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© Marla Lombardo | Lugano 2012 |
“L’anima si sta svegliando, ma si sente ancora in preda all’incubo. Intravede solo una debole luce, come un punto in un immenso cerchio nero. E’ un presentimento che non ha il coraggio di approfondire, per paura che la luce sia un sogno e il cerchio nero la realtà”
Marla
Lombardo, eclettica, visionaria, sensibile, invaghita della sua terra natale,
la Sicilia, ama stupire con i suoi turbamenti dell’anima.
Il risultato è
un’arte di stati d’animo e di poetica dell’immagine.
Le sue
opere fotografiche sono frutto di un delicato lavoro di “Art Therapy”,
intrapreso con la consapevolezza di svelare ed illuminare zone d’ombra che alle
volte attanagliano e rendono silenti i complessi labirinti della mente.
I suoi
scatti fotografici, la maggior parte autoritratti dell’artista, sono
testimonianza di una lotta tra identità e indeterminatezza, tra coscienza e
inconscio, tra ordine e caos, tra anelito all’in-conoscenza e affermazione del
proprio ego creativo.
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© Marla Lombardo | Lugano 2012 |
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© Marla Lombardo | Lugano 2012 |
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© Marla Lombardo | Lugano 2012 |
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© Marla Lombardo | Lugano 2012 |
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© Marla Lombardo | Lugano 2012 |
Sondandone
le lacerazioni più oscure, i desideri più inappagati, la fotografia diventa
strumento di conoscenza interiore, di esplorazione e ridefinizione di identità,
per predisporre lo spirito a lasciar cadere lo sguardo sulle cose non per
possederle, ma per trasfigurarle, cogliendone la bellezza più profonda.
“La mia arte è come un viaggio all’interno
della mia mente – sottolinea Marla
– per mettere a nudo la mia coscienza, che nella sua incrollabile
determinatezza presenzia alla propria celebrazione senza esistere, al di là
della propria storia, al di là della propria immagine riflessa, catturata e
consumata”.
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© Marla Lombardo | Lugano 2012 |
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© Marla Lombardo | Lugano 2012 |
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© Marla Lombardo | Lugano 2012 |
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