La
mostra è dedicata alla figura di Adriano
Ronchini, illuminato collezionista che ha pioneristicamente introdotto
l’arte di oggi in una regione come l’Umbria, fermamente rivolta per vocazione
storica, alla grande arte di ieri.
La
sua intuizione nel riconoscere e promuovere artisti che sarebbero poi divenuti
tra i più noti al mondo, lo ha portato, in un periodo estremamente fertile per
l’arte, come furono gli anni ’60 e ‘70, ad avere riconoscimenti importanti
nella sua poliedrica figura di talent scout, mercante, collezionista e
gallerista.
La
sua collezione privata ha annoverato opere di artisti storici come, Alighiero
Boetti, Michelangelo Pistoletto, accanto
al gruppo della Nuova Scuola Romana di San
Lorenzo - Pizzi Cannella,
Nunzio, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo - fino
a giovani come Alex Pinna, Lucio e Peppe Perone, Matteo Basilè.
Adriano Ronchini amava
profondamente l'arte concettuale e l'arte povera, e fu tra i primi a
scommettere su artisti come Pistoletto, Castellani, De Dominicis e altri della
stessa generazione, conservandosi sensibile alle trasformazioni dell’arte
contemporanea con la capacità di leggerne le sempre nuove tendenze.
Adriano Ronchini è
scomparso nel giugno del 2009 a Terni, lasciando al territorio un’importante
eredità culturale per professionisti e amatori.
Adriano Ronchini |
Il
progetto di mostra si pone l'obiettivo di ricostruire un percorso espositivo
attraverso l'esposizione di opere significative degli artisti che hanno in
qualche modo segnato e caratterizzato la sua passione, raccontando attraverso
le opere, il rapporto di Adriano con l’arte contemporanea.
Una mostra di grande importanza per la presenza di opere che hanno fatto
e continuano a fare la storia dell’arte, di artisti scomparsi e viventi,
italiani e internazionali, regalando un’ampia e personale visione di un’arte
che grazie alla sensibilità e il coraggio avuto da Ronchini, viene oggi
presentata a Terni.
OPERE IN MOSTRA
In mostra 50 artisti, tra
cui:
Afro, Alberto Burri, Alex Pinna, Alighiero
Boetti, Christo, Conrad Marca-Relli, Daniel Spoerri, Domenico Bianchi, Emilio
Prini, Enrico Castellani, Fathi Hassan, Felice Levini, Franco Angeli, Franco Passalacqua,
Gianni Dessì, Giulio Paolini, Giuseppe Capogrossi, Giuseppe Gallo, Giuseppe
Maraniello, Guido Strazza, Heidi Kennedy Robin, Hermann Nitsch, Lucio Fontana,
Marcello Camorani, Marco Lodola, Marco Tirelli, Marine Hugonnier, Mario
Schifano, Matteo Basilè, Max Neumann, Michela Zaza, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Rotella, Nam June Paik, Nunzio, Paolo Serra, Peppe e Lucio Perone, Piero
Manzoni, Piero Gilardi, Piero Pizzi Cannella, Pier Paolo Calzolari, Renzo
Vespignani, Rossella Fumasoni, Salvatore Scarpitta, Santomaso, Sergio Fermariello,
Sergio Lombardo, Toti Scialoja, Vincenzo Agnetti.
Tracciano un percorso di
grande valore artistico le opere degli anni sessanta e settanta, dall’arte
povera, alla pop-art e all’arte concettuale, che oggi ritroviamo nelle più
grandi mostre nazionali e internazionali, nei Musei e nelle gallerie più
importanti e in ogni libro di storia e critica dell’arte.
La mostra darà la
possibilità di conoscere a fondo la storia di Adriano Ronchini, anche
attraverso testimonianze di artisti, collezionisti e galleristi a lui vicini
negli anni, grazie ai quali ascolteremo una storia dell’arte unica, originale e
utile a tutti noi.
“Gli artisti che ho amato”
è un progetto promosso dal Comune di Terni e dalla Regione Umbria in
collaborazione con CAOS (Centro Arti Opificio Siri) di Terni che, dopo le due
grandi mostre dedicate a Piermatteo D'Amelia e Giulio Turcato, si pone sempre
di più come nuovo centro espositivo di riferimento nel centro Italia.
L'evento é sostenuto dalla
Fondazione della Cassa di Risparmio di Terni e Narni.
La cura della mostra sarà
affidata al curatore Marco Meneguzzo in collaborazione con la famiglia Ronchini
e l'organizzazione al CAOS che, con Civita Servizi, vanta un'esperienza
specifica nell'organizzazione di mostre d'arte e con Indisciplinarte una
particolare attenzione al tema della contemporaneità in Umbria. La mostra sarà
inoltre accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo e di un percorso di
laboratori per ragazzi.
CURATELA
Marco Meneguzzo
(1954), dal 1984 insegna Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di
Belle Arti di Brera a Milano, e dal 1996 anche “Museologia e gestione dei
sistemi espositivi” nel Master Universitario di I livello organizzato dalla
stessa Accademia. Nel 1986 è stato commissario per la Quadriennale di Roma. Nel
1993 ha curato una sezione video per la Biennale di Venezia. Come curatore
indipendente, dal 1979 ha curato o presentato più di cento mostre d’arte moderna o contemporanea.
Dal 1984 ha collaborato con la direzione del Padiglione d’Arte Contemporanea
(PAC) di Milano realizzando importanti rassegne. Ha inoltre organizzato o
presentato altre personali in altri prestigiosi spazi come il Museo Pecci di
Prato, il Palazzo delle Papesse di Siena, la Fondazione Arnaldo Pomodoro di
Milano, la Villa Reale di Monza, il Museo del Novecento di Milano, il Complesso
Monumentale del S. Giovanni di Catanzaro. Ha pubblicato libri e monografie con
le più importanti case editrici italiane e collabora regolarmente alle pagine
d’arte del quotidiano italiano “Avvenire”, delle riviste “Mood”, “Arte” e “Tema
Celeste” ed è tra i corrispondenti italiani della rivista americana “Artforum”.
E’ consulente editoriale della casa editrice Johan & Levi di Monza.
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