“La bellezza di questo progetto è nel suo tracimare: il corpo, la carne, i sensi, la vista, l’odore, i respiri e il tatto, nell’insieme mescolati, un percorso ultrasensoriale che attraversa ogni piccolo pezzetto del nostro “io” e si trasforma in piacere in questa sorta di dis-velitudine che conquista. C’è il corpo in ogni sua forma dal b/n che accarezza, ai corpi [in]visibili-insieme al velo che ricopre ed esalta, ai tratti decisi, marchiati e feroci. Con queste parole io mi apro a questo insieme, mescolanza di voci e immagini, che si susseguono e inseguono la memoria ansimando piacere”.
Antonella Taravella
“Aprite l'armadio e fotografate le scarpe, le gabbie morte dei vostri piedi. Quanti passi hanno fatto questi, grossi, magri, sudati, polverosi, carichi d'odore, per entrare scalzi nella stanza del Piacere? Guardate il vostro sesso, forse addormentato con la testa reclinata nell'isola di stoffa della sindone: sembra un anno, forse un'eternità, da quando ha lasciato il rosso nido di sangue animale. La fica s'accoppia con il bianco e il pene con il nero. Non sono il perno della morte, sono l'anima che avete goduto per intero. Sono le radici dell'alto dei cieli che vi divorano, divertendosi di voi e degli altri colori che mascherate per liberarvi, complici del pericolo di essere dentro l'istantanea della vostra unica Origine conosciuta... Per Tutti, nessuno escluso, questa seduzione in mostra si profila mostruosamente vera”.
Luca Sartini
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