21 novembre/3 dicembre | sala Fassbinder
uno spettacolo di B i a n c o f a n g o
Io non ho mani che mi accarezzino il viso
drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
regia Francesca Macrì
collaborazione al progetto Aida Talliente
con Aida Talliente e Andrea Trapani
scene Teatro della Tosse
luci Gianni Staropoli
suono Umberto Fiore
produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse
in collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di Cascina, Teatri di Vetro, Twain Residenza di Spettacolo dal Vivo a Ladispoli
Ho messo il mio cuore
nel cavo della mia mano
lo guardavo come chi guarda
dei grani di sabbia o una foglia
lo guardavo pavido e assorto
come chi sa di essere morto;
e la mia anima era commossa
dal sogno, non dalla vita.
Presentato in anteprima a ROMA EUROPA FESTIVAL, arriva a Milano il nuovo spettacolo di Biancofango che il Teatro dell’Elfo ha coprodotto con Fattore K e con il Teatro della Tosse.
Un viaggio dentro se stessi attraverso il teatro. Un viaggio dentro il teatro attraverso se stessi.
Io non ho mani che mi accarezzino il viso è un titolo “rubato” con amore ad una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, prendendo in prestito la cornice, ovvero il Titolo, e non il contenuto.
Due attori - Aida Talliente e Andrea Trapani - e una domanda: qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità sembra riguardarti? Le cui parole potresti farle tue, come persona e non come attore?
Queste le risposte: Santa Giovanna dei Macelli di Brecht e Woyzeck di Büchner.
Da qui prende il via questo nuovo progetto artistico.
Un viaggio dentro e nei dintorni della fragilità. La fragilità di chi ha vissuto solo tra le pagine di un libro e quella di chi, sulle assi di un palcoscenico, ci mette la faccia.
Dal personaggio, al ruolo, dall’attore, alla persona. Lo scivolamento è inevitabile. I ritratti si sovrappongono, ma non si fondono. Il ritrattista preme per diventare lui stesso il ritratto. Lo scambio è continuo. E non si sa dove sia il vero e dove il falso, dove sia il reale e dove la finzione, dove finisca il teatro e dove inizi la vita.
Ma in fondo, questo, non è importante.
Da qui è un lavoro di ricerca e di drammaturgia scenica e attoriale. L’incontro – contemporaneo, fuori e al contempo dentro le rispettive storie, irreale, non ancora scritto – tra due personaggi della storia della letteratura teatrale. Come creature sopravvissute a un incompiuto dramma pirandelliano, come evocati da un testo di Müller, queste due solitudini attraversano la scena e combattono una – personalissima – battaglia nel nome della loro individualità. Percorrono strade inevitabilmente parallele, sono il ritratto in carne ossa di un fallimento già accaduto altrove, lontano nel tempo e nello spazio, ma qui s’incontrano, si scontrano, sono obbligati al dialogo e hanno un solo punto in comune: la fragilità.
Note biografiche
La compagnia Biancofango nasce nel 2005 dall’incontro tra Francesca Macrì e Andrea Trapani. Nel 2006 inizia la realizzazione della Trilogia dell’inettitudine: IN PUNTA DI PIEDI (2006), LA SPALLATA (2007), una drammaturgia originale liberamente ispirata a uno solo fra i “Ricordi del sottosuolo” di F. Dostoevskij e FRAGILE SHOW (2009), ancora una drammaturgia originale liberamente ispirata a “Il soccombente” di T. Bernhard. L’intera trilogia ha circuitato e continua a circuitare in Italia e all’estero (America Latina, Spagna, Austria) e nell’ottobre del 2011, dalla casa editrice Titivillus, ne sono pubblicate le drammaturgie. Nel maggio del 2012, al teatro Palladium di Roma, all’interno della rassegna Teatri di Vetro, debutta il nuovo lavoro, PORCO MONDO, prodotto dalla Corte Ospitale di Rubiera e da OffICina 1011 di Triangolo Scaleno Teatro e attualmente ancora in tournèe. Da luglio a dicembre 2012 partecipa al progetto Perdutamente promosso dal Teatro di Roma e inizia un percorso scenico e drammaturgico con gli adolescenti delle scuole romane culminato nello studio: CULO DI GOMMA/ovvero la perdita dei Padri. La progettualità, artistica e pedagogica, con gli adolescenti continua nel 2013/2014, sempre in collaborazione con il Teatro di Roma, con lo spettacolo ROMEO E GIULIETTA ovvero la perdita dei Padri | prove di drammaturgia dello sport con gli adolescenti, che ha previsto la costruzione di una compagnia formata da attori professionisti, nei ruoli degli adulti del testo shakespeariano, e adolescenti nei ruoli dei giovanissimi. Il lavoro debutta a dicembre 2014 presso il teatro India di Roma. Nel luglio del 2014 debutta invece, in anteprima internazionale in Spagna (Almagro – Festival di Teatro Classico), con un progetto special nato dall’unione di una serie di artisti con percorsi ed esperienze eterogenee (Andrea Baracco | Biancofango | Luca Brinchi e Roberta Zanardo - Santasangre): HAMLET. In Italia il progetto debutta a settembre 2014 presso il Teatro Argentina di Roma, all’interno del Festival Romaeuropa. Nel 2016 | 2017 mentre continua la circuitazione di tutti i lavori (Hamlet in America Latina – Porco mondo, Fragile show e In punta di piedi in Italia) inizia il nuovo progetto, IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO, prodotto da Teatro dell’Elfo, Fattore K, Teatro della Tosse, che farà un’anteprima a Romaeuropa Festival 2017 e debutterà al Teatro Elfo Puccini di Milano a novembre 2017. Contemporaneamente riprende il lavoro artistico e pedagogico con gli adolescenti. Il progetto di indagare la costruzione anomala di una compagnia formata da adolescenti e attori professionisti a partire dal testo Romeo e Giulietta di Shakespeare, dopo il debutto romano, vuole ampliarsi su tutto il territorio italiano attraverso una serie di tappe. Il primo passo di questa sperimentazione sarà a Napoli, con gli adolescenti napoletani e il Teatro Bellini, nell’ottobre del 2017.
Dal 21 novembre al 3 dicembre – Sala Fassbinder, Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì / sabato ore 21.00, domenica ore 16.30 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org - Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50 www.elfo.org
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