6 - 9 febbraio | sala Shakespeare
Fratto_X
di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli, disegno luci Mattia Vigo e Daria Crispino
organizzazione generale Stefania Saltarelli
una produzione RezzaMastrella, Fondazione TPE – TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello
Antonio Rezza e Flavia Mastrella in più di trent’anni di attività hanno realizzato 13 opere teatrali, film e trasmissioni televisive ottenuto i principali riconoscimenti del teatro. Con i loro spettacoli hanno girato il mondo: dall’Italia a Parigi, passando per Mosca e Madrid e il loro Pitecus è stato è stato rappresentato al teatro La Mama di New York. Nel 2018 hanno vinto il Leone d’Oro alla carriera, assegnato dalla Biennale di Venezia: «Calcano le scene dall’87, l’uno performer-autore e l’altra artista-autrice, sempre firmando a quattro mani l’ideazione e il progetto artistico degli spettacoli, che hanno raggiunto un pubblico di fan ampio e soprattutto trasversale».
Tornano all’Elfo nella stagione 2019/20 con uno dei loro grandi successi: Fratto_X.
Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? Due persone discorrono sull’esistenza. Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma non ne ha la certezza...
La manipolazione è alla base di un corretto stile di vita. Per l’ennesima volta si cambia forma attraverso la violenza espressiva. Mai come in questo caso o, per meglio dire, ancora come in questo caso, l’odio verso la mistificazione del teatro, del cinema, della letteratura, è implacabile. Il potere sta nel sopravvivere a chi muore. Noi siamo pronti a regnare. Bisognerebbe morire appena un po’ di più.
È uno spettacolo matematico, come vuole il titolo. Un immenso annullamento del mondo (io fratto io sono zero), un nichilistico balletto sul nulla che strappa la pancia dalle risate, che fa tornare bambini mentre ti azzanna, ti scuote, e ti riduce alla stupidità primigenia, necessaria. Puoi reagire alle (dolci) aggressioni di Rezza, richiuderti e dire: “io non c’entro”; o puoi farti portare per mano fino a scoprire che, apparente banalità dopo apparente banalità, risata dopo risata, cinismo dopo cinismo, enormità dopo enormità, sei in dimensioni sconosciute, un po’ più vicino all’anima e ai suoi labirinti, senza aver fatto troppa fatica. In realtà questo artefice di mondi, con quell’altra demiurga che è Flavia Mastrella, scoperchia qualcosa di profondo, di misterioso, con bagliori della beata arroganza dei grandi “idioti”, di un Buster Keaton, di uno Stan Laurel o di fratelli Marx più incarogniti. Riapparso, col suo carriolino, inizieranno i giochi di sdoppiamento, cambiando voce e postura, come un ideogramma egizio, come un cartone animato sadico: prima su di sé, un uomo e sua moglie, una canaglia che mangia a morsi i cavalli che trasporta, dopo averli posseduti sessualmente, e la sua signora, preoccupata che gli piacciano i peperoni.
Massimo Marino, Corriere della Sera
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano
Orari: mart/sab 20:30, dom 16:00
Prezzi: intero € 33 / martedì posto unico € 22 / rid. giovani e anziani € 17,50 / under18 € 13.50
Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org.
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