Lunedì 10 giugno 2019, nel chiostro minore del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, Italia, che ospita il Padiglione dell’Artigianato e delle Arti Popolari della XIII UCCN Conference, sarà inaugurata la mostra "Blossom of Rebirth", con sculture contemporanee di Andrea Berni, James Harris, Corrado Marchese, Verena Mayer -Tasch, Elias Naman, Stefanie Oberneder, Giuliano Orlandi e Alex Rane.
La mostra, a cura di Enza Di Vinci, è un omaggio degli scultori di Carrara che hanno aderito a Carrara Studi Aperti (un evento culturale a Carrara). La mostra è promossa e patrocinata da Network UNESCO delle Città Creative, Città di Fabriano, Fabriano Città dell’Artigianato e delle Arti popolari, Comune di Fabriano, Regione Marche, Fondazione Aristide Merloni, Città di Carrara, Carrara Città dell’Artigianato e delle Arti popolari, Comune di Carrara.
È stata resa possibile con il supporto del Comune di Carrara e di questi partner: Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO, Camera di Commer- cio Marche, Fondazione CR Fabriano e Cupramontana, Governo Provinciale di Ancona, Grand Soleil, A.P.S. Oltre, Art Commission, Liberodiscrivere; il supporto degli sponsor principali: Ariston Thermo Group, Intesa San Paolo; degli sponsor: Whirlpool, Faber Air Matters; degli sponsor tecnici: Cantine Mecella, Togni, iGuzzini, Tabularasa S.r.l., Tekè Gallery e Tosco ligure lab.
“La città ideale per un artista contemporaneo deve rispettare la dimensione intima del momento creativo; rendere fa- cilmente disponibili spazi, attrezzature, tecnologie, software; soprattutto, deve offrire esperienze di socializzazione molto stimolanti, per permettere di sentire e scoprire mentre si fa ricerca. Molti artisti scelgono di lavorare in paesi che garantiscono loro un accesso semplificato ed economico alla tecnologia, ai software e agli hardware dei computer; poi, ricercano competenze artigianali in altri paesi. In particolare, in l’Italia trovano artigiani, che, rispetto a quelli degli altri paesi europei, sono più propensi a sperimentare insieme a loro; più disponibili a realizzare soluzioni tecniche ex novo. Artista ed artigiano, in Italia, vivono un rapporto fiduciario; suggestione e fascino si concentrano in una col- laborazione proficua e illuminante.
L’artista vuole l’eccellenza quando ha necessità di un artigiano, ma solo in Italia, può creare e produrre insieme a lui.” A Carrara c’è un’alta densità di studi e laboratori artistici in ambito urbano e suburbano. Un primo studio su questo settore creativo e artigianale è stato fatto nel 1991 da Geneviève Marotel. Oggi, artisti e artigiani vivono in una realtà socio-economica diversa, ma lavorano insieme in modo originale e costruttivo. Una delle espressioni più interessanti di questa relazione può essere vista partecipando all’apertura al pubblico coordinata di atelier e laboratori che, ogni anno, dal 2013, attira l’attenzione della comunità artistica verso le opere e le ricerche degli artisti contemporanei di Carrara. Durante Carrara Studi Aperti, i visitatori possono vedere come artisti e artigiani lavorano e vivono insieme a Carrara e nel suo territorio.
Certamente, questo evento è un’opportunità espositiva, in cui è possibile vedere opere d’arte all’interno di spazi di lavoro; un’occasione per migliorare l’offerta turistica e culturale della città, ma è anche un’efficace forma di educazione, che in pochi giorni distribuisce la conoscenza ad un gran numero di persone, con un’accessibilità elevata, ampia e diversificata. È un progetto diffuso, che usa “la forza della città, per trasmettere il con- tenuto culturale prima in orizzontale, in una maglia urbana e suburbana aperta, poi, in verticale, con un deep learning in ogni atelier o laboratorio, cioè un approfondimento della conoscenza e della comunicazione, che va in profondità e procede per gradi di esperienza.”
