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giovedì 12 gennaio 2017

Alla galleria Davide Gallo di Milano, la mostra “Hands up, Hands tied” dell'artista Nicola Gobbetto.

Giovedì 19 gennaio, dalle 18 alle 20,30, la galleria Davide Gallo ha il piacere di inaugurare la mostra personale dell’artista Nicola Gobbetto, dal titolo “Hands up, Hands tied”.
 
In questo progetto l’artista ricostruisce, nello spazio della galleria, il cammino iniziatico che porta, o dovrebbe portare l’uomo dall’ignoranza al proprio risveglio spