LE UMANE PAURE
Proiezione corto d’arte e talk
Giovedì 30 Novembre 2017, ore 18.00
Istituto
Treccani dell'Enciclopedia Italiana
Palazzo
Mattei di Paganica – sala Igea
piazza
della Enciclopedia Italiana 4
Roma
L’Istituto
della Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani e oggi diretto da
Massimo Bray, rinnova il proprio interesse per l’arte contemporanea. Giovedì 30 Novembre 2017 dalle ore 18.00
l’Istituto ospiterà nella storica sede di Palazzo Mattei di Paganica la
proiezione del video d’arte LE UMANE
PAURE di Monica Marioni, regia di
Nicolangelo Gelormini.
Già presentato al MACRO di Via Nizza, a Milano al Teatro Franco Parenti ed a Verona, in concomitanza con Artverona, la programmazione de LE UMANE PAURE prosegue con questo appuntamento romano: in considerazione della vocazione all’approfondimento di linguaggi e temi che informa ogni iniziativa dell’Istituto, un articolato talk seguirà la proiezione riflettendo sul rapporto tra cinema e arti visive, così come esso è andato configurandosi nel panorama contemporaneo, nonchè sulle «paure umane» che società ed attualità pongono di fronte all’individuo contemporaneo.
Relatori
per i due temi sopracitati saranno Stefano
Di Carlo, psicologo e psicoterapeuta, autore di "Alla scoperta delle umane paure", Paoline Edizioni, e Maria Rosa Sossai, critica d’arte e
curatrice, autrice di "Film
d'artista, percorsi e confronti tra arte e cinema». Interagiranno con loro
l’artista Monica Marioni, il regista
Nicolangelo Gelormini, la
coordinatrice del progetto Maria
Savarese, il curatore Igor Zanti.
LE UMANE
PAURE ha destato attenzione ed apprezzamento all’estero, venendo insignito del
premio per la migliore attrice protagonista all’Alternative Film Festival di
Toronto, e ottenendo menzione o selezione presso numerosi altri festival, uno
su tutti lo Short Corner del festival del cinema di Cannes. Ad oggi, il corto
ha collezionato 16 allori internazionali.
LE UMANE
PAURE è un film d’arte di 14 minuti. È questa la definizione che più si
avvicina al risultato dell’incontro fra l’artista Monica Marioni e il regista
Nicolangelo Gelormini: non un video d’arte, non un cortometraggio, ma un breve
film d’arte. Un incontro in cui le immagini fotografiche prodotte dalla Marioni
sono entrate in un processo lavorativo e creativo “altro”, e sono divenute un
racconto filmico pensato per un pubblico non necessariamente legato all’arte
contemporanea, ma neanche appiattito sulla sola narrazione cinematografica.
Monica,
oltre che artista, è divenuta attrice ed interprete di se stessa, in un
approfondimento catartico del proprio mondo ed in una visione esterna (quella
di Gelormini) che le ha consentito una distanza diversa ed una prospettiva
nuova attraverso cui mostrare la sua arte.
L’innovazione
intrinseca a questo approccio si percepisce immediatamente, ponendo LE UMANE
PAURE a mezzo tra la narratività filmica e la surrealtà artistica, lontano
tanto dalla forma documentaristica con la quale solitamente il cinema racconta
l’arte, quanto dalla assenza di narrazione e filo logico tipica di molta
produzione videoartistica.
Il
progetto filmico origina dall’omonima serie di opere, realizzate come una
sequenza di performance fissate tramite scatti fotografici, nei quali il
soggetto è una costante invariabile giustapposta direttamente allo sfondo, in
un crudo ed immediato confronto-scontro tra l’artista-individuo e lo
scenario-entità, secondo una stretta relazione di causa effetto.
La sceneggiatura è opera dello
stesso regista, che ha così dato vita ad un <<ritratto filmico di un
progetto artistico>>, per dirla con le sue parole. Ritratto potente,
privo di voci (nessun dialogo o monologo nel film) sostituite da una colonna
sonora ipnotica e sottilmente inquietante, giocata su contrasti netti tra silenzio
e rumore che restituscono l’altalena emotiva della protagonista.
Girato tra Milano Como e Consonno,
l’amena località turistica abbandonata in provincia di Lecco, il corto è stato
realizzato nell’autunno 2016 a budget ridottissimo ed in tempi minimi. La circuitazione
già sottolinea la natura ibrida del prodotto, che trova collocazione tanto in
ambito artistico che teatrale/cinematografico.
Monica
Marioni nasce a Conegliano Veneto (TV) nel 1972, ma si trasferisce giovanissima
nel vicentino dove tuttora vive alcuni mesi all'anno. Nel suo percorso
formativo si riveleranno fondamentali la laurea in scienze statistiche e gli
anni passati all'interno di un grande gruppo industriale, insieme
all’esperienza dell'istituto d'arte. Nutre un forte legame con i materiali e
questo si traduce nella densa matericita' delle opere astratte prima, via via
più figurative in seguito. Marioni considera i diversi media artistici come
pennelli diversi, ognuno adatto a veicolare ora una sfumatura, ora un’altra.
