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venerdì 7 febbraio 2020

Trascendi e sali. Al Teatro Elfo Puccini di Milano, in scena l’ultimo successo di Alessandro Bergonzoni.




11 - 23 febbraio | sala Shakespeare

Trascendi e sali
di e con Alessandro Bergonzoni
regia Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi
scene Alessandro Bergonzoni
produzione Allibito srl

Torna all’Elfo Puccini l’ultimo successo di Alessandro Bergonzoni, Trascendi e sali. Un consiglio, ma anche un comando. O forse una constatazione dovuta a un’esperienza vissuta o solo un pensiero da sviluppare o da racchiudere all'interno di un concetto più complesso. Perché, in fin dei conti, Bergonzoni in tutto il suo percorso artistico, che in questi anni l'ha portato oltre che nei teatri, nei cinema e in radio, nelle pinacoteche, nelle carceri, nelle corsie degli ospedali, nelle scuole e nelle università, sulle pagine dei giornali, nelle gallerie d'arte e nelle piazze grandi e piccole, è diventato un ‘sistema artistico’ complesso che produce e realizza le sue idee in svariate discipline, per metabolizzare tutto e ripartire da un'altra parte. 
E tutto questo aggiunge un’ulteriore, ovvia, complessità a un autore che, anche in questo suo quindicesimo spettacolo, non ha rinunciato alla matrice comica, mai satirica. 

Trascendi e sali come vettore artistico di tolleranza e pace, colmo di visioni che, magari, riusciranno a scatenare le forze positive esistenti nel nostro essere. Piuttosto che in avanti potrebbe essere, artisticamente, un salto di lato a dimostrazione che a volte per una progressione non è sempre necessario seguire una linea retta. Dove la carta diventa forbice per trasformarsi in sasso, dove il comico si interroga per confessare e chiedere e tornare a indicare quello che evidentemente lui vede prima degli altri. Forse dall'alto delle sue scenografie o nella regia condivisa con Riccardo Rodolfi. Forse. Sicuramente. Sicuramente forse.


«Sembrava impossibile e invece Bergonzoni ancora una volta sorprende. Anzi trascende. Mentre noi trasaliamo, lui va oltre. Oltre il dispositivo comico e il teatro stesso, consegnandoci un oggetto mutante non identificato. Non si tratta solo di come lavora e si fa lavorare dalla lingua, per altro in modo sempre più formidabile. Questo è il mezzo, non il fine. Come le risate che scatena non sono l’obiettivo ma semmai lo strumento per mettere in allerta lo spettatore. Che viene scaraventato in un’altra dimensione, costretto quasi a livello neurofisiologico a pensare in modo diverso. Con un altro ritmo, un’altra velocità, un altro acume. Milioni di sinapsi in iperattività. Quando scende dalla sua ‘pensostruttura’ e si presenta sulla scena dialogando con le quinte che diventano ‘quinte essenze’ da interrogare, il movimento da verticale si fa orizzontale, tutto si muove. Lui per primo, presenza aumentata ad alta intensità performativa con qualcosa di fanciullesco che più tocca il metafisico più diventa fisico. Succede dunque che sul piatto del palcoscenico metta questioni come il femminicidio, il razzismo, Giulio Regeni e Stefano Cucchi, le cure di contenzione e le corsie degli ospedali, i migranti seppelliti nella ‘bara-onda’ scatenata ad arte, le religioni che dovrebbero scambiarsi le fedi, le responsabilità individuali e quelle collettive. Il prodigio è che tutto questo piomba sul pubblico come una saetta che con precisione micidiale colpisce e immediatamente sparisce. Il resto è nelle mani dello spettatore, perché non è più questione di lavorare ma di ‘capolavorare’. La prima rivoluzione è quella contro i nostri piccoli ego rattrappiti. Sarà per questo che, a spettacolo finito, si ha voglia di tutto fuorché di andare a dormire».
Sara Chiappori, la Repubblica



GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO 2020, ORE 18:00  
Il Teatro Elfo Puccini ospita 
DIRITTO E TEATRO con Gherardo Colombo e Alessandro Bergonzoni 
conduce Oliviero Ponte di Pino 
Un incontro organizzato nell’ambito della Buone Pratiche del Teatro 2020, a cura dell’Associazione Ateatro, con il contributo di Fondazione Cariplo.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria 

Ogni aula di tribunale è anche una scena teatrale, ogni spettacolo è anche un tribunale, dove il pubblico giudica gli attori e gli attori il pubblico, dove si rivivono delitti e castighi, dove il Cristo può dialogare con il Grande Inquisitore per illuminarci sul senso più profondo della giustizia. Sia il giudice sia il teatrante vanno, ciascuno a suo modo, alla ricerca della verità, anche se a volte incontrano l'assurdo… Forse non tutti sanno che Gherardo Colombo, uno dei magistrati italiani più stimati, ha raccontato e discusso in teatro l'episodio chiave del capolavoro di Dostoevskij, mentre Alessandro Bergonzoni, una delle personalità più esplosive delle nostre scene, è laureato in giurisprudenza.




TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano 
 Orari: mart/sab 20:30, dom 16:00 
 Prezzi: intero € 33 / martedì posto unico € 22 / rid. giovani e anziani € 17,50 / under18 € 13.50 
Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org.

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