CAMeC | La Spezia
21 febbraio – 7 giugno 2020
BAU
Contenitore di cultura contemporanea 2004-2020
a cura di Mara Borzone
conferenza stampa: 20
febbraio ore 11.30
inaugurazione: 21
febbraio 2020 ore 18.00
Il
CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia celebra i primi sedici
anni di attività dell’Associazione Culturale BAU con la mostra “BAU.
Contenitore di cultura contemporanea 2004-2020” che, dal 21 febbraio al 7
giugno 2020, porterà al piano zero del museo le oltre mille opere contenute nei
sedici numeri della rivista sperimentale “BAU”, tra le più originali e
significative pubblicazioni d’artista attive oggi in Italia. Curata da Mara
Borzone, l’esposizione sarà inaugurata venerdì 21 febbraio alle ore 18.00.
Con
sede a Viareggio (LU), la redazione BAU – composta attualmente da Antonino
Bove, Luca Brocchini, Giuseppe Calandriello, Gabriele Menconi, Guido Peruz e
Tommaso Vassalle – realizza ogni anno un contenitore, in edizione limitata
(generalmente 150 copie), con lo scopo di relazionare tra loro le più varie
esperienze creative, promuovendole liberamente e autonomamente, senza nessuna
finalità di lucro e in completo autofinanziamento.
Il
nome “BAU”, quasi verso canino di presenza e richiesta di attenzione, ma anche
termine antiretorico e di gusto dadaista, è nella lingua tedesca radice del
verbo “costruire” ed evoca la prestigiosa Bauhaus.
“BAU”
non è una rivista nel senso tradizionale del termine, ma un “Contenitore di
cultura contemporanea”, un cofanetto a tiratura limitata che trova precedenti
internazionali fra le riviste “ad assemblaggio”. È una scatola che contiene 60,
70, anche 100 contributi “sciolti” di altrettanti autori storici e di rilevanza
mondiale: non solo poeti e artisti visivi, ma anche operatori attivi in ogni
genere di altra disciplina, in un’ottica di inclusività.
Hanno
preso parte al progetto, tra i tanti, Vincenzo Agnetti, Alain Arias-Misson,
Enrico Baj, Nanni Balestrini, Irma Blank, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Giuseppe
Chiari, Philip Corner, Claudio Costa, Corrado Costa, Vanni Cuoghi, Gillo
Dorfles, Geoffrey Hendricks, Maurice Henry, Emilio Isgrò, Richard Kostelanetz,
Arrigo Lora-Totino, Gualtiero Marchesi, Giò Marconi, Maria Mulas, Ben
Patterson, Lamberto Pignotti, Sarenco, Arturo Schwarz, Paolo Scirpa, Gianni
Emilio Simonetti, Adriano Spatola, Aldo Spoldi, Grazia Varisco, Ben Vautier,
Sandro Veronesi, Emilio Villa, William Xerra.
Come
spiega, infatti, la curatrice, «La rivista – progettata inizialmente da Carlo
Battisti, quindi da Gumdesign (Gabriele Pardi e Laura Fiaschi) e da Gabriele
Menconi – ha contatti nazionali e internazionali che spaziano fra le correnti
sperimentali dell’arte contemporanea, da Fluxus alla Poesia Visiva, dalla
Patafisica alla Mail Art fino alle ricerche sulle percezioni allargate, ai
rapporti fra arte, musica, informatica, moda, cucina e molto altro».
«Se
in quel mese di novembre del 2003, nel cominciare a spedire gli inviti agli
autori scelti per partecipare al numero 0 del Contenitore di Cultura
Contemporanea “BAU” ci avessero detto che saremmo giunti al numero 16 –
dichiarano i responsabili della redazione – non ci avremmo creduto. Invece,
eccoci a tracciare una storia di oltre tre lustri di intensa attività, di idee,
progetti, incontri, conoscenze di persone sparse nei diversi angoli del mondo,
tra le più varie esperienze e culture. Questi contatti ci permettono di
assaporare le possibilità infinite e imprevedibili della comunicazione, del
desiderio di parlarsi, confrontarsi e scambiare informazioni».
Il
percorso espositivo, che conta oltre mille lavori tra disegni, collage, micro
sculture, fotografie, racconti, video, composizioni sonore, oggetti simbolici
ed evocativi, realizzati da altrettanti autori provenienti da trentacinque
nazioni, rivela che la contemporaneità è un mosaico di esperienze e invenzioni
ibride, un caleidoscopio in continuo roteare.
In
occasione della mostra sarà presentato al CAMeC “BAU 16” (2019), “Snapshot”,
nella sua scatola nero mat. «L’ultimo nato – scrive Mara Borzone – costituisce
un’istantanea, coglie l’attimo, testimonia la ricerca artistica attuale, è un
confronto inevitabile fra culture mondiali che non possono e non devono stare
separate, un’ibridazione dell’arte nei social, un nuovo stadio evolutivo della
modernità, che deve registrarne la disgregazione, l’inconsistenza, il venir
meno del coordinamento di senso. “BAU” predilige dunque i grandi numeri e non
si lascia intimorire dalle sfide: esporre tutti i Contenitori e i loro
contenuti alla Spezia, al CAMeC, è una di queste».
