“La pace che sgorga dal cuore
e a volte diventa sangue,
il tuo amore
che a volte mi tocca
e poi diventa tragedia (…)
e a volte diventa sangue,
il tuo amore
che a volte mi tocca
e poi diventa tragedia (…)
tremendo è portare gli uomini
verso la pace”.
verso la pace”.
(cit. Alda Merini “La Pace”, Poesie)
Le tele dipinte da Elisabetta Braghetto su lino
trattato e su tele in cotone, godono di una texture piacevole, dove il
colore è sapientemente amalgamato dall'artista sulla tavolozza e poi steso sul
supporto; facendo attenzione alle vibrazioni cromatiche che saranno percepite
dall'occhio durante la fase finale di osservazione; a opera terminata.
Piccole sculture di “ominidi” bianchi, sono
posizionate ai bordi delle tele, fuoriescono dall'interno, ci osservano
lateralmente. Le sculture sono plasmate dalla mano dell'artista e poi cotte nel
forno, godendo così di una consistenza piacevole al tatto e di una semplicità
nell'atto di cambiarne volutamente la posizione.
I personaggi scultorei sembrano timidi ma
curiosi, emergono dalle tele, si adagiano, si sdraiano su di esse e compiono
scalate oniriche, sono un rimando alle difficoltà della vita
Queste figure sono sculture di pasta
con anima in metallo in movimento, rappresentano pensieri nati da un bisogno
catartico emotivo, dalla volontà e determinazione di voler uscire da situazioni
strette: mai fissate alla tela ma appoggiate; in funzione al divenire e per non
togliere loro la possibilità di muoversi liberamente sulla tela.
Le tele ci conducono verso il ricordo dei sipari,
quelli che abitualmente osserviamo a teatro. Metafore delle “quinte sceniche
della vita” che mutano colore in base alle emozioni, alle sensazioni che
l'individuo vive in quel preciso momento.
L'anelito che si percepisce è quello di giungere
a una pace profonda, con se stessi e con il genere umano. Obiettivo che emerge
fortemente come tentativo implicito e intimo dell'artista.
“Intimamente”
Mostra personale di pittura e scultura di:
Elisabetta Braghetto
A cura
di Massimiliano Bisazza
Opening:
23 marzo 2016 dalle h 18,30 alle h 21,00
In mostra fino al 5 aprile 2016 mattino
Presso: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13
Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano
Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato
Per informazioni:
Cell. +39 347 2265227
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