VERONICA GAIDO E
VITO TONGIANI
IN MOSTRA AL GRAN
TEATRO PUCCINI
DI TORRE DEL LAGO
- VIAREGGIO CON “MOGADOR”
In
mostra presso il Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago (Viareggio, LU) due
grandi artisti dialogano sull’antica Mogador marocchina, tra luce, colori e
fascino senza tempo
Fino al 31
Agosto 2016
Lucca, 22 Luglio
2016
- Un’originale mostra a Torre del Lago - Viareggio (LU): Veronica Gaido, artista,
ritrattista e fotografa di moda, espone alcune suggestive opere fotografiche in
un’esposizione del tutto particolare, un dialogo artistico ed estetico con le
tele di Vito
Tongiani,
famoso pittore e scultore italiano.
Fino al 31 Agosto 2016, infatti, le opere dei due grandi
maestri sono in mostra presso il Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago-Viareggio
(LU) con la mostra Mogador.
L’esposizione si inserisce nel programma della 62a edizione del
Festival Puccini di Torre del Lago - Viareggio, importante rassegna dedicata al
Maestro della tradizione dell’Opera Italiana, di alto profilo culturale e
artistico, che vuole toccare, con le tante iniziative in programma, tutte le
discipline e i linguaggi dell’arte.
In quest’ottica si inserisce la mostra di Veronica Gaido e
Vito Tongiani, a cura di Massimo
Bertozzi e Adolfo Lippi, nella quale i due grandi artisti, appartenenti a
diversi mondi espressivi, si confrontano con un obiettivo comune: raccontare,
attraverso la loro personale visione, la vita cittadina e del porto di
Essaouira, piccola città marocchina della costa atlantica.
Battezzata Mogador
nel VII secolo (dall’arabo “ben custodita”),
quando venne riscoperta dai portoghesi dopo il periodo della conquista araba,
Essaouira è oggi un centro vivace e internazionale, noto in tutto il Marocco
per la sua forte vocazione culturale, musicale e artistica. Con la sua
atmosfera affascinante e fuori dal tempo,
negli anni ha attratto e ispirato tanti artisti da tutto il mondo, tra i
quali Orson Wells - che qui ha girato, nel 1952, alcune scene del suo Otello - o Jimi Hendrix - attratto qui
dalla ghnawa, musica marocchina
ipnotica e suggestiva.
Nelle opere presenti in mostra, la fotografa Veronica Gaido e l’artista
Vito Tongiani hanno voluto esprimere la loro particolare visione di questa
atmosfera rarefatta, attraente e carica di magia, concentrando la loro
attenzione, in particolar modo, sul porto di Mogador. Un luogo che viene letto
nella sua dimensione di partenza e di ritorno, ma anche di rifugio dai pericoli
del mare aperto, di rappresentazione visiva di una dimensione umana fatta di
dignità e rigore, ma anche di continuo movimento e suggestione.
Veronica Gaido, Ondeggi Mogador, 2014 |
Veronica Gaido, La Vanità del Tempo Mogador, 2014 |
Vito Tongiani, Al porto di Mogador, Olio su tela, 2015 |
Vito Tongiani, Controllo degli ormeggi nel porto di Mogador, Olio su tela, 2015 |
Ritornano, in queste opere in mostra di Veronica Gaido, alcuni
temi a lei cari e già indagati in progetti precedenti: l’acqua, il viaggio, il
passaggio, interpretati sia da un punto di vista fisico sia da quello
spirituale e astratto. Come in “Atman”
del 2012, anche in questo lavoro su Mogador, osservando le sue opere, ci si
ritrova in un luogo sospeso, a metà strada tra visione e realtà, tra sogno e
concretezza. Le forme si sfanno nella luce del porto, i colori della terra e
del mare, del legno e del cielo, si confondono in linee mosse e in toni a volte
più delicati, a volte più marcati, lasciando direttamente allo spettatore la
capacità di intravedere la realtà delle cose.
La possibilità di assaporare davvero il senso e l’emozione di quell’atmosfera
rarefatta, affascinante e magnetica della cittadina marocchina è a portata di
mano. In una sorta di dimensione “espressionista” della fotografia, Veronica
Gaido restituisce in questi lavori quello che ha percepito a livello emotivo e
sensibile della città, con un gesto fotografico dinamico, repentino, fugace,
capace di cogliere, in un piccolo attimo, la dimensione più profonda e
personale di un luogo unico.
“Con questi
lavori su Mogador ho voluto rappresentare una dimensione fisica e umana in
continuo movimento, attraverso un flusso di immagini che trasmettano, a chi le
osserva, la sensazione di un luogo a metà tra terra e cielo, a volte luminoso
nella sua atmosfera rarefatta, a volte oscuro nelle sue visioni notturne,
sempre percosso, segnato o attraversato da bagliori che diventano vibrazioni
dell’anima, oscillazioni di una visione senza tempo - ha spiegato
Veronica Gaido - Il dialogo con le opere
del Maestro Vito Tongiani, inoltre, arricchisce e in certo senso completa questa
visione, che si concretizza nelle forme e nei colori delle persone e dei luoghi
di Mogador. Un vero e proprio viaggio, tra pittura e fotografia, nelle magiche
atmosfere della città marocchina.”
La mostra Mogador è
ideata e organizzata dall’Associazione
Percorsi d’Arte di Claudio Giannini e dalla Fondazione Festival Pucciniano, a cura di Massimo Bertozzi e Adolfo
Lippi. L’esposizione è visitabile nel Foyer
del Gran Teatro Giacomo Puccini, a ingresso libero, fino al 31 Agosto 2016.
A corredo della mostra, anche un catalogo con testi di Adolfo
Lippi.
MOGADOR -
Veronica Gaido e Vito Tongiani
A cura di Massimo Bertozzi e Adolfo Lippi
Fino al 31 Agosto 2016
Gran Teatro Giacomo Puccini, Foyer - Via delle Torbiere, Torre del Lago
- Viareggio (LU)
Ingresso libero, nei giorni di spettacolo, dal 15 luglio al 13 agosto
fino alle ore 18.00.
Dopo le ore 18.00, la mostra è visitabile solo per gli spettatori muniti
di biglietto per le rappresentazioni d’opera. Per maggiori informazioni sulla
mostra: http://www.puccinifestival.it/mostra-mogador/
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