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martedì 3 dicembre 2019

La celebrazione del Liceo Preziotti e i successi del suo più brillante alunno Mario Vespasiani.

Un recente dipinto nella sede museale
Nel sessantesimo anniversario della fondazione dell'Istituto fermano, uno dei suoi più brillanti studenti è un riferimento dell'arte italiana. 


Sono già trascorsi sessant'anni e migliaia sono gli alunni che hanno frequentato le aule dell'Istituto d'Arte oggi Liceo Preziotti, che in questi giorni si svela con un programma ricco di eventi, per celebrare un simile traguardo e tra i ragazzi che in oltre mezzo secolo si sono distinti Mario Vespasiani è una delle eccellenze dell'Istituto. Apprezzato giovanissimo da tutti i professori per lo straordinario talento che lo porterà a vincere borse di studio e numerosi concorsi studenteschi. 
Inizia ad esporre subito dopo il diploma e ad oggi con le sue opere ha varcato i confini nazionali, entrando in gallerie, musei e luoghi di culto. Per autorevolezza e qualità artistica è da molti considerato il miglior alunno di sempre, tanto che la sua ricerca ha interessato oltre che molti dei docenti del Preziotti, non solo esperti d'arte, ma anche studiosi di discipline che vanno dalla teologia all’astrofisica, dall’antropologia alla filosofia. Negli anni di scuola conosce Mara che diventerà la sua Musa e che sarà nominata nel 2015 dal neo eletto sindaco Calcinaro, Prima dama del Palio dell'Assunta e al tempo stesso ritratta da Vespasiani nelle vesti della Madonna sul drappo. A seguito di questo evento e del rito, che li ha visti guidare il corto storico con mille figuranti, l'anno successivo si uniranno in matrimonio nella cattedrale di Fermo. 
Mario Vespasiani si esprime attraverso un alfabeto simbolico che si fonda sulle rivelazioni della mistica cristiana e sulla pratica alchemica della pittura. Attento osservatore delle leggi naturali e degli insegnamenti della sapienza orientale, il suo lavoro va inteso come continuazione dell’opera creativa universale, da cui cogliere il sentimento spirituale. Ha esposto giovanissimo ai Musei Capitolini di Roma con la mostra Gemine Muse, a 27 anni vince il primo Premio Pagine Bianche d’Autore, figura nel libro Fragili eroi di Roberto Gramiccia, sugli artisti italiani del futurismo ad oggi e sul Dizionario dell’Arte Italiana edito da Giancarlo Politi. 
Mario Vespasiani
Per essere stato tra i primissimi artisti ad aver impiegato la sua impronta pittorica ai nuovi materiali e alle recenti tecnologie, viene inviato nel 2012 dall’Accademia di Belle Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo: L’essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all’iPad. Nello stesso anno con le opere realizzate mediante l’iPad ed applicate su alluminio partecipa al Premio Termoli e di seguito alle storiche rassegne d’arte nazionali: nel 2014 al Premio Sulmona, nel 2015 al Premio Vasto, nel 2018 al Premio Marche. Durante la sua carriera le sue opere sono state poste in dialogo diretto con alcuni maestri dall’arte italiana, quali Mario Schifano, Osvaldo Licini, Lorenzo Lotto e Mario Giacomelli, in mostre intitolate La quarta dimensione. Ha esposto nel 2011 al Padiglione Italia della Biennale di Venezia curato da Vittorio Sgarbi nella sede di Torino e qui con Imago Mundi alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. 
Dal 2013 lavora a Mara as Muse, un progetto composto da dipinti, disegni, fotografie, libri e oggetti d’arte, che tratta del rapporto della presenza femminile nell’ispirazione artistica, la cui trilogia è stata presentata a fine 2017 alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nel 2015 realizza delle opere in pura seta intitolate Storie di viaggiatori, territori e bandiere che espone come fossero vessilli, la cui performance si tiene nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno e in un happening sulla cima di un’antica torre. 
Nel mese di maggio esce Planet Aurum il suo primo libro interamente dedicato agli scritti e nello stesso anno la città di Fermo lo invita a dipingere il Palio dell’Assunta collegato alla personale Empireo. 
Nel 2016 è l’ideatore del festival sul pensiero contemporaneo La Sibilla e i Nuovi Visionari. 

Mario Vespasiani con la musa Mara





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