SPAZIO RATTI
ex Chiesa di San Francesco
v.le L. Spallino, 1 - COMO
BIENNALE
D’ARTE CONTEMPORANEA
GIOVANE CREAZIONE EUROPEA
a cura di Andrea Ponsini, Veronica Vittani, Francesca Testoni
a cura di Andrea Ponsini, Veronica Vittani, Francesca Testoni
12 marzo –
2 aprile 2017
inaugurazione sabato 11 marzo, ore 17
Giunge in Italia a Como
la Biennale d’Arte Contemporanea Giovane
Creazione Europea - JCE Jeune Création Européenne, dopo
l’esposizione in Francia, Danimarca, Lettonia e
Polonia, per proseguire in Spagna e Portogallo.
Ospitata dal 12 marzo al 2 aprile, presso lo Spazio Ratti, suggestiva
chiesa sconsacrata di San Francesco, la rassegna vede
la partecipazione di 56 artisti,
provenienti da 7 Paesi europei, che
si esprimono con differenti linguaggi: pittura, scultura, installazione,
fotografia e video art.
L’evento
nella sua tappa italiana è curato da Veronica
Vittani e Francesca Testoni e gode del patrocinio
della Regione Lombardia, del GAI Associazione per il Circuito Giovani
Artisti Italiani e del contributo tecnico dell’azienda Menphis spa.
Gli
8 artisti italiani under 35, che partecipano alla manifestazione sono:
Giulia Berra, Tania Brassesco & Lazlo
Passi Norberto, Juri Ceccotti, Giulia Fumagalli, Matteo Galvano, Giovanni
Longo, Federico Scarchilli. La loro selezione è stata realizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como
attraverso il concorso “Co.Co.Co.Como Contemporary Contest 2015”, con il
contributo di una giuria composta da
Flaminio Gualdoni, storico
dell’arte e curatore; Elena Isella, storica dell'arte e curatrice; Claudio
Grillone, Responsabile Ufficio Creatività del Comune di Milano e Fabbrica
del Vapore; Salvatore Marsiglione, gallerista; Veronica Vittani,
Responsabile settore Cultura, Comune di Como.
Tania Brassesco & Lazlo
Passi Norberto - Under the surface, 2014 |
Giulia Fumagalli - Cromatismo visivo, 2014 |
I 48 artisti provenienti
dagli altri sei Paesi partecipanti sono: Valérie Collart, Ditte Knus Tønnesen, Amalie
Jakobsen, Astrid Myntekær, Christine Overvad Hansen, Nanna Riis Andersen,
Johanne Skovbo Lasgaard, Dan Stockholm (Danimarca); Marion
Bataillard, Willem Boel, Virginie Gouband, Arthur Lambert, François Malingrey,
Louise Pressager, Tatiana Wolska, Qingmei Yao (Francia); Lauris Aizupietis,
Margrieta Dreiblate, Atis Izands, Klavs Loris, Oskars Pavlovskis, Paula Pelše,
Linda Vigdorcika, Lauris Vitolinš (Lettonia), Miłosz Flis, Michał Frydrych, Marcelina
Gron, Kornel Janczy, Berenika Kowalska, Izabela Łeska, Tomasz Poznysz,
Magdalena Sawicka (Polonia), Basttuz, Inês Henriques, Mariana Mendes
Delgado, Pedro Mesquita, Mónica Nogueira, Filipa Silveira, Marlene Teixeira, Fátima
Teles (Portogallo); Aïda Andrés Rodrigálvarez, Adrian Espinós
Ferrero, Anna Ill Albà, Jennifer Owens, Esther Pí Gómez, Mònica Planes Castan,
Ignasi Prat Altimira, Ines Schaikowski (Spagna).
La mostra Giovane Creazione
Europea presenta opere di grande valore
artistico e di forte impatto visivo, ne sono esempio la scultura della francese
Tatiana Wolska, realizzata con plastica
termosaldata leggera e fluttuante come una nuvola o il grande dipinto del
lettone Klāvs Loris, un’immersione
nella pittura profonda dell’artista, dove sentimenti e stati d’animo vengono
intrappolati tra uno strato e l’altro di colore.
Spiccano
originali installazioni come le capsule di Miłosz
Flis (Polonia) all’interno delle quali
sono ricreati, con oggetti appartenuti all’artista, mondi fantastici, mentre
molto legata al mondo reale ed in particolare alla precarietà del lavoro è
invece CV di Juri Ceccotti (Italia), un’opera apparentemente ironica che
riflette sull’attuale condizione dell’uomo moderno. Un tema analogo è analizzato
anche da Giovanni Longo (Italia), che
attraverso fragili scheletri di piccoli animali, indeboliti dallo scorrere del
tempo, rappresenta la debolezza umana. Singolare nel suo accostamento, il
giradischi sormontato da krapfen proposto da Margrieta Dreiblate
(Lettonia), dedicato a “chi crede ancora che l’arte sia un affare serio”. Nanna Riis Andersen (Danimarca) espone
un’installazione composta da elementi che esplorano i limiti e le possibilità
del corpo umano domandandosi fino a che punto la natura possa essere alterata;
profonda e raffinata è quella di Anna Ill Albà (Spagna), una decostruzione di un ambiente intimo e
privato come la camera da letto.
