Un mese in viaggio nell’arte di Elio Ciol, il maestro fotografo
casarsese amico di Pier Paolo Pasolini e Padre David Maria Turoldo, tra
mostre, incontri e una prestigiosa conferenza: la Città di Casarsa della
Delizia omaggia il suo illustre concittadino con il progetto “Elio Ciol
nei Musei e nelle Collezioni Internazionali” che, nato dalla donazione
di Ciol alla sua comunità di parte del suo archivio, dopo la prima
positiva parte da maggio ad agosto, prosegue fino al 1° ottobre con un
rinnovato calendario di appuntamenti.
Dopo il successo dell'incontro “Il
Pordenone. Memorie guardate”, che ha visto piena di pubblico la chiesa
di Santa Croce affettuosamente chiamata dai casarsesi Glisiùt, nella
quale la storica dell’arte Elisabetta Borean ha raccontato le opere del
grande pittore rinascimentale che qui erano conservate e che sono state
fotografate da un giovane Ciol prima della distruzione a causa dei
bombardamenti del 1945, ecco un nuovo appuntamento dedicato all'arte del
grande fotografo.
Sabato 23 settembre, alle 17.30 nella sala
consiliare del palazzo municipale Burovich de Zmajevich, si terrà la
prestigiosa conferenza “Dal Realismo di Elio Ciol alle nuove frontiere
digitali. La fotografia fra passato e futuro” con illustri studiosi che
amplieranno ulteriormente il campo di riflessione attorno all’arte di
Elio Ciol. Oltre al professor Guido Cecere, già titolare della cattedra
di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia e ora all’ISIA di
Pordenone, e al professor Massimo Carboni, docente di Estetica
all’Accademia di Belle Arti di Roma, curatori della mostra “Elio Ciol
nei Musei e nelle Collezioni Internazionali”, sarà coinvolto l’esperto
di fotografia triestino Fulvio Merlak, presidente d’onore della
Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e già direttore del
Centro Italiano della Fotografia d’Autore. Un importante momento di
approfondimento che di fatto sancirà l’appartenenza di Casarsa della
Delizia al circolo delle città punto di riferimento per la cultura
fotografica in Friuli Venezia Giulia.
“Questo progetto - ha
dichiarato Lavinia Clarotto sindaca della Città di Casarsa della Delizia
- è il nostro ringraziamento a Elio Ciol, non solo per aver donato alla
comunità le sue importanti opere, ma anche per la straordinaria qualità
della sua ricerca artistica e per aver portato ovunque il nome di
Casarsa della Delizia in questi anni, rendendolo noto a livello
internazionale. Un evento che sigilla un patto di collaborazione tra lui
e noi per continuare tale cammino di conoscenza della nostra realtà
cittadina con un nuovo ciclo di apertura delle mostre e di
approfondimento sulla sua arte”.
“Elio Ciol - ha aggiunto
l’assessore alla cultura di Casarsa della Delizia Fabio Cristante - è un
artista che “disegna” con la luce attraverso la macchina fotografica:
le sue opere, in questi mesi, ci hanno regalato tanti nuovi spunti di
riflessione grazie ai quali è stato naturale proseguire con il progetto,
convinti che ci sia ancora molto da “scoprire” per il pubblico attorno
alla sua produzione fotografica. In questo siamo stati anche
positivamente confortati dalla poliedricità della sala consiliare
dell’ex municipio, che ha mostrato di essere un luogo perfetto per
ospitare mostre, vedendo negli scorsi mesi un costante afflusso di
visitatori”.
