Domenica 3 Maggio 2015 alle ore 18:00, presso gli spazi de La Fabbrica del Vapore di Milano, Via Procaccini n. 4, si terrà l'inaugurazione di "THEREFORE. The Puzzle Project", l'installazione interattiva dell'artista Antonio Alberti. In mostra fino all'otto maggio.
Therefore è la congiunzione che conduce alla conclusione di un ragionamento valido. Therefore è
l’incipit sicuro di sé che taglia i preamboli ridondanti di un discorso. Nel caso specifico, Therefore è
soltanto il titolo della mia installazione interattiva, in cui Therefore diventa il principio di un
processo creativo logicamente indotto.
Tramite Therefore infatti, intendo mettere in moto un processo artistico partecipativo in cui il
contributo del visitatore diventa un elemento necessario per la realizzazione ultima dell’opera. Tutto
ciò rientra nella definizione più tradizionale di arte partecipativa, in cui la partecipazione stessa è
opera ed è arte. Tuttavia, la partecipazione richiesta in questo caso non si esaurisce con la semplice
adesione entusiastica al processo creativo. In questo caso, la partecipazione esige uno sforzo
intellettivo sostanziale da parte dei partecipanti ai quali chiedo (quasi maniacalmente) di risolvere
una serie di sillogismi. Solo concludendo correttamente tutti i sillogismi l’opera otterrà la forma con
la quale era stata ideata. Solo concludendo correttamente tutti i sillogismi il processo creativo avrà
successo e la partecipazione realizzerà il proprio valore.
Therefore infatti è un’installazione interattiva che cerca di guardare in maniera critica al significato
della partecipazione. In Therefore, la partecipazione non ha un valore in sé ma solo un valore
strumentale. La partecipazione quindi non è desiderabile in quanto tale. La partecipazione è
desiderabile solo se permette di raggiungere valori desiderabili. In questo caso il valore della Verità
veicolato dai sillogismi e (forse) un certo grado di bellezza che dovrebbe essere veicolato dalle
opere correttamente realizzate.
Associando alla partecipazione solo un valore strumentale, intendo spogliarla dell’enfasi retorica
con quale questa è spesso caricata. La necessità di osservare criticamente il valore della
partecipazione è data da due motivazioni: primo, una mia repulsione istintiva, soggettiva e
capricciosa verso i processi inclusivi, partecipativi ed entusiastici. Secondo, una più stabile
convinzione analiticamente fondata che muove dall’osservazione dei numerosi casi storici in cui
inclusione, partecipazione ed entusiasmo hanno prodotto eventi eticamente catastrofici.
Dunque, secondo me, la partecipazione ha valore solo se permette di realizzare altri valori. La
partecipazione ha valore sole se è implicata in un lavoro manuale o intellettuale i cui scopi sono
desiderabili e questo è ciò che provo a mettere in scena tramite Therefore.
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