Fresco da un intervento site specific a Siena, "The Party is over" presso Untubo, con curatela di G. Pasi della galleria Zak di Monteriggioni, Opiemme ha realizzatoa Biella una pittura murale di grandi dimensioni che nasce da una collaborazione fra la Cittadellarte Fondazione Pistoletto e l'associazione Urbe che a Torino ha proposto una rigenerazione di spazi abbandonati con progetti vincenti, quali quello di Via Foggia 28 (Sub Urb Art 2011), Bunker (2012).
Si tratta di una scritta di grande dimensioni con la quale l'artista torinese Opiemme è stato invitato a interpretare quello che per Pistoletto rappresenta la data della "rinascita", il 21 Dicembre 2012, l'occasione per un nuovo inizio. Il che si inserisce in una visione più ampia, quella del "Terzo Paradiso", che il maestro da anni porta avanti in collaborazione con Gianna Nannini.
Il lavoro è stato presentato il 5 Ottobre in occasione di "Arte al Centro" edizione 2012, dove si sono discussi modi e metodi di una trasformazione sociale responsabile con la mostra "ARTinRETI", a cura di Cecilia Guida, Juan Esteban Sandoval e Paolo Naldini, con una rete di pratiche, azioni e ricerche artistiche condotte da realtà istituzionali e indipendenti piemontesi, fra cui Urbe Rigenerazione Urbana.
Opiemme compone la scritta Rebirth Day in maniera minimale, associando ad ogni lettera diverse parole(activation, awareness, love difference, transformation, sharing, changing, responsability, dignity, ethics, values),
mentre invece crea la data "21 - 12" utilizzando pezzi di specchio. Un espediente che fa sì che, guardando il lavoro dal basso, la scritta si illumini dei colori del cielo, e metta simbolicamente in relazione terra e cielo.
Vi è in questa operazione un richiamo a uno dei lavori più recenti di Michelangelo Pistoletto: agli specchi infranti della performance "Rompere gli specchi per creare universi", eseguita alla Biennale di Venezia nel 2009.
Altresì vi è una connessione ad un lavoro di Opiemme stesso, che nello stesso anno rompeva specchi nel lavoro "Sogni Infranti" presentato alla galleria Dieffe (Torino), nel quale simbolizza la distruzione della speranze che i testi inseriti negli specchi rappresentano, esemplificato dall'infrangimento dell'articolo 11 (si veda foto in allegato), di cui mette in discussione i valori contenuti.
Una soluzione simile a quella che verrà rappresentata da Doug Aitken nel 2011 con il lavoro "1968".
Il lavoro di Opiemme per Pistoletto è facilmente visibile a Biella da via Serralunga che costeggia la Fondazione Pistoletto, ed è posto sulla facciata di quella che i biellesi conoscono come "La Casa del Mago".
Il lavoro di Opiemme può essere seguito sulla fan page facebook Opiemme.
www.facebook.com/opiemme
Crediti delle foto: Urbe Rigenerazione Urbana (To)
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