10 - 20 dicembre, sala Bausch
Amore
e Anarchia
di Luigi Dadina e Laura Gambi
regia Luigi Dadina
con Luigi Dadina e Michela Marangoni
scene e luci Pietro Fenati e Elvira Mascanzoni
suoni Alessandro Renda
consulenza e ricerca storica Massimo Ortalli Archivio storico della FAI e
Cristina Valenti Università di Bologna
produzione Ravenna Teatro
a partire da Amore e anarchia
di Claudia Bassi Angelini
Luigi Dadina racconta una storia a Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani
in una trattoria di Ravenna. La storia è affascinante, densa, avventurosa,
antica.
«Dovresti farne uno spettacolo».
«L’ho già fatto…»
Eccolo qua.
Maria Luisa Minguzzi e Francesco Pezzi: nati entrambi nel centro storico
di Ravenna, lui il 30 agosto del 1849, lei nella notte del 21 giugno del 1852.
Da quasi cent'anni abitano, non visti, nella scuola di S. Bartolo, vicino a
Ravenna.
Nella loro infanzia e adolescenza la città, ma l'Italia intera, è
attraversata da sconvolgimenti politici e umani: le imprese garibaldine,
l'ideale repubblicano, la caduta del governo dei papi, l'unità d'Italia,
l'internazionalismo anarchico e socialista sono solo alcuni degli elementi che
segnano la crescita dei due ravennati. Luisa è sarta «silenziosa, attenta,
bravissima, con tutti quelli spilli tenuti fra le labbra e via via tolti per
segnare i difetti, per stringere, per attillare, pronta a ubbedire, o meglio a
rispettare il proprio lavoro di artigiana ineccepibile», così la immagina
Gianna Manzini nel romanzo dedicato al padre anarchico. Francesco è intelligente,
sguardo mite con una luce di collera, di modi gentili e di briosa vivacità;
conseguito il diploma di ragioniere viene assunto alla Cassa di Risparmio di
Ravenna. Giovanissimi si incontrano, si innamorano e si infiammano per l'idea
dell'anarchia, che guiderà le scelte e i pensieri di tutta la loro vita. Tra
militanza, fughe, confino e carcere, sono la coppia che accoglie gli amici
anarchici nelle case sempre aperte di Firenze, Lugano, Napoli, Buenos Aires,
Londra. Primi fra tutti Andrea Costa, Anna Kuliscioff ed Enrico Malatesta, che
fu anche il terzo nella loro relazione per qualche anno. Moriranno a Firenze,
lei nel 1911, cieca e piegata nella salute dopo il confino a Orbetello, lui
suicida nel 1917, in un boschetto alle Cascine. In un biglietto scrive il
disgusto «fino alla nausea di questo impasto di fango che si chiama mondo e
della vigliaccheria degli uomini che lo subiscono».
La limpida anarchica e l’infaticabile organizzatore sono ancora assieme
oggi, sempre, giorno dopo giorno, continuano a vivere nella scuola di San
Bartolo (dove lo spettacolo ha debuttato nell'ottobre 2014).
Il mondo è filtrato dalle voci dei bambini che la mattina occupano i
banchi e i corridoi. Ogni notte sono soli, e continuano a ripercorrere le
vicende di allora e quelle di oggi, in un dialogo mai interrotto in vita, ma
ancora ardente, ancora in cerca di risposte. Continuano a parlare, a discutere,
del sindacato dei panettieri di Buenos Aires e delle pagine arringanti de El Obrero Panadero, delle tetillas de monja, di libero amore, di
libertà, di giustizia, del sacrificio per l’ideale, delle paludi
dell’Orbetello, a decifrare i discorsi dei bambini, i suoni del paese e della
strada, che da cent’anni accompagnano le loro giornate.
Luigi Dadina e Laura Gambi
Stanno in equilibrio, con destrezza, tra l'ineludibile qui e ora della
(rap)presentazione e la condizione, propriamente surreale, nella quale ciò di
cui resta traccia nella memoria non si sa se sia o meno un prodotto
dell'immaginazione. Non si pensi a fumosi concettualismi: Amore e anarchia è uno spettacolo di robusto teatro d'attore con un
impianto tradizionalmente ‘testocentrico’ e un copione costruito su basi
storiche ben documentate. Dal punto di vista recitativo, Dadina aggiunge alla
consueta rocciosità inedite sfumature di fragile morbidezza, mentre Marangoni
dà prova di maturità dopo un decennio di apprendistato alla bottega artigiana
delle Albe: un lento e prezioso allenamento alla sottrazione.
Michele Pascarella, Hystrio
9 dicembre ore 18
Libreria del Mondo
Offeso
via Cesare Cesariano 7, Milano (ZONA canonica/Sarpi)
Amore e anarchia. Uno spettacolo del Teatro delle Albe
a cura di Cristina Valenti (Titivillus, 2015)
incontro con la compagnia
Amore e Anarchia
10
/ 20 dicembre, Sala Bausch dell'Elfo
Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano Martedì/sabato ore 19.30, domenica ore 15.30 - Intero 30.50 € -
Ridotto giovani/anziani 16 € - Martedì 20 € -
Informazioni e prenotazioni: 02.0066.06.06 - www.elfo.org
Informazioni e prenotazioni: 02.0066.06.06 - www.elfo.org
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