Molti artisti di Carrara provengono da settori artigianali, molti hanno studiato in un apprendistato artigianale, molti hanno lavorato su commissione per altri artisti, artigiani, architetti. Quando aprono i loro atelier, parlano del loro sa- per fare artigianale; trasmettono principalmente una competenza tecnica e artigianale. Carrara è da sempre un centro di eccellenza per l’istruzione e la formazione nel campo dell’estrazione del marmo e delle tecniche di produzione e artigianato, ma oggi può essere anche la città degli artisti che lì vivono, lavorano e insegnano. In questa mostra, otto artisti tra gli oltre 200 della scorsa edizione di Carrara Studi Aperti presentano le loro opere raccontando, in modo metaforico, la rinascita della loro città e il rinnovamento del loro rapporto con la società.
Molti artisti di Carrara provengono da settori artigianali, molti hanno studiato in un apprendistato artigianale, molti hanno lavorato su commissione per altri artisti, artigiani, architetti. Quando aprono i loro atelier, parlano del loro sa- per fare artigianale; trasmettono principalmente una competenza tecnica e artigianale. Carrara è da sempre un centro di eccellenza per l’istruzione e la formazione nel campo dell’estrazione del marmo e delle tecniche di produzione e artigianato, ma oggi può essere anche la città degli artisti che lì vivono, lavorano e insegnano. In questa mostra, otto artisti tra gli oltre 200 della scorsa edizione di Carrara Studi Aperti presentano le loro opere raccontando, in modo metaforico, la rinascita della loro città e il rinnovamento del loro rapporto con la società.
“Laddove, in passato, c’era posto solo per rivalità interne e competizioni, da tutti i rami di un unico albero sbocciano i fiori e presto si avranno i frutti per alimentare la comunità urbana del futuro”. “Rinascita, trasformazione, fragilità, vita, materia, tempo, natura, forma, apparenza, percezione di sè, scoperta, cre- atività, istinto, estraniamento” sono il tema delle opere esposte, che rimandano, simbolicamente, ad un rinascimento sociale, artistico e culturale e propongono alla rete UNESCO “un modello di città ideale che attraverso l’arte e la creatività può impostare una nuova rotta si sviluppo: atelier come città, città come il mondo”.
Il catalogo di Blossom of Rebirth (16 x 23 cm, 54 pp., bilingue, italiano e inglese, illustrato con 24 foto), a cura di Enza Di Vinci, è stato pubblicato, nel maggio 2019, nella Collana Art Commission di Liberodiscrivere; è in vendita su www.liberodiscrivere.it e nei negozi online.
Nel bookshop del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano e nel bookshop della Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli, la stessa dove dal 1 al 30 giugno sarà esposta la “Madonna Benois” di Leonardo Da Vinci, i visitatori interessati potranno acquistare il catalogo “Blossom of Rebirth” e il libro “Lo spazio per l’opera d’arte” di Enza Di Vinci, un saggio su allestimento, custodia, imballo e movimentazione di opere d’arte, esposizioni, allestimenti di opere d’arte nella città e nel paesaggio (Erga edizioni, 2018)
Informazioni Evento
Data Inizio: 10 giugno 2019 (Inaugurazione alle ore 16.00)
Data Fine: 31 Luglio 2019
Costo del biglietto: entrata libera
Luogo: Museo della Carta e della Filigrana, Largo F.lli Spacca 2, 60044 Fabriano (AN), Italy
Periodo d’apertura: dal martedì alla domenica 10.00 - 13.00; 14.30 - 24.00 (dal 10 al 15 giugno); 14.30 - 19.30 (dal 18 al 31 luglio)
Telefono: +39 0732.22334
Facebook page: Blossom of Rebirth
email della curatrice: enzadivinci@gmail.com
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