LE MOSTRE. L’esposizione principale “Elio
Ciol nei Musei e nelle Collezioni Internazionali” continuerà a essere
liberamente visitabile ogni fine settimana il sabato (dalle 15 alle 19) e
la domenica (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19) da sabato 2 settembre
a domenica 1° ottobre. Si trova nella sala consiliare dell’ex Municipio
in piazza IV Novembre, struttura progettata dal grande architetto
friulano Gino Valle. La mostra ed è stata curata dal professor Guido
Cecere, già titolare della cattedra di fotografia all’Accademia di Belle
Arti di Venezia e ora all’ISIA di Pordenone, con la collaborazione del
professor Massimo Carboni, docente di Estetica all’Accademia di Belle
Arti di Roma. In esposizione fotografie nel superbo bianco e nero
dell'arte di Ciol, tra paesaggi friulani, dettagli di Assisi e volti
dell'Italia del dopoguerra, già esposte in grandi musei internazionali a
partire dal Metropolitan Museum di New York e dal Victoria and Albert
Museum di Londra, solo per citarne due.
Ci sono poi altri due
spazi espositivi dedicati a Ciol. Nel vicino Centro studi Pasolini in
via Guido Alberto Pasolini si può ammirare “A Pier Paolo”, basata sul
portfolio di fotografie, raffiguranti Pasolini in varie fasi della sua
vita in Friuli e negli anni del successo a Roma fino ai funerali, donato
da Ciol alla stessa Città di Casarsa della Delizia nel 2012.
L'allestimento di questa sezione, con anche elementi multisensoriali
come profumi e musica, è stato curato da Vincenza Crimi con il suo
Studio Il Glifo, nella cui sede, sempre in via Guido Alberto Pasolini, è
visitabile pure la sezione "Arti visive nella poetica di Elio e Stefano
Ciol”, con in esposizione le foto del maestro e suo figlio che ne sta
proseguendo l’arte nello studio di famiglia.
Sarà la Pro Casarsa
della Delizia a garantire le aperture della mostra all’ex Municipio.
“Abbiamo notato in questi mesi un interesse costante attorno a Elio Ciol
- ha spiegato il presidente Antonio Tesolin -: i visitatori non sono
mai diminuiti e questo ulteriore periodo di apertura permetterà di
ampliare la conoscenza non solo della sua arte ma dell’intero territorio
casarsese”.
ORGANIZZATORI - La mostra “Elio Ciol nei
Musei e nelle Collezioni fotografiche internazionali” è promossa dalla
Città di Casarsa della Delizia attraverso il suo Servizio Cultura, con
il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione
Friuli. Il progetto vede la collaborazione di Ambiente Servizi, Centro
Studi Pier Paolo Pasolini, Coop Casarsa, Friulovest Banca, Studio Il
Glifo, Pro Casarsa della Delizia e Vini La Delizia.
BIOGRAFIA
- Elio Ciol nasce a Casarsa della Delizia nel 1929. Inizia giovanissimo
a lavorare nel laboratorio del padre, acquisisce esperienza tecnica ed
elabora un personale modo di esprimersi attraverso la fotografia,
soprattutto riguardo al paesaggio. È sempre alla ricerca di nuove
dimensioni espressive. Dal 1955 al 1960 è attivo nel circolo fotografico
“La Gondola” di Venezia. Nel 1962 partecipa come fotografo di scena al
film Gli Ultimi di Vito Pandolfi e Padre David Maria Turoldo. L'anno
dopo, 1963, a Milano, collabora con Luigi Crocenzi alla realizzazione
della Fondazione Arnaldo e Fernando Altimani per lo studio e il
linguaggio delle immagini. Ha esposto in mostre personali e collettive,
in Italia e all'estero. Sue fotografie sono presenti in collezioni
private e in istituzioni pubbliche, in Italia e all'estero. Molti i
premi e i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga attività. Nel dicembre
2001 il New York Times gli ha dedicato uno spazio nella sezione Arts
and Leisure. Collabora con importanti case editrici. Ha contribuito alla
realizzazione di oltre duecento volumi. Da sessant'anni Elio Ciol
scrive con la luce, tracciando un lungo e affascinante itinerario
fotografico. È autore di numerosi libri fotografici.
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