Una vacanza estiva sulle Dolomiti Bellunesi non significa solamente
spettacolari passeggiate, pranzi in alta quota e aria buona: è tutto questo,
certo, ma anche un bel po' di occasioni culturali inaspettate, disseminate qui
e là all'ombra di abeti silenziosi e alte crode.
In Cadore, in particolare, da giugno a fine agosto va in scena l'Estate
Tizianesca, una rassegna di conversazioni, concerti e visite esclusive dedicate
al grande Tiziano. Perché Tiziano Vecellio, il pittore del colore e della luce,
il maestro dei papi dall’espressione volpina, del dolore espresso a pennellate,
delle composizioni sacre che sembrano muoversi, è nato proprio qui sulle
Dolomiti Bellunesi, a Pieve di Cadore, poco più di 500 anni fa.
La casa natale di Tiziano esiste ancora, a pochi passi dal centro del
paese: una tipica costruzione cadorina, due piani collegati da una scala
esterna, un lungo ballatoio in legno scuro, muri con sassi a vista e tetto di
scandole. E non solo per la casa del grande pittore vale la pena visitare Pieve
di Cadore: ci sono anche lo splendido Palazzo della Magnifica Comunità di
Cadore, che domina la piazza principale, l'interessante Museo dell'Occhiale e
il museo archeologico, oltre alla chiesa di santa Maria Nascente, in cui è
conservata una delle uniche opere di Tiziano ancora nel Bellunese, Madonna
con bambino e santi (per una visita al Bellunese sulle orme del grande
pittore, si veda: http://www.tizianovecellio.it/it/itinerario-vecelliano).
Da qualche tempo esiste una Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, nata per promuovere la ricerca sull'opera e sulla figura del pittore
cadorino. Tra le varie sue attività, la Fondazione organizza appunto l'Estate
Tizianesca, una rassegna fitta fitta di eventi che si dispiega dall'inizio
dell'estate fino al 27 agosto (440° anniversario della morte di Tiziano).
Tra le tematiche approfondite quest'anno dalla rassegna, una serie di
incontri saranno dedicati al cinquecentenario della morte di Giovanni Bellini,
l'iniziatore del Rinascimento veneziano al quale Tiziano tanto si ispirò nel
suo periodo giovanile. Sempre nel campo dell'arte, quattro grandi curatori
racconteranno le loro mostre disseminate in tutta Italia, e attraverso di esse
parleranno di altri grandi della pittura mondiale – Albrecht Dürer, Tintoretto e Hieronymus Bosch.
Altro tema portante della rassegna 2016 sono gli orti e i giardini,
anch'essi un bene culturale a tutti gli effetti. Attraverso interessanti
approfondimenti “verdi”, si avrà occasione di scoprire luoghi meravigliosi e
poco conosciuti della Provincia (e non solo) – dal giardino segreto di rose di
Serravalle (Vittorio Veneto) alla colonia ENI di Borca di Cadore, dai tipici
orti di Vinigo (tappa con degustazione) allo spettacolare palazzo Lazzaris a
Perarolo di Cadore.
Per l'Estate Tizianesca sono previsti poi molti concerti e molte
conferenze, distribuiti a raggiera in tutto il Cadore: per valorizzarne ogni
chiesa, ogni palazzo, ogni angolino dimenticato. Canti di pellegrini medievali,
musica classica, canti tradizionali, pianoforti e soprani, recital e
improvvisazioni, ce n'è per tutti i gusti. Così per gli incontri, che spaziano
dall'architettura agli studi tizianeschi, dalla storia alla ricerca: qui e lì
all'ombra di sempre diverse crode famose, si parlerà ora di Brustolon, ora di
Attila, di Giorgione, Rubens, di Cesare Vecellio o Panciera Besarel, degli
Asburgo, dei pittori madonneri, di Venezia, di Maddalene penitenti e delle
seduzioni di Giuditta…
Il programma completo si trova al link http://www.tizianovecellio.it/sites/default/files/site_files/Pieghevole%20Estate%20Tizianesca%202016.pdf
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