Ph by Tore Yngve Johnson |
Meglio scappare o accetti l'invito per il tè? Misurare la fretta, restando poi lì, ferma, sotto un vetusto padiglione di ferro, dalla tettoia spiovente, con i ricami che non hanno perso grazia nella ruggine, oppure correre, perché piove e vuoi bagnarti lasciando che a mezzo metro dal tuo culo tutto il mondo si faccia i fatti suoi mentre osservi esplodere i tuoi passi dal tacco alto tra le pozzanghere? Scelte. L'evolversi della realtà è determinato dalle scelte. Bivi, due condizioni spaziali e temporali differenti. Universi paralleli. Quello disconosciuto si cancella mantenendo tuttavia una linea, la stretta ruga sotto gli occhi per la concentrazione della memoria, forse, un giorno. L'altro s'impone e traccia nel vuoto del futuro i suoi isterici geroglifici.
Ebbene, tali biforcazioni devono però mantenere una costante, una direzione di massima, una rotta.
Tu sei ciò che mostri, e spesso mostri molto meno di ciò che sei perché di te hai cura, perché non hai mezze parole o retropensieri, perché la chiarezza sarà sempre la tua forza.
Perché tu non sei per tutti.
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