REGGIA DI CASERTA
Caserta, via Douhet 2/A
José Molina
Paesaggio dopo la battaglia
a cura di Lorenzo Canova
4 maggio – 3 giugno 2017
inaugurazione mercoledì 3 maggio, ore 18
La
splendida cornice della Reggia di Caserta ospita dal 4 maggio al 3 giugno la
grande personale dell’artista madrileno José Molina “Paesaggio dopo la
battaglia” curata da Lorenzo Canova. La mostra è organizzata da Deodato Arte di
Milano, coordinata da Augusto Ozzella, condivisa e ospitata dalla Reggia di
Caserta.
L’esposizione
offre al visitatore un corpus di oltre 50 opere - dipinti, disegni e sculture -, che descrive minuziosamente
i linguaggi e i temi cari all’artista e comprende un nucleo di lavori inediti, il ciclo Paesaggio dopo la battaglia, da cui la mostra prende il titolo.
Il
soggetto della serie è l’uomo con il bagaglio di sentimenti, tensioni,
inquietudini che lo caratterizzano e in ogni opera assume sembianze diverse,
divenendo la personificazione di uno stato d’animo o di un particolare momento
della vita. Una narrazione trasparente, dove convivono ed emerge un senso di
speranza e di rinascita, come si osserva nelle opere Grande Fratello e La bontà è una caramella di cui tutti
vogliono mangiarne un pezzo, due ritratti in cui le espressività dei visi
deformi descrivono i moti interiori rintracciabili non solo nella totalità
dell’opera, ma anche nei dettagli degli occhi, delle rughe, nella luce che
illumina i volti.
Molina,
estremamente attento alla ricerca psicologica e antropologica, sonda
l’inconscio e attraverso un personalissimo codice simbolico traduce le
pulsioni, gli istinti e compie un viaggio senza tempo che connette passato e
presente. I suoi lavori popolati da uomini, demoni, animali, personaggi mitici
ed eroi svelano l’identità dell’uomo, ciò che si tende a mostrare e ciò che si
è spinti a nascondere.
Afferma
il curatore della mostra Lorenzo Canova: “L’artista,
come un grande romanziere, lavora pertanto componendo grandi cicli, con una
lunga e paziente azione che sembra voler costruire una nuova, grande ‘Commedia
Umana’ composta attraverso capitoli serrati e analitici che attraversano la
metamorfica e sfaccettata natura dell’animo umano, i suoi vizi e le sue virtù,
in bilico perenne tra peccato e redenzione, tra misericordia e crudeltà”.
Lo
si evince nelle opere inedite, così come nei cicli storici i Predatores, Los Olvidados,
Peccati e Virtù, esposti in
mostra. In essi la stretta connessione con l’attualità, la politica, il potere
sono un passaggio obbligato, rappresentato da un linguaggio metaforico, come
nell’opera Serpenti (serie Predatores) che incarna la figura del
politico o nella tela intitolata Potere
(Los Olvidados). Qui la testa di un uomo cieco è trasportato da altri uomini
nella medesima condizione, una scena simbolica e di forte impatto in cui chi ha
occhi per vedere viene penalizzato a favore della cieca ignoranza. Los Olvidados si sofferma infatti su
figure sconosciute, dimenticate, esseri umani sconfitti, vinti e messi a
tacere, inseriti in un contesto dove si privilegiano i peggiori anziché i
meritevoli.
Nello
sguardo di Molina sul genere umano non manca l’analisi dei peccati e delle
virtù, rivisitati in chiave personale e attuale, rappresentati con
esasperazioni di gesti o elementi allegorici che riconducono ai vizi capitali.
Così l’Ira è un volto aggrottato con
due braccia alzate a pugni chiusi,
la
Gola diviene il ritratto di un uomo
nell’atto di divorare un arto e la Lussuria
è rappresentata da numerose lingue che lambiscono il corpo di una donna
sdoppiata e coperta da veli leggeri.
