TEATRO ELFO PUCCINI | SPAZIO ATELIER | 9 -
18 MAGGIO 2017
2ªombra@elfo
Massimiliano Pelletti + Aldo Nove
per
art@elfo, un progetto di Flavio Arensi e Ferdinando Bruni
opere di Massimiliano
Pelletti e una poesia inedita di Aldo Nove
luci Michele Ceglia
voce recitante Ferdinando
Bruni
reportage
fotografico dell’installazione di Lorenzo Palmieri
una produzione
Meetmuseum e Teatro Elfo Puccini
in collaborazione con Galleria Paci,
Pietrasanta
La
terza installazione di art@elfo, l’iniziativa curata da Flavio Arensi e
Ferdinando Bruni, nata dalla collaborazione fra Meetmuseum e Teatro dell’Elfo, propone
una collaborazione inedita fra lo scultore Massimiliano Pelletti e lo scrittore
Aldo Nove.
Il
titolo e l’idea prendono spunto dall’omonimo film del 2000 di Silvano Agosti,
che tratta le vicende di Franco Basaglia, in cui un personaggio afferma: «Quando
medici e infermieri con la scusa di curarmi, mi torturavano, io mi rifugiavo
nella mia seconda ombra, e non sentivo più niente». La scultura di Pelletti,
una testa di Antinoo – il celebre amante di Adriano, divinizzato dopo la morte
– è stata spaccata e ricomposta per riformare un’unica ombra. La poetica di
Pelletti utilizza la statuaria classica come elemento stilistico riformulato, e
da qui procede per cercare un confronto-dialogo con la contemporaneità. Aldo Nove ha scritto per l’occasione
una poesia inedita, letta da Ferdinando
Bruni, ponendosi come controcanto linguistico e intangibile alla
concretezza marmorea dell’opera plastica.
Dopo
le due installazioni con Angelo Filomeno e Bertozzi&Casoni, e Pietro
Masturzo insieme a Roberto Fanari, questo nuovo evento espositivo temporaneo
vede la collaborazioni fra uno scultore e un poeta, rimarcando la predisposizione
del teatro ad unire le differenti sfaccettature del sistema artistico e inteso
nel sua più ampia identità.
La
mostra accompagna la rappresentazione Muri
– prima e dopo Basaglia con testi e regia di Renato Sarti con Giulia
Lazzarini in scena in sala Shakespeare.
La
mostra nasce con la collaborazione della Galleria Paci di Pietrasanta
Opere esposte
Massimiliano
Pelletti Antinoo spezzato, 2017
Marmo
rosso etrusco, dimensioni variabili
Intervento
audio Con una poesia inedita di Aldo Nove letta da Ferdinando Bruni
Massimiliano
Pelletti è nato nel 1975 a Pietrasanta, città in cui
attualmente vive e lavora. All’interno del laboratorio artigianale di famiglia,
apprende dal nonno Mario, le prime tecniche di lavorazione del marmo. Fin dagli
inizi della sua carriera utilizza diversi materiali per la produzione delle sue
opere, come il bronzo, il legno e la ceramica, oltre a composti leggeri, come
le resine e il Pvc. Esordisce come artista nel 2006 vincendo la partecipazione
alla XII Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo, da lì
susseguono una serie di mostre collettive e personali, italiane ed estere, come
la Biennale d’Alessandria d’Egitto e la partecipazione al Padiglione Italia
della 54° Biennale di Venezia. Ottiene diverse pubblicazioni e articoli su magazine
di arte contemporanea, vince la partecipazione ai premi d’arte contemporanea
più importanti di Italia come Premio Terna. Nel 2013 ottiene un importante
mostra personale dal titolo Omnia Opera nel Fortino di Forte dei Marmi con
pubblicazione di un catalogo che raccoglie il suo lavoro a tutto tondo. Espone
in vari musei come Villa Madre e Sant’Agostino di Genova, all’abbazia di San
Zeno a Pisa, al Tempio di Adriano di Roma a Castel S. Elmo di Napoli,
all’Università della Sapienza di Roma, al Museo Pecci di Prato al Museo Civico
Paolo Giovio di Como, al Museo civico Palazzo D’Avalos di Vasto e a Palazzo
RISO Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, Museo Ebraico di Bologna. È
presente alla mostra Ecce Homo alla Mole vanvitelliana di Ancona.
Aldo
Nove (Viggiù 1967). Dopo essersi laureato in
filosofia morale, è stato autore di alcune raccolte poetiche (Tornando nel
tuo sangue, 1989; Musica per streghe, 1991; La luna vista da
Viggiù, 1994) e ha esordito nella prosa con i racconti Woobinda e altre
storie senza lieto fine (1996) e il romanzo Puerto plata market
(1998), che è stato collocato dalla critica nel genere pulp, in voga in
Italia alla metà degli anni Novanta, per lo stile accattivante, il linguaggio
crudo e i temi violenti. Nel 2000 con la pubblicazione di Amore mio
infinito e con i successivi La più grande balena morta della Lombardia
(2004), Zero, il robot (2008), La vita oscena (2010), N. si è
dimostrato uno scrittore eclettico, in grado di muoversi con capacità in
diversi generi, passando ad uno stile intimista ed esistenzialista, fino ad
affrontare questioni sociali della contemporaneità come in Mi chiamo
Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese del 2006. Nel 2013 è uscito Mi
chiamo… in cui lo scrittore ripercorre la vita della grande artista Mia
Martini, cui hanno fatto seguito il romanzo storico Tutta la luce del mondo
(2014), Un bambino piangeva (2015) e, entrambi nel 2016, Anteprima
mondiale e All'inizio era il profumo. N. è inoltre autore per il
cinema e il teatro e collabora per diversi quotidiani e riviste.
art@elfo
è un progetto di Flavio Arensi e Ferdinando Bruni che nasce da una
collaborazione di Meetmuseum e il Teatro dell’Elfo iniziata con la
ridefinizione del logo del teatro disegnato da Mimmo Paladino, insieme
all’immagine guida della stagione teatrale 2016-2017 e alla realizzazione delle
videoguide per la mostra Restituzioni
di Galleria d’Italia. L’iniziativa intende trasformare l’ambiente del
sottopalco, una sorta di scatola nera, in un luogo espositivo temporaneo
sottolineando ancora una volta come l’identità dell’Elfo sia di essere un
«teatro d’arte contemporanea».
2ªombra@elfo
Massimiliano Pellette + Aldo
Nove
per
art@elfo, un progetto di Flavio Arensi e Ferdinando Bruni
Spazio
Atelier | Teatro Elfo Puccini
c.so Buenos Aires 33, 20124 Milano, tel.
02.00660606
ingresso
libero
orari:
la mostra è visitabile solamente in orario di apertura spettacoli
(un'ora prima dell'inizio spettacoli)
Info: biglietteria@elfo.org | info@meetmuseum.com
| www.elfo.org
www.meetmuseum.com
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