Erika
Barresi noi la conosciamo come brillante autrice di testi e opere teatrali, per
Unititled Magazine curava la rubrica “InScena”, in cui approfondiva il
significato del fare teatro e ne esplorava i suoi linguaggi.
Ma
Erika, spirito poliedrico, non si ferma mai ed è sempre pronta a sperimentare
nuove avventure e quella di cui stiamo per parlarvi è davvero singolare.
Da
qualche tempo è on line il sito “Cuochi Privati”, in cui alla voce “Chi siamo”
si legge: “Siamo artisti che cercano nella cucina un modo di espressione per
nutrire il corpo tanto quanto l’anima…
Dal
teatro, la narrativa, l’arte alla cucina per trasportarvi in mondi
raccontandoli attraverso il cibo genuino.”
E cosa
ha a che fare tutto questo con l’esuberante Erika, voi penserete?
Ebbene,
Erika ha deciso di intraprendere le vie del gusto e di cimentarsi anche
nell’insolita carriera di “chef”.
Che
tanto insolita comunque non è, dato che cucinare è stata sempre una sua grande
passione, seppur per amici e parenti, con esiti sorprendenti anche per i palati
più fini ed esigenti.
Noi di
Untitled Magazine l’abbiamo trovata un’idea vincente ed incuriositi da questo
suo progetto culinario, l’abbiamo intervistata.
Erika
come è nata l’idea di “Cuochi Privati?
L'idea è venuta
fuori spontaneamente come dal bozzolo di un tortino di patate poverissime che
ha un cuore di pesce spada pulcinella... Insomma cucinavo per gli amici e la
famiglia, spesso lo facevo con Lorenzo Falletti, attore ed autore teatrale.
Ad un certo punto ho deciso che volevo far vedere i nostri
piatti e degli conoscenti ci hanno chiamati anche ad inaugurare qualche locale,
così è nata la mail, poi la pagina ed ora il progetto concreto. Negli anni,
compatibilmente con la carriera, ho portato avanti l'idea ed ora la sto
realizzando con Natascia Sollecito Mascetti, organizzatrice teatrale, e Valeria
Tucciello, esperta di marketing e di vini, entrambe care amiche che hanno
sempre supportato l’idea e me. Per il momento abbiamo come base Roma ma al più
presto saremo operativi anche a Vicenza, con un altro collaboratore Alessandro
Minzon, e sempre pronti a tornare a Siracusa. Se vuoi chiedermi perché cuochi
privati e non cuoche te lo dico subito che già 10 anni fa il nome era preso!
Come
funziona?
On
demand, ogni nostro menù è pronto su ordinazione quando e come vuole il
cliente. Allora il cliente visualizza le proposte di menù standard, come il
lunch away ed altri, e seleziona ciò che vuole, lo ordina e viene a prenderlo o
gli viene consegnato. Così i prodotti sono sempre freschi e fuori dalla catena
della grande distribuzione spesso “sciapa”. Altra soluzione è quella del menù
personalizzato che andiamo, appunto, a realizzare nelle case dei clienti.
L’idea è: chi meglio di un artista può interpretare le tue esigenze, creare il
menù adatto all’atmosfera che vuoi realizzare? Il massimo lo raggiungiamo con
il brunch a portar via, quando suoni al citofono per ritirarlo noi mettiamo su
i pan cakes!
Polenta di semolino saltata con sfilacci di fegato saltati e cipolla caramellata con crema dell'orto e rosso d'uovo |
Uovo dolce di meringa all'amaretto con panna e tuorlo di melone cantalupo alla menta - I nostri dolci |
Chi sono i vostri clienti?
Chiunque
ami la buona cucina e la libertà di gustare un piatto ben cucinato e realizzato
senza cucinarlo. Il massimo del piacere con il minimo dello sforzo. Il locale
senza cucina che vuole presentare in maniera più completa un nuovo prodotto.
Aperitivi per presentazioni di libri o spettacoli, musica live con beverage
tematico. Per non tralasciare tutti coloro che pur non avendo tempo hanno
voglia di ospitare a casa gli amici e vogliono anche goderseli senza fare entra
ed esci dalla cucina.
Pensi
che sia cambiato il modo di mangiare degli italiani?
Faccio una premessa: il livello della cucina italiana
è molto alto e gli standard della cucina casalinga non ne parliamo. Questo
standard non è facile da abbassare ma la frenesia del quotidiano ha causato un
cambiamento che per noi è drastico, per non parlare di tutte le intolleranze
imputabili allo stress, alla qualità del cibo della grande distribuzione, etc
etc… ma di sicuro c’è una necessità forte di coltivare la nostra tradizione,
l’ampiezza della scelta mediterranea che è alla base del modo in cui piace
vivere agli italiani.
Involtino di pesce spada alla vodka lemon con ripieno alla palermitana, cotto al forno, con scorza di limone in vodka - proposte per una cena fatta di cocktail |
Pane d'Artista - Pane di grano tenero impastato con caciotta e mortadella |
Che
cos’è il “Cook Tutor”?
E’
un invito a non arrendersi davanti la sfida di una ricetta buona ma non alla
portate di quelle che crediamo le nostre capacità. Tutti possono imparare a
gestire il prodotto, una ricetta, il tempo. Quindi, rispettando l’idea dell’on
demand, tu hai un piatto che hai sempre voluto cucinare, saper fare… noi te lo
insegniamo, ti spieghiamo come usare i prodotti ed il piatto non avrà più
segreti. Dalle basi della cucina ai piatti stellati.
Che tipo
di eventi organizzate e qual è la vostra offerta culinaria che va per la maggiore?
Ti dico prima cosa va per la
maggiore, al momento i menù personalizzati per cene a domicilio, non siamo sui
numeri di altre capitali europee o di Milano ma sta prendendo piede, e poi i
brunch a portar via, credo che l’idea della tua bella sporta piena di leccornie
da gustare al parco o a casa con gli amici sia vincente.
I nostri
eventi hanno sempre un legame con l’arte quindi il prossimo sarà una serata di
Bossanova dedicata al Brasile e avrà un menù di apericena legato alla
tradizione carioca, realizzeremo in versione aperitivo persino la fajolada
tradizionale; questo avverrà il 12 novembre al Red Note di Roma. Mentre da
Dicembre partiranno in diversi locali della capitale una serie di aperitivi in
collaborazione con la Pandora’s Company ed altri artisti indipendenti per
assaporare la buona cucina fra tradizione e innovazione, con una cura per la
diversificazione delle scelte alimentari (vegan e vegetariana), e le incursioni
musicali e teatrali più folli che possiate immaginare.
Noi
siamo interessate ai prodotti ed alla stagionalità, come la tendenza della
cucina più moderna, la volontà di manipolare poco e con cura gli alimenti è ciò
che ne fa riconoscere la genuinità al palato. L’arte è comunicazione, stimola,
nel migliore degli intenti, ogni senso; il cibo, che è uno degli elementi
primari dell’essere così come l’immaginazione, deve essere stimolo vivo per
ogni senso, memoria e gioia.
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