Ad
essi, nella serie Peccati e Virtù, si
aggiungono “nuovi vizi” legati alla società contemporanea fra cui l’incapacità
di ascoltare nell’opera Solo parole,
l’indifferenza nei confronti delle responsabilità ben riprodotta nel volto di Un altro giorno in paradiso e l’avidità
di potere ritratta in Una sola lacrima
di memoria spiccatamente orwelliana.
Un’ulteriore
approfondimento di queste tematiche è ripreso nelle sculture, realizzate in
resina e legno acidificati. Nella serie Morsi
l’artista si sofferma nuovamente sul potere inteso come manipolazione e
oppressione, in contrapposizione al dialogo e alla comunicazione, quindi
bocche, denti e le mandibole assumono un ruolo centrale e forte impatto visivo,
ne sono esempio Bunker, Bucefalo e Il Sopravvissuto. Nel gruppo di sculture inedite Insidie,
caratterizzata da lavori simili a grandi tazze labirintiche con una
caratterizzazione umana all’esterno e a spirale all’interno, presenta invece
come spunto di riflessione la Paura e il Dubbio come sentimenti paralizzanti ed
estremamente rappresentativi dell’attuale periodo storico dominato da
un’incertezza dilagante.
Viene
così ricomposto un universo fatto da frammenti enigmatici e contrastanti, da
universi mostruosi e talvolta grotteschi, che ritraggono le innumerevoli
sfaccettature dell’umanità.
Cenni
biografici. Nato a
Madrid nel 1965, José Molina dall’età di undici anni frequenta diverse scuole
d’arte e in seguito, parallelamente agli studi presso l’Università delle Belle
Arti di Madrid, lavora nella pubblicità fino all’età di trentacinque anni,
quando decide di dedicarsi totalmente alla pittura. La prima mostra è nel 2004
presso la Galleria Rubin di Milano; tra il 2005 e il 2010 tiene una personale
al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano a cura di Vittorio Sgarbi e
espone in altre sedi tra cui la Fondazione Mudima. Il 2013 è per Molina un anno
di grandi mostre personali e collettive, le sue opere sono infatti esposte a
Milano presso il Museo Poldi Pezzoli, lo Spazio Oberdan e la Triennale. Nel
2014 a Roma alla Real Academia de España ha luogo la sua prima antologica, nel
2015 presenta “Humanitas”
il volume che raccoglie la produzione dell’artista dal 2002 ad oggi e nel 2016 espone con una personale
presso il Museo del Mare di Genova la Galleria Deodato Arte di Milano.
Attualmente
vive e lavora a Gravedona, sul lago di Como.
Coordinate mostra
Titolo José Molina. Paesaggio dopo la
battaglia
A cura di Lorenzo Canova
Sede Retrostanze del ‘700, Reggia
di Caserta, via Douhet 2/A - 81100 Caserta
Date 4 maggio - 3 giugno 2017
Inaugurazione mercoledì 3 maggio, ore 18
Orari Appartamenti storici: tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore
19 - uscita dal museo 19.25)
Parco dalle 8.30 a dalle 8.30 alle 19 (ultimo ingresso ore 18)
Giardino Inglese: dalle 8.30 alle 18 (ultimo ingresso ore 17)
MARTEDI’ CHIUSURA SETTIMANALE
Info
pubblico Opera Laboratori Fiorentini 0823 277468 - 0823 448084
Reggia di
Caserta
Ufficio stampa
Vincenzo Zuccaro 0823
277 545 - vincenzo.zuccaro@beniculturali.it
Ufficio
Valorizzazione
Vincenzo Mazzarella 0823 277 550 - vincenzo.mazzarella@beniculturali.it
Ufficio stampa mostra
IBC Irma Bianchi Communication
Tel. +39 02 8940 4694 -
mob. + 39 328 5910857 - info@irmabianchi.it
testi e immagini scaricabili da
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