FARE
ANIMA
MAKE
SOUL
di
Monica Pirone
a cura
di Michela Becchis
open 14 dicembre ’19, ore 18 – closed 6 gennaio ’20
Etir Viaggi, via Campania 39/A
dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 19,
sabato dalle 9 alle 13.
Il
14 dicembre, nell’ambito del progetto HUB 39/Art si terrà la mostra di Monica
Pirone, Fare anima - Make Soul a cura
di Michela Becchis e sarà presentato il testo monografico edito da Bordeaux
edizioni.
Questo
nuovo appuntamento segue i due precedenti con gli artisti Franco Losvizzero e
Giancarlino che hanno inaugurato l’iniziativa fortemente voluta da Michela
Calabresi e che mette in comunicazione due mondi
apparentemente separati e lontani: il mondo dei viaggi e il mondo dell’arte.
Questo l’obiettivo di Hub 39/Art, il progetto nato all’interno della Etir,
storica agenzia di viaggi nel cuore della città di Roma, nei pressi di via
Veneto. L’agenzia si fa Hub per artisti, luogo delle loro mostre personali
della durata di un mese ciascuna. Diventa punto di partenza, prima tappa di un
percorso itinerante, di un viaggio che dal civico 39/A si snoda fra le
personali degli artisti e ci conduce in luoghi e dimensioni altri della nostra
vita, della nostra parte sensibile. Arte come viaggio. E proprio come un
viaggio l’arte racchiude in sé un movimento, un pensiero dinamico, un’occasione
di incontro e di conoscenza.
I
prossimi artisti che potrete incontrare sono Elina Chauvet, Sergio Angeli,
Angelo Colagrossi, Mauro Magni, Vito Bongiorno, Vincenzo Pennacchi, Patrizio Di
Sciullo e altri artisti che avremo modo di scoprire.
Fare Anima-Make Soul di Monica Pirone, curata da Michela Becchis, ci
racconta di una memoria che va sempre nutrita, di un patrimonio al quale
possiamo e dobbiamo attingere per poter avere piena coscienza di un io reale e
consapevole, con particolare sguardo sul mondo al femminile.
Non credo all’anima, ma nel caso del
lavoro di Monica Pirone mi pare bella la metafora di James Hillman per cui pensare per immagini è “fare anima”.
Il processo infatti che compie l’artista è un processo di progressivo
riempimento di una serie di immagini che hanno già un loro senso nella sua
progettualità ma che lei perfeziona, riempiendole appunto di “anima”,
pennellata dopo pennellata, graffio dopo graffio, gesto dopo gesto. Difficile
seguirla in questo cammino perché è apparentemente molto veloce, a volte assume
i caratteri di una corsa, quasi di un’urgenza, eppure ha sempre questa
caratteristica di progressivo arricchimento. Nel fare l’opera sempre Pirone si
misura con la tragicità del mondo, di cui si fa carico, se ne assume la
responsabilità non solo morale, ma quasi fisica perché lei sente sulla pelle
che questa tragicità dovrà diventare un oggetto. Dovrà reificarsi nell’opera,
dovrà passare dalla consapevolezza di un accadimento alla materialità di
un’opera d’arte. (Michela Becchis)
BIO
Monica
Pirone, nata a Roma, è stata scenografa e da circa dieci anni è visual artist.
I temi che ha raccontato e racconta nei suoi progetti esplorano le tematiche
femminili e la memoria, tutte indirizzate a un’arte rivolta al sociale in una
missione di militanza del ruolo fondamentale degli artisti nella nostra
società. I mezzi espressivi sono molteplici: azioni performative, pittura,
istallazioni, video e tutto ciò che può essere strumento veicolante di questi
temi. È socia fondatrice di Officinenove studio-galleria che opera a Roma dal
2015 per la divulgazione dell’arte nelle periferie e ha curato una serie di
mostre di artisti che sono protagonisti da diversi anni della scena culturale
italiana e internazionale.
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