8/20 novembre |
sala Bausch
Dove sei, o musa
Sonetti di
William Shakespeare tradotti da Giovanni Cecchin
Musiche di
John Dowland
regia di Elena Russo Arman
con Elena Russo Arman (voce), Alessandra Novaga (chitarra)
scene di Eva Angeloro e Andrea Delorenzi,
finalisti del progetto Dove
sei, o musa in collaborazione con la Scuola di Scenografia dell'Accademia di
Brera nell'ambito del progetto "Shakespeare - 400 anni - il
backstage" sostenuto da Fondazione Cariplo
luci di Roberta Faiolo
produzione Teatro dell'Elfo
Un viaggio emozionante tra le parole
dei Sonetti di Shakespeare e le musiche
di John Dowland, che prendono corpo attraverso la voce di Elena Russo
Arman - qui anche regista - e la chitarra di Alessandra Novaga, che esegue dal
vivo le trascrizioni di componimenti scritti originariamente per liuto.
In scena voce e chitarra si
alternano in un rimbalzo di emozioni, stati d’animo, allegorie e sentimenti.
L’Amore è protagonista in
tutti i suoi aspetti: è inafferrabile, tradito, tormentoso, ma anche virtuoso e
sublime.
Che si assista alle vicende drammatiche
delle tragedie, che ci si imbatta negli incantesimi del folletto Puck, che si
parli di re e di regine, di corti o di mondi fatati, i temi affrontati da
Shakespeare sono quelli che da sempre coinvolgono il pensiero dell’uomo:
l’amore, la morte, il tempo che fugge. Tanto dell’animo umano nelle sue pièce,
ma nulla di quello del suo autore.
I suoi sonetti, che si presentano come
una delle raccolte poetiche più misteriose, costituiscono una fonte di approfondimento
dei temi a lui cari, ricca di riferimenti enigmatici che sembrano condurre a
rivelazioni autobiografiche mai pienamente decodificate.
La tentazione è dunque quella di
rintracciare un po’ dell’animo di Shakespeare all’interno di questa raccolta di
154 composizioni in rima, scritte tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600,
pubblicate per la prima volta nel 1609. La maggior parte dei componimenti è
indirizzata a un giovane bello, forte, raffinato di cui forse Shakespeare era
innamorato, fatto che ha creato non pochi imbarazzi a critici ed editori che
hanno persino tentato, quarant’anni dopo la sua morte, di pubblicare la
raccolta cambiando destinatario da un lui a una lei.
Dove
sei, o musa
ripercorre, attraverso 22 sonetti e 10 brani musicali, un’ipotetica vicenda
dove l’Amore e l’Amicizia sono narrati con passione e dolcezza. L’Amore,
inizialmente appagato e contraccambiato, rivela ben presto la sua duplice
faccia. Il timore che esso finisca, i patimenti e la gelosia diventano un
tormento di cui il poeta non sa liberarsi.
«La definizione più bella dei Sonetti
del Bardo di sicuro l’ha trovata Wordsworth: ‘La chiave con la quale
Shakespeare ha aperto il suo cuore’. (...) Essi hanno una lucentezza, una
eleganza formale che altri non conoscono. Per avvicinarsi alla loro grandezza
bisogna tornare al Canzoniere di Petrarca. Il fatto è che essi toccano davvero
il nostro cuore. E dell’amore tutto approfondiscono. La passione, ma anche le
illusioni, i tradimenti e le ferite della separazione. La loro lettura apre
orizzonti infiniti, ma forse ancora di più se ne coglie la magia se li
ascoltiamo «recitati» dal vivo come avviene da parte di Elena Russo Arman alla
Sala Bausch dell’Elfo». Domenico
Rigotti, Avvenire
«I più bei versi d’amore mai scritti in
uno spettacolo che ne regge con grazia la sublime grazia poetica».
Sara Chiappori, La Repubblica
«Ventidue sonetti di Shakespeare intrecciati
con brani di musiche di John Dowland eseguite in scena dalla brava Alessandra
Novaga. (…) Elena Russo Arman disegna una inquieta favola nera».
Magda Poli, Corriere della Sera
Elfo
Puccini, sala Bausch, corso Buenos Aires 33, Milano - ORARI: Lun/sab ore 19:30,
dom ore 15:30 - Info e prenotazioni 02/0066.06.06 - www.elfo.org – PREZZI:
Intero 32.50€, martedì 21.50€, ridotto giovani e anziani 17 €.
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