazzetta del Pesce nasce dalla passione decennale del
suo fondatore per i prodotti del mare. Da tempo si è consolidata a livello nazionale come punto di
riferimento per chi ama pesce freschissimo di prima qualità, ma anche per tutti coloro che vogliono scoprire eventi
originali all'insegna della cucina naturale interamente basata su ostriche,
crudité, prodotti ricercati e
spesso difficili da trovare sul mercato. (da quanti anni sei attivo? Se vuoi puoi
inserirlo)
Cosa produce?
La Piazzetta del Pesce fornisce primizie appena pescate
in porti rigorosamente selezionati. Ogni giorno seleziona il miglior pescato,
rispettando i criteri della pesca sostenibile e della stagionalità, per portare sulle tavole della gente ingredienti sani
con i quali creare piatti gustosi. Ad arricchire l'offerta sono le serate
luxury fish I Love Ostrica.
Ci parli dei suoi prodotti più particolari e del progetto I love Ostrica.
Tra le nostre prelibatezze ci sono il caviale Beluga,
pregiatissimo e dal sapore delicato, le percebes della Galizia, una vera rarità da provare, l'aragosta reale. Ma sono soprattutto le
ostriche la nostra specialità, ne forniamo di varie
qualità, accompagnando chi le
degusta in un percorso sensoriale che ci ha ispirato l'ideazione di I Love
Ostrica.
Si tratta di un evento che coniuga il prodotto
freschissimo all'eleganza di location capaci di avvolgere il pubblico in
un'atmosfera unica. L'obiettivo è quello di trasformare
la serata in un evento in cui il cibo comunichi un mondo fatto di emozioni
capaci di coinvolgere tutti i sensi, all'insegna dell'eleganza, della sensualità, della voglia di divertirsi. In locali alla moda,
location di lusso o giardini all'aperto arredati con stile, I Love Ostrica
porta la freschezza del pesce e il gusto sofisticato delle ostriche in
aperitivi o cene creati appositamente per un pubblico attento e selettivo. Un
pubblico che non si accontenta di assaggiare, ma degusta il prodotto cercandone
caratteristiche e peculiarità. Tante le serate
organizzate sino ad oggi in tutta Italia, tante le persone conosciute, le
fotografie scattate, le novità introdotte.
Quali sono i problemi e
le difficoltà maggiori che deve
affrontare un piccolo produttore come lei in tempi dove, e' vero che c'è più possibilità di informarsi e la consapevolezza verso la qualità e' aumentata, ma dall'altra parte ci sono più concorrenti che giocano al ribasso?
Non è facile, occorre fare
scelte coraggiose. La nostra è stata quella di
puntare sulla qualità, con prodotti
selezionati con cura e assolutamente garantiti. Continuiamo inoltre sempre a
cercare nuove idee per intercettare i gusti e le esigenze di un ampio pubblico,
ci piace sperimentare e ampliare le nostre prospettive. Siamo inoltre convinti
che il cibo si possa legare a numerose altre tematiche ad esso connesse e tutte
da esplorare.
Partecipando ad Arte
Accessibile Milano che e' una fiera d'arte, qual'e il messaggio che il rapporto
tra cibo e arte trasmette?
La risposta è tutta racchiusa in I
Love Ostrica: i nostri eventi non sono solo degustazioni, ma diventano un
veicolo per comunicare tanto altro. Il bello, l'elegante, il ricercato. Il cibo
non è solo fine a se stesso. Il modo in
cui lo si presenta, lo si cucina, lo si assapora lo trasformano in arte. Un'arte
alla portata di tutti, eppure noi tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci
guidi alla scoperta di gusti e sensazioni che non conosciamo ancora. Un'unione
perfetta sempre aperta a sperimentazioni.
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