DEODATO ARTE
Milano, via Santa Marta 6
José Molina
Uomini e altri demoni
a cura di Chiara Gatti
fino al 26 novembre 2016
Alla
Galleria Deodato Arte di Milano prosegue fino
al 26 novembre la personale dell’artista spagnolo “José Molina. Uomini e
altri demoni” che dalla sua apertura ha registrato un notevole interesse da
parte del pubblico. Con oltre quaranta opere, fra dipinti a olio, disegni e sculture, l’esposizione offre un nucleo importante di lavori recenti e
inediti esposti accanto a quelli storici.
Curata
da Chiara Gatti, la mostra mira a raccontare il mondo sommerso della ricerca di
Molina, il suo interesse, in bilico fra
psicanalisi e antropologia, per i moti dell'animo umano, le pulsioni più
intime che distinguono l'inconscio collettivo e nutrono quella genealogia di
archetipi primari radicati nella esperienza dell'uomo, sin dalle origini. In un
viaggio dentro le anse della nostra mente, Molina scava – forte di una certa
lezione junghiana – a caccia di istinti primordiali che traduce in immagini
totemiche e primigenie, selvatiche e archeologiche, in una commistione di
passato e presente, improvvisamente incontrati sul limite del tempo. Anime e
volti si mescolano in un flusso di memoria. L'uomo e i suoi progenitori. La
vita, la morte, il cerchio dell'esistenza. La realtà, i sogni, gli incubi.
La
pittura di Molina è un grande specchio teso a svelare ciò che siamo nel
profondo, quello che mostriamo agli altri e quello che invece nascondiamo. È
una pittura colta che, nei ritratti, si dimostra erede della scuola
fisiognomica rinascimentale; nei soggetti, tradisce altresì una matrice
fortemente letteraria: attinge infatti dai miti e dalle leggende della
letteratura mondiale, e intesse storie popolate di dei, eroi e demoni spesso
attualizzati sullo sfondo di un panorama contemporaneo.
L'uomo
di oggi e le sue relazioni con gli altri, con l'ambiente che lo circonda, è il
protagonista di una monumentale saga del potere nelle opere già note, più volte
esposte in occasione di mostre pubbliche e private, della collezione “Predatores” di cui si ricorda Le Formiche II; qui il demone sociale si
manifesta nella propensione atavica di dominare i deboli, in quella ruota del
potere dove chi lo subisce si alterna a chi lo esercita. Un atto di forza
sgorga da impulsi basici, dalla volontà di conferma, di accettazione e di
gratifica. Nella collezione “Los
Olvidados” affiora in superficie, su carte tratteggiate con matite nere e
grasse, un corteo di creature ferite dalle leggi della selezione, relegate ai
margini della storia per una fragilità congenita. Poetica è la riflessione che
alimenta la collezione “AnimaDonna”,
dove spicca Lucy, la prima Eva, un
omaggio alla donna vissuta sulla terra tre milioni di anni fa, un tuffo –
permeato di fonti di ispirazione tribali – nel nostro trascorso ancestrale, in
cui la testimonianza sposa l'utopia.
Tra
le opere della collezione “Beloved
Earth” emergono La cacciata dal
paradiso e La vita segreta delle
piante, realizzate a matita grassa, e il lavoro a olio dal titolo La prima mattina.
Nella
collezione “The monsters under my bed”
l'attualità torna al centro del discorso: lo sguardo acuto, critico, militante
verso episodi di violenza e sopraffazione (Desaparecidos),
verso personaggi dal potere molesto (I
signori della guerra), verso vizi (Amor
Morboso) e corruzione ricorda in sottotraccia – anche nel segno
affilatissimo della matita – le condanne di Goya nei cicli leggendari de “I
Disastri della guerra” o “I Capricci”.
La formazione sui grandi classici della sua cultura d'origine, dalla
scuola di Madrid (da El Greco a Solana) fino al surrealismo spagnolo, si
intravede oggi, ancor di più, negli esemplari della nuova collezione “Peccati e virtù” come Il muro del pianto e Avarizia.
Si tratta di dipinti di medie e grandi dimensioni, oli su tela e disegni a
matita grassa, studiati come allegorie di perversioni capitali che scuotono le
coscienze. La pittura, fatta di modulazioni di colore impercettibile, tratti
minuti in punta di pennello su superfici ampie, indaga in modo infinitesimale
corpi sospesi in bilico fra bene e male, la loro indole segreta, messa a nudo
da un linguaggio espressivo visionario e insieme introspettivo.
Sarà
esposto per la prima volta, in occasione di questa importante personale milanese,
anche il nucleo inedito di quattro sculture legate a temi analoghi del
ciclo “Predatores”, tra cui risaltano in mostra Il sopravvissuto e Il
guardiano, con un gusto per il reperto paleontologico, il fossile, la vita
calcificata nella roccia e nella materia.
In
Molina si evince la passione per la sperimentazione: dalla matita alla china e
ago, dalla bic alla matita colorata, all’olio su tavola passando per la grafite
e il pastello. Molina spesso, oltre all’opera, è autore delle cornici:
polimateriche e realizzate con materiali di recupero fino all’esperienza
tattile del legno.
Coordinate mostra
Titolo José Molina. Uomini e altri demoni
A cura di Chiara Gatti
Sede Deodato Arte, via Santa Marta,
6 - Milano
Date 19 ottobre – 26 novembre 2016
Orari martedì - sabato 10.30-14.00 e 15.00-19.00
Info pubblico Tel. 02 80886294 - galleria@deodato-arte.it
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