L’esposizione sarà
visitabile fino al 7 giugno 2020, da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00,
chiuso il lunedì (eccetto Lunedì di Pasqua). Ingresso intero euro 5, ridotto
euro 4, ridotto speciale euro 3,50. Per informazioni: tel. +39 0187 727530, camec@comune.sp.it,
http://camec.museilaspezia.it.
L’Associazione Culturale “BAU” nasce nel 2004 a
Viareggio ad opera di un gruppo di autori con esperienze decennali quali
operatori nell’ambito della ricerca artistica e attenti ai multiformi aspetti
della cultura del nostro tempo. In ambito locale e mediante collaborazioni
nazionali e internazionali, il progetto si è rapidamente segnalato come vivace
punto d’incontro per attivare dialoghi, confronti e scambi ad ampio raggio tra
le più varie discipline espressive. “BAU” assembla ogni anno l’omonimo “Contenitore
di Cultura Contemporanea”, un cofanetto in tiratura limitata che racchiude
opere originali di numerosi autori. La pubblicazione raccoglie l’eredità delle
riviste d’artista e “ad assemblaggio” degli anni Settanta-Ottanta (tra cui “Aspen”
di Phyllis Johnson, “Geiger” di Adriano Spatola, “Tèchne” di Eugenio Miccini, “Assembling”
di Richard Kostelanetz, le riviste ad assemblaggio di Fluxus – “Fluxs Yearbooks”
e “Fluxus Kits” – e della mail art “Commonpress”, “Le Point d’Ironie”, “Karimbada”,
“Arte Postale” ecc.), aggiungendo una originale dimensione di lavoro di gruppo
e di condivisione progettuale e di idee, che si esplica anche
nell’organizzazione di mostre, convegni ed eventi. In sedici anni di attività,
dal numero 0 al numero 16 della rivista-laboratorio, la ‘rete’ di “BAU” ha
coinvolto oltre mille autori da trentacinque nazioni. Il cofanetto “BAU” è
presente in importanti musei, archivi, fondazioni e collezioni, come il Centre
Pompidou di Parigi, il MaRT di Rovereto, la Tate Modern Library di Londra, il
Museo del Novecento e la Triennale di Milano, il Museo di Arte Moderna di
Miami, la Beinecke Rare Book & Manuscript Library della Yale University del
New Haven in Connecticut ed altre importanti sedi. Dal 2014, un Comitato scientifico
in progress, composto da qualificati operatori, si affianca al lavoro della
Redazione nel ricercare nuovi contatti da coinvolgere nella rivista e
nell’identificare situazioni ed eventi capaci di amplificare il raggio d’azione
del progetto. Fanno parte del Comitato: Paolo Bolpagni, Viana Conti, Paolo Credi, Valerio Dehò, Andrea
Del Guercio, Paolo Della Grazia, Duccio Dogheria, Caterina Gualco, Alessandro
Ludovico, Enrico Mattei, Carlo Palli, Guido Peruz, Antonello Pesenti, Patrizio
Peterlini, Marco Pierini, Sandro Ricaldone, Giandomenico Semeraro, Marvin A.
Sackner, Maurizio Vanni, Alessandro Vezzosi.
INFORMAZIONI e CONTATTI
Titolo:
BAU. Contenitore di cultura contemporanea 2004-2020
Mostra a cura di: Mara Borzone
Direzione del progetto: Eleonora Acerbi e Cinzia Compalati
Redazione
BAU: Antonino Bove, Luca
Brocchini, Giuseppe Calandriello, Gabriele Menconi, Guido Peruz, Tommaso
Vassalle
Progetto grafico della mostra: Gabriele Menconi e Sarah Fontana
Conferenza stampa: 20 febbraio ore 11.30
Inaugurazione:
21 febbraio 2020, ore 18.00
Luogo:
CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia, Piazza Cesare Battisti 1
Apertura
al pubblico: 21 febbraio – 7 giugno 2020
Orari:
da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì (eccetto Lunedì
di Pasqua)
Biglietti:
Intero euro 5, ridotto euro 4, ridotto speciale euro 3,50.
Per
informazioni: Tel. +39 0187 727530 | camec@comune.sp.it
|http://camec.museilaspezia.it
CAMeC La Spezia
COMUNICAZIONE
Ufficio stampa Comune La Spezia: Luca Della Torre | Tel.
+39 0187 727324 | ufficiostampa@comune.sp.it
CSArt – Comunicazione per l’Arte: Chiara Serri | Tel. +39
0522 1715142 | Cell. +39 348 7025100 | info@csart.it| www.csart.it
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