Domenica 5
giugno 2016 è la giornata di Latterie Aperte: a Sedico, Lentiai, Camolino, Frontin,
Sant'Antonio del Tortal e Valmorel, le piccole latterie della Valbelluna aprono
i battenti e accolgono clienti e curiosi, per mostrare il mestiere del
formaggio “dietro le quinte”.
Le latterie
locali sono molto cresciute, negli ultimi anni: esistono da decenni – alcune da
più di un secolo – e da decenni rappresentano un prezioso presidio del
territorio, sia dal punto di vista economico che paesaggistico. Ovviamente la
loro funzione è cambiata nel tempo: se una volta i conferitori erano decine e
decine, perché nei paesi quasi tutti avevano una mucca o più anche solo per
soddisfare il fabbisogno famigliare, oggi sono pochi, a volte pochissimi, e
hanno molte vacche che producono litri e litri di oro bianco. Negli ultimi anni
le latterie di paese sono tornate alla ribalta, con la riscoperta e la valorizzazione
dei gusti locali e dei prodotti artigianali e a chilometro zero. Oggi chi vuole
mangiare dell'ottimo formaggio è disposto a fare magari qualche minuto in più
di macchina per salire alla latteria di Frontin, a quella di Valmorel o
Sant'Antonio, a Lentiai, a Camolino oppure a Sedico… E anche chi a Belluno non
ci abita, ma ci passa per turismo, se ben consigliato è ben felice di scegliere
souvenir gastronomici fatti di latte vero delle Dolomiti.
La prima
settimana di giugno è l'inaugurazione della stagione estiva delle latterie:
nella domenica di Latterie Aperte sarà possibile visitare le sei strutture
aderenti all'iniziativa e curiosare tra pentoloni e macchinari, casari in
grembiule bianco, scaffali e forme di formaggio, farsi un'idea di cosa vuol dire
preparare il burro o assaggiare e acquistare ricotte, schiz, latte e
formaggelle.
A Valmorel, in
particolare, la giornata di Latterie Aperte dura di più, e comincia mercoledì:
il 1° giugno Valmorel inaugura l'edizione 2016 della rassegna con una tavola rotonda
sul tema “Latterie aperte o latterie chiuse? Tipicità e genuinità delle
piccole produzioni sono ancora una ricchezza da salvare?”. Dalle ore 20, presso
il Centro natura e cultura Al Vejò, si incontreranno e discuteranno i
produttori caseari e i responsabili del servizio veterinario provinciale – che
sono tenuti a controllare i produttori. Un incontro all'insegna della
collaborazione, per trovare la giusta misura tra l'esigenza di garantire la
salute dei cittadini e quella di vivere del proprio lavoro bianco.
Sabato 4 giugno,
sempre a Valmorel, sempre al Centro natura e cultura Al Vejò, alle 20.30 sarà
proiettato “Polvere di roccia. Storia di una fornace da calce”, un documentario
di Michele Rosset dedicato alla vecchia calchèra di Faldine, da poco
rimessa in attività.
Domenica 5
giugno, infine, come quelle di Frontin, Sant'Antonio, Lentiai, Camolino e
Sedico, anche la latteria di Valmorel sarà aperta al pubblico di curiosi. Dalle
9 ci sarà una dimostrazione della lavorazione di schiz e ricotta in piazza, e
alle 10 verrà inaugurato il mercato agricolo di Limana. Alle 11 e alle 16 si
terranno degustazioni guidate di formaggi delle latterie bellunesi e di vini
della Via del Crù. Alle 12 si pranzerà tutti assieme alla trattoria Alle scole.
Alle 15, il gruppo folk di Cesiomaggiore delizierà i presenti – già con la
pancia piena – con uno spettacolo tradizionale.
In Valmorel
Latterie Aperte viene partecipata e vissuta anche da due aziende agricole della
spianata: la cooperativa agricolo San Damiano alle Case Nice organizzerà una
dimostrazione di arti e mestieri della storia dell'uomo (dalle 10 in poi di
domenica), mentre l'azienda agricola La Schirata dedicherà il pomeriggio del 5
giugno ai bambini, con giochi animati all'aperto, passeggiate con l'asino Gigia,
mungitura delle capre...
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