Via Lazzaretto 15, Milano
SPEAKING BIRDS FW 24/25 è un invito a parlare, a immaginare una donna libera che si esprime al di là del politicamente corretto, che sa affrontare se stessa e il mondo con ironia, per una narrazione che sovverte l’equilibrio tra margine e centro.
Maria Calderara prosegue il suo percorso di esplorazione delle arti visite con una collezione caleidoscopica e inafferrabile. Dopo le capsule collection dedicate agli autori storicizzati Gianni Pettena, Luca Maria Patella e Antonio Scaccabarozzi, SPEAKING BIRDS FW 24/25 nasce in stretto dialogo con Eugenio Tibaldi (Alba, Cuneo, 1977), artista visionario da sempre attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, nonché dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo.
«Nel tempo, ho compreso l’importanza di poter parlare attraverso il mio lavoro - racconta Maria Calderara. «Creare una sorta di dialogo personale, un gioco di intese con chi indosserà i miei capi. Costruire questa connessione attraverso l’arte e gli artisti è un privilegio. Con Eugenio mi lega un’amicizia sincera, fatta di dialoghi intensi e di stima reciproca. Interpretare le sue opere è stato naturale perché i suoi lavori sono presenti da anni nel mio quotidiano, ma allo stesso tempo è stato un processo lungo e complesso. Forse perché la conoscenza della sua meticolosa ossessione mi ha imposto una ricerca profonda non solo sui modelli, ma anche su materiali, lavorazioni, rammendi e trame dei tessuti; nulla poteva essere lasciato al caso. Così come i materiali dialogano con la luce e con lo spazio, ridefinendo le linee del corpo, allo stesso modo le pennellate bianche e nere non cancellano, ma coprono qualcosa che è celato sotto».
La collezione SPEAKING BIRDS FW 24/25, ispirata all’immaginario di Eugenio Tibaldi, presenta una serie di abiti che trasmettono messaggi forti, ironici e dissacranti. Gli uccellini, solitamente noti per il loro canto, parlano e fanno dichiarazioni audaci, ponendo domande e rivelando verità nascoste. Dettagli unici che invitano ad andare oltre il disegno per indagare ciò che si nasconde sotto la trappola della superficie.
I tessuti, tipicamente maschili, vengono ridefiniti come gessati, con righe sottili e vicine solo sul davanti, che lasciano il posto al nero sul retro. Altri, realizzati con un filo bouclé bianco o nero, contrastano con gonne femminili dai grandi spacchi e con origami di taffetas che conferiscono ad abiti e top la leggerezza del movimento, quasi a suggerire un possibile volo.
Un elemento significativo della collezione è il collage delle edicole votive abusive di Napoli tratto dall’opera Questione d’appartenenza 01 di Tibaldi, che ridefinisce il design estetico e concettuale di un abito icona di Maria Calderara: il puppet dress. La realizzazione è un mix di tecnologia, arte, invenzione, dedizione e fiducia, in una parola devozione. Questo progetto, in cantiere dal 2019, prende vita su un tessuto tecnico stampato e successivamente traforato con estrema precisione, per poi essere assemblato con un sapiente lavoro artigianale. Il tessuto è double face; l’abito reversibile. Un universo di Madonne multicolore da una parte e dall’altra la negazione delle stesse nel nero.
Nastri volumetrici, applicati su tubini neri, trasformano le normali geometrie del corpo e ricordano gli svincoli autostradali della serie di Eugenio Tibaldi Italian exit, riportando la forma estetica alla sua centralità, privata da ogni tipo di funzione.
All’interno di camice, giacche e trench si nascondono ulteriori riferimenti alla ricerca artistica di Tibaldi, che dialogano con l’abito esterno e stabiliscono un rapporto con chi li indossa. L’accuratezza di Maria Calderara nelle texture, nei materiali e nelle lavorazioni, da quelle più tecnologiche a quelle completamente manuali, sembra fare da sponda alla ricerca sulle estetiche del margine portata avanti nel tempo da Tibaldi.
Nella collezione SPEAKING BIRDS FW 24/25 è possibile scorgere un’infinità di parallelismi tra le ricerche di Maria Calderara ed Eugenio Tibaldi, a volte palesi, a volte puramente concettuali: la trama dei copertoni nelle increspature dei tessuti, le crepe della periferia nei rammendi fatti a mano sui colletti delle giacche, le geografie informali nell’ecopelle stropicciata. Una collezione per tutte le persone curiose, che esplora nuove strade facendosi manifesto di libertà di pensiero e di espressione.
INFO E CONTATTI
Maria Calderara S.r.l.
Via Lazzaretto 15, 20124 Milano
Tel. +39 02 6705211- Email: info@mariacalderara.it
ORARI
Da lunedì a venerdì dalle ore 9:00 alle ore 18:00
Ingresso libero
***
UFFICIO STAMPA
CSArt – Comunicazione per l’Arte
Via Emilia Santo Stefano 54, Reggio Emilia
Tel. +39 0522 1715142 - Email: info@csart.it
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