Monica Marioni fa dell’arte una professione a
seguito di un fondamentale incontro con Antonina Zaru, gallerista, mecenate,
già amica e complice di artisti di fama internazionale come come Nam June Paik,
Luca Pignatelli, Giovanni Frangi, Velasco, Salvatore Garau. E’ lei a riconoscere
il potenziale di Monica, spingendola a muovere i primi passi partendo da
Napoli, con una prima collettiva. La collaborazione pluriennale culmina con
l’invito a realizzare un'opera monumentale nell’ambito di un evento collaterale
alla 53esima Biennale d'Arte di Venezia: nasce "Ego", installazione e
videoarte unite in un unico lavoro. Approda quindi alla "pittura
digitale" pienamente espressa nel progetto “Ninfe”, presentato a Vicenza
per iniziativa della Fondazione Vignato per l'Arte, e in “IO SONO”, allestito a
Milano presso Fondazione Stelline. Il 2015 inaugura una nuova stagione di
installazioni e opere performative, nell’ambito del progetto FAME! presentato a
Milano e PAN|Palazzo delle Arti di Napoli. Vive e lavora a Milano.
Nicolangelo Gelormini si diploma in Regia al Centro
Sperimentale di Cinematografia e si laurea in Architettura con una tesi sullo
Spasimo di Palermo. Intraprende la strada del Cinema come assistente di Paolo
Sorrentino. La sua prima regia è il videoclip Vivi Davvero, per Giorgia, con cui si aggiudica
una nomination agli Italian Grammy Award. Collabora con Giorgia anche per il
DVD Ladra Di Vento a cui seguono i videoclip della band belga Superlux. Nel
2007 affianca gli artisti Ariel Soulè e Simon Toparovsky per il
progetto Qui del Dicibile, presentato al Getty Museum di Los Angeles e nel
2008 viene premiato per gli spot realizzati a difesa del Diritto d’Autore
con protagonisti Tiziano Ferro, Elisa ed i Negramaro. Lo stesso anno vince
la Serata d’Onore di Pippo Baudo con il cortometraggio Caro Benzina, interpretato da Milena
Vukotic, Benimino Marcone e Nicola Nocella. Nel 2009 racconta il Natale a
Napoli con il docureality Favorite! e viene premiato dal Rotary per
il documentario La Casa del Fascio, un'incursione sull'opera di
Giuseppe Terragni. Sintetizza la sua natura di regista e architetto
realizzando i documentari sulla Casa Planchart di Giò Ponti a Caracas
e sulle abitazioni progettate da Leonardo Ricci per Thomas Mann e Pierre
Balmain. Dopo una breve parentesi nel mondo dell'animazione (dirige il cartoon Artigiana, proiettato al Museo del Cinema di
Torino) nel 2010 partecipa con l'episodio My Madre al film collettivo Napoli24,
prodotto da Nicola Giuliano, Angelo Curti, Giorgio Magliulo e distribuito
dall'Istituto Luce: una panoramica su Napoli, attraverso 24 sguardi d'autore,
con cui partecipa al 28° Torino Film Festival. Contestualmente dirige Reset, cortometraggio interpretato da
Giovanni Ludeno e Carlo Cerciello, presentato al Lincoln Center di New York
e vincitore del prestigioso Raindance Film Festival (London UK).
Reset ottiene premi anche al Genova Film Festival, al Corto Dorico e
al Linea d’Ombra. Nel 2011 inizia a lavorare come docente esterno allo IED di
Milano ed al Centro Sperimentale di Cinematografia, nelle sedi di Milano,
Palermo e L’Aquila e nel 2012 ritorna come giurato al Raindance. ll PAN - il Palazzo delle Arti di
Napoli - gli dedica un ciclo di proiezioni in vista della sua collaborazione
con il Maestro Luca Ronconi, per il quale firma gli interventi filmici
del Santa Giovanna dei Macelli di Bertold Brecht, in scena al
Piccolo di Milano ed allo State Academic Maly di Mosca. Nel 2013 presenta
alla 55° Biennale di Venezia il breve film Contempo, uno viaggio nell'arte
contemporanea che lo porterà a realizzare un ciclo di spot per la Notte dei Musei promossa dal Mibac. Nel 2014
realizza i documentari Irpinia Che Guarda il Mare con Andres Neumann, storico
produttore di Pina Bausch, e Irpinia Madre, un affresco su Ettore
Scola, Salvatore Ferragamo e Carlo Gesualdo, con interventi di Toni
Servillo e Roberto De Simone. Cura la campagna promozionale del marchio Mastroberardino e realizza lo spot ufficiale
del Ravello Festival. Nel 2015 ritorna al videoclip e
presenta alla 72° Mostra del Cinema di Venezia il video di All the Things, canzone scritta da David Lynch
e interpretata dalla sua musa Chrysta Bell.
INFO STAMPA
Ufficio stampa
MOMA / via A.Ponti, 18 - Milano / M.
+39 329 94 23 343 marioni@monicamarioni.com
Istituto
della Enciclopedia Italiana - Treccani
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Treccani tel. 0668982315 m.didonna@treccani.it
Organizzazione Attività Culturali Treccani tel. 0668982224 att.culturali@treccani.it
INFO PUBBLICO
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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