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lunedì 1 ottobre 2012

Effetto Neve | Un fotografo che ancora crede che un giorno la bellezza salverà il mondo

Ogni mattina, un fotografo si sveglia e sa che dovrà trovare una modella che non tiri pacco agli appuntamenti. Ogni mattina, una modella si sveglia e sa che dovrà trovare un fotografo che si presenti agli shooting in orario. Ogni mattina, che tu sia fotografo o modella, sii puntuale e non dare bidoni!


Effetto Neve inizia il suo percorso tecnico/artistico nel mondo dell’immagine alla Civica Scuola di Cinema di Milano, frequentando i corsi di Fotografia tenuti da Giuseppe Vezzoli e di Drammaturgia dell’immagine con Giovanni Chiaramonte come docente. Nel 2001 si trova sul suo primo set cinematografico; comprende da subito l’esigenza di essere versatili e disponibili nell’aiutare gli altri comparti. Col tempo accumula esperienze come tecnico di controllo camere, assistente del Direttore della Fotografia, grafico e fotografo di scena.
I suoi generi fotografici preferiti sono il reportage, il glamour, il ritratto ed il nudo.

Effetto Neve è un artigiano, come si definisce lui, che, ingenuamente, crede ancora che un giorno la bellezza salverà il mondo. E’ una persona complessa che ama l’arte e ama parlare di se stesso in terza persona.
La sua "curiosità" per la fotografia nasce per puro spirito di emulazione, quando anni fa prese in mano la Yashica di suo padre, dedicandosi inizialmente solo ai paesaggi. Poi chiese ad un'amica di posare ed in quel momento scoprì che la fotografia, da pratica solitaria, poteva essere la chiave per entrare in contatto con la gente, con situazioni particolari, facendolo diventare un testimone privilegiato.




Intervista a cura di Ilaria Albanese
Cos’è per te la bellezza?
La capacità di provare piacere nel guardare qualcosa. Ha a che fare molto di più con gli spettatori che non con le opere, altrimenti non mi spiego perché la stessa foto portata in mostra a Milano viene apprezzata mentre a Salerno viene criticata negativamente.

T’ispiri a qualche maestro della fotografia del passato? Se si, quale?
Ammiro chi ha saputo creare scandalo e averla vinta. Penso a fotografi come Saudek, Araki, Richardson: maestri contemporanei più che del passato. Credo sia errato usare il verbo “ispirarsi”, loro sono su un piano decisamente superiore e possono permettersi di fare qualsiasi cosa senza problemi. Io ancora vengo considerato un pervertito se propongo sessioni di nudo…

Quali sono i requisiti che cerchi in una modella?
Mi deve stare simpatica e deve avere un senso del pudore prossimo allo zero. Deve avere un buon rapporto col proprio corpo e capire che si va sul set per ricercare assieme scatti particolari, che raccontino una storia. Non mi basta avere una ragazza nuda di fronte, c’è da curare l’espressione, la postura, gli accessori… è un’esperienza a tratti faticosa, ma divertente. Inoltre non ho la sfera di cristallo, quindi non posso sapere da subito quali idee, una volta realizzate, mi piaceranno di più: avere una modella aperta alla sperimentazione è essenziale. Il fisico c’entra ben poco, ho scattato immagini emozionanti anche con modelle 155×55!
Innovazione o Degrado fotografico? Cosa pensi delle nuove generazioni fotografiche?
Quando ero ragazzino io, tutti suonavano e tutti volevano fare le rock star. Adesso tutti vogliono fare i fotografi. Avvicinarsi ad un’arte è un’esperienza formativa, ben vengano i giovani fotoamatori. Quello che non capisco è il definirsi “fotografi” per il solo fatto di avere una reflex. Per definirsi tali, bisogna avere una certa esperienza e soprattutto offrire un valore aggiunto al semplice “scattare in automatico”. In quel caso sei un pigia-bottoni, non un fotografo. E’ come dire di essere un cuoco perché riesci a cucinare da solo la pasta col sugo pronto…
Camera Oscura o Digitale?
Sono nato col mondo digitale, non credo sia possibile tornare indietro. Mi piacerebbe imparare a sviluppare le foto in bianco e nero con i reagenti, quello si, ma solo per sfizio. Professionalmente parlando, credo che usare la pellicola sia ormai anacronistico.
Fotoritocco selvaggio o no?
Fotoritocco si, selvaggio no. Mi reputo un discreto “estetista” più che un grafico!

La tua prima macchina fotografica?
Una Fuji S6500 fd, comprata coi soldi di un lavoro estivo. Ottima per il bianco e nero e per i paesaggi. Aveva un sacco di problemi di grana e rumore digitale, è stata un’ottima palestra!






effettoneve@hotmail.it

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