La danese Christine
Overvad Hansen e il lettone Lauris Vitolins costruiscono sculture cinetiche, la prima con lo scopo di tradurre in
scultura un atto performativo e il secondo creando una fontana moderna dalla
quale sgorga, a ciclo continuo, un liquido nero. Willem Boel (Francia) crea,
con materiali di recupero, marchingegni sorprendenti intitolati Nuovi Mulini, un lavoro perpetuo basato
sulla casualità e la ripetizione. La spagnola Mònica Planes Castan,
compie un processo di fusione di spazi pubblici e privati con l’opera Poltrona. Spazio Interno (Non) Condiviso,
composta da steccati e corda, sulla quale è impossibile sedersi. L’italiano Matteo
Galvano fonde invece, in un’opera dal gusto postmoderno, strutture
architettoniche emblematiche di due città molto distanti Malmö e Pisa,
rispettivamente il Turning Torso e la Torre Pendente a simboleggiare la
possibilità di riappropriarsi della città ideale.
Iconico e ironico il quadro di Tomasz Poznysz (Polonia),
un riferimento arguto e divertente alla famosa "Ragazza con
l’orecchino di perla" di Johannes Vermeer, qui tramutata in cane.
Lavori basati sulla ricerca cromatica sono quelli di
Aïda Andrés
Rodrigálvarez (Spagna) e Giulia Fumagalli (Italia): la prima induce a guardare oltre l’opera
d’arte affinché ci si renda conto che la nostra percezione non è né razionale
né oggettiva, la seconda nasce dall’osservazione e dallo studio di fenomeni
ottici quali l’aura, che sostituisce il campo visivo con fasci di colore.
Non
mancano lavori introspettivi come i minuziosi disegni realizzati con i capelli
dalla spagnola Jennifer Owens ,
che assumono un valore simbolico di forza e libertà perché
rimangono dopo la morte o le Flotte di
sogni dell’italiana Giulia Berra,
piccole fragili imbarcazioni realizzate con filo e piume, memoria delle
migrazioni nel Mediterraneo.
In
mostra anche numerosi artisti che lavorano con la fotografia come Marlene Teixeira (Portogallo)
dall’approccio psicologico, Tania
Brassesco & Lazlo Passi Norberto (Italia), legati all’universo della
psiche, del sogno e dell’inconscio, Federico
Scarchilli (Italia) che indaga l’essere
umano nella società soffermandosi su silenzio e immobilità in contrapposizione alla
frenesia del vivere contemporaneo, o di Lauris Aizupietis (Lettonia) dall’orientamento
documentale e fotogiornalistico, con scene di vita quotidiana.
Tra
le differenti espressioni artistiche è presente inoltre la video art, come
l’opera di Qingmei Yao (Francia) che
interpreta alla lettera il gesto di sfregare due dita per indicare il denaro.
La mostra allo Spazio
Ratti è accompagnata dal catalogo della
biennale, edito dalla città di Montrouge, capofila del progetto, con le
opere di tutti gli artisti in mostra e i testi curatoriali in inglese e nelle
rispettive lingue dei paesi partner.
L’esposizione è corredata
da una sezione didattica dal titolo
“L’arte viene…da te” che con una ricca programmazione di workshop e incontri, tenuti dagli artisti stessi, coinvolge
studenti di ogni età tra cui quelli delle scuole primarie di Rebbio e di
Civiglio, dell’ I.S.I.S. Paolo Carcano Setificio, dell’Accademia di Belle Arti
Aldo Galli - IED Como e dell’Università della Terza Età Alessandro Volta.
All’inaugurazione,
sabato 11 marzo alle 17, saranno presenti Etienne Lengereau e Gabrielle Fleury
rispettivamente Sindaco e Assessore alla Cultura di Montrouge,
Andrea Ponsini curatore e coordinatore
generale della Biennale e numerosi
artisti coinvolti nell’esposizione.
Coordinate mostra
Titolo Biennale d’arte contemporanea. Giovane Creazione Europea
A cura di Andrea
Ponsini, Veronica Vittani, Francesca Testoni
Sede Spazio
Ratti, viale Lorenzo Spallino 1 - Como
Date 12
marzo - 2 aprile 2017
Inaugurazione sabato 11 marzo, ore 17
Orari martedì
- domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18
Catalogo edito dalla città di Montrouge con testi in inglese e
nelle lingue dei Paesi coinvolti
Ingresso libero
Info pubblico
Tel. +39 031 252352 / 472 - www.visitcomo.eu
- www.jceforum.eu
Ufficio Stampa mostra
IBC Irma Bianchi
Communication
Tel. +39 02 8940 4694 -
mob. + 39 328 5910857 - info@irmabianchi.it
testi
e immagini scaricabili da www.irmabianchi.it
Nessun commento:
Posta un commento