Dopo
avere festeggiato nel 2016 i suoi primi vent’anni, la prima e più
importante fiera dedicata all’Arte moderna e contemporanea della
Romagna guarda al futuro con il preciso intento di consolidare la sua
offerta di alto spessore culturale in un territorio sempre più
ricettivo. Romagna Fiere ha così deciso di accettare con entusiasmo
l’invito dell’Amministrazione di Cesena Fiera per organizzare
presso il proprio quartiere la 21ª edizione di Contemporanea, la sua
più longeva manifestazione che è stata ribattezzata “Arte
Forlì-Cesena Contemporanea” e dal 27 al 30 ottobre 2017 viene
ospitata dal polo espositivo di Pievesestina. Un contesto moderno,
facilmente accessibile, capace di accogliere visitatori, galleristi
ed artisti con servizi puntuali e all’altezza di ogni necessità.
Nei suoi 17.000 metri quadrati di spazi espositivi, recentemente
rinnovati, Cesena Fiera garantisce alla manifestazione non solo una
cornice pregiata, ma anche una possibilità di ulteriore
qualificazione. Arte Forlì-Cesena Contemporanea intende
consolidarsi con una formula che non cambia ma si arricchisce di
ulteriori novità. La fiera si propone non solo come una grande
mostra-mercato di opere di elevata qualità, ma anche come occasione
di incontro tra artisti galleristi e collezionisti. Rappresenta
inoltre un’occasione per gli esperti del settore di scoprire e
valorizzare nuovi talenti, in quanto rivolge con il Contemporary
Art Talent Show un’attenzione speciale ai giovani.
Un’esperienza dunque d’arte in tutte le sue sfaccettature, dalla
tradizione alle Avanguardie.
A rendere ancora più interessante la
visione delle opere di gallerie provenienti da tutta Italia, ci sono
eventi collaterali (oltre agli ormai consolidati Spazio allo
Spazio a cura di Oscar Dominguez e all’evento benefico Arte
per la Nave) che sono vere e proprie esposizioni
monografiche. Vediamole:
Mario
Sironi – Retrospettiva Omaggio è l’esposizione curata in
collaborazione con Edizioni Cinquantasei Bologna che si potrà
ammirare all’interno degli spazi di Cesena Fiera con ben 80 opere
datate tra il 1900 e il 1960 dell’artista sassarese capostipite del
Novecento italiano, dell’Illustrazione e della Pittura Murale.
L’esposizione è stata già proposta dal 16 settembre come evento
anticipatore della rassegna fieristica nella cornice della Galleria
Comunale d’Arte di Palazzo del Ridotto, riscuotendo un notevole
successo di pubblico (circa 3.000 i visitatori al 22 ottobre) e
l’apprezzamento di critica e istituzioni. L’evento ospita opere
provenienti dalla collezione di Andrea Sironi-Straußwald, dalla
collezione della Galleria Cinquantasei, di alcuni collezionisti
privati e sarà suddivisa in tre sezioni: Pittura, Illustrazione,
Grande Decorazione.
Bruno
Di Bello – Tabulae pictae a cura di Raffaella A. Caruso è uno
sguardo approfondito presentato da Eidos Immagini Contemporanee
sull’opera di Bruno Di Bello. Nato a Torre del Greco nel 1938, dopo
gli studi all’Accademia di Belle Arti di Napoli inizia la propria
attività espositiva e con Biasi, Del Pezzo, Fergola, Luca e Persico
dà vita al Gruppo 58, formazione che stabilisce subito un contatto
diretto, grazie soprattutto al periodico Documento Sud, con
l’ambiente culturale milanese. Dopo le prime mostre di gruppo, nel
1960 Di Bello espone in personale alla Galleria 2000 di Bologna.
Inizia a inserire la fotografia nei suoi lavori e nel 1966 ha la
prima personale alla Modern Art Agency. Nel 1967 comincia a usare
direttamente la tela fotosensibile e si trasferisce a Milano,
iniziando ad esporre con il gruppo della Mec-Art, teorizzata da
Pierre Restany. La sua indagine è qui volta precipuamente alla
scomposizione dell’immagine, in particolare delle icone dei
protagonisti delle avanguardie storiche e dei propri miti artistici
teorizzando in maniera chiara la possibilità per l’arte di
riflettere sulla sua storia. Alla fine degli anni 70 Di Bello, uscito
dall’esperienza della Mec-art, usata più in chiave concettuale che
pop, sperimenta nuovi usi del mezzo fotomeccanico. Disegnando a
distanza su tela fotosensibile con il raggio di luce di una torcia
riesce ad agire una forte gestualità senza alcun medium fisico.
Un’action painting sui generis, dove la luce imprime il segno sulla
tela in maniera immateriale, simulando la forza del pensiero. Negli
anni Ottanta Di Bello sperimenta un nuovo modo di usare questa
tecnica, interponendo tra la fonte luminosa e la tela figure umane e
oggetti che proiettano su quest’ultima le loro ombre, lasciando che
sia l’azione performativa a impressionare la tela fotosensibile con
l’aiuto di larghe pennellate di rivelatore. Da questa esperienza
nascono così negli anni Novanta i Frattali e le pitture digitali con
cui Di Bello si apre alle nuove possibilità offerte dal progredire
della tecnologia.Il nuovo Millennio ha portato a un cambiamento
radicale nei modi di produrre e fruire le opere d’arte, ponendo
spettatori e artisti di fronte alla necessità di una riflessione
approfondita e trasversale sulle possibilità etiche, sociali ed
estetiche di nuovi strumenti: Di Bello in essi paradossalmente
ritrova una morbidezza di tratto antica con cui riconduce ad unità
natura e artificio, ottenendo opere dall’andamento classico di vere
e proprie Tabulae pictae. A quest’ultima riflessione teorica
appartengono i lavori in mostra ad Arte Forlì-Cesena Contemporanea.
Cesena Fiera – via Dismano 3845, Pievesestina Cesena
GIORNI
DI APERTURA: 27-30 ottobre 2017
ORARIO
DI APERTURA: venerdì 17.00
– 19.30; sabato e domenica 10.00
– 19.30; lunedì 10.00
-13.00
COSTO
INGRESSO: biglietto intero 10 euro; biglietto ridotto 6 euro per over
65, militari, disabili, bambini e con coupon scaricabile da
www.fieracontemporanea.it
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