In certi momenti vorrei averti tra le dita, nessuna foto, nessun feticcio, solo tu. Piccole mani, piedi, occhi, una vita vivente in miniatura. L’ultimo momento. Fredde le tue labbra, caldi i miei baci che cercano di strappare gli ultimi respiri di una vita di cotone e lana, silenziosa e nascosta dal mondo, quello rumoroso, quello che ti ha fatto male, che ti ha grattato dentro con le unghie lunghe e sporche di dolore. Certe maledette volte, queste maledette volte, senza nessun avviso, il mio cuore si stacca, cade per terra e non batte più, si rifiuta e lo vedo agonizzante che cerca il tuo. Lo capisco, capita...dentro e fuori di me.
[ G. M. ]
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