“Marquise”
Mostra personale di pittura di:
Paola Paleari
A cura
di Massimiliano Bisazza
Opening:
7
giugno 2017 dalle h 18,30 alle h 21,00
In mostra fino al 20 giugno 2017 mattino
Presso: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13
Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano
Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato
Una realtà necessaria a Paola
Paleari pittrice è quella di fare arte. Esprimere il proprio sentimento, anche
quello più recondito, le proprie paure, le violenze psicologiche subite sono
un'esigenza insopprimibile e intensa; ma anche raccontare i luoghi nella natura
che accompagnano il percorso della poetica di quest'artista costantemente.
Altalenante per
scelta e per propria decisione, le sue opere oscillano sempre e comunque tra il
semi-figurativo e l'astrazione
impetuosa, gestuale, espressionistica.
Le donne dipinte con acrilici,
smalti e tecniche miste sulle tele della pittrice Paleari sono spesso anime
ferite, tramortite, svuotate e mai complici di quell'ambiente ostile e doppio
che è la causa primaria delle sofferenze vissute in primis dall'artista
e di cui si fa portavoce; accomunando il pensiero di molte donne che si sentono
da lei rappresentate umanamente.
Ecco allora che possiamo
osservare in mostra dipinti come quello della “Marquise” - la Marchesa - in
rosso che ci accoglie di spalle, con
quel suo incarnato diafano, pallido, senza mai mostrarci il viso. La
testa reclinata verso il basso è acconciata da una capigliatura scomposta e di
u rosso acceso. Ma non ci guarda, ci ignora ma ci sente, non ci osserva ma ci
percepisce; grazie a un abile gioco di messinscena magistralmente palesato nel
quadro di Paola Paleari.
Personaggi femminei
che ci mostrano la vagina, il loro tegumento; ma lo fanno con un atteggiamento
totalmente privo di malizia o di intenti
seduttivi. Semplicemente si mostrano al fruitore sia esternamente - l'involucro
- che internamente - lo spirito – e troppo spesso hanno le bocche chiuse o sono
private di occhi o vista; per non vedere, non parlare, per essere il meno
scomode possibili, per essere messe all'angolo.
Ma nella seconda
parte della mostra emergono le tele che esprimono la ricerca spirituale
avvenuta a contatto con la natura, nei boschi, tra gli alberi. Riusciamo chiaramente
a percepirne il profumo, la sensazione del muschio, dell'umido delle
tamerici...e ne cogliamo il processo interiore; che ci parla, che dialoga con
noi, che ci conduce dalle fitte e oscure foreste ai boschi illuminati e quasi
onirici, incantati.
Possiamo intendere
dunque un auspicio positivistico, una luce che aumenta con l'avvicinarsi ai
lavori più recenti, una sensazione di percorso che conduce a una guarigione
interiore
Un mondo, quello di
Paola Paleari, pieno di visioni forti; di rossi violenti e passionali, di neri
intensi e pieni di buio, di blu calmanti e scroscianti come lo è l'acqua che
tutto genera e che tutto può distruggere. Una dimensione che anela alla ricerca
interiore, al miglioramento dello spirito, alla pace interiore e di conseguenza
con il genere umano laddove ogni fruitore della mostra può rivivere la propria
vicenda personale nel mentre osserva le opere di questa sensibile pittrice.
Per informazioni:
Cell. +39 347 2265227 (mart-sab h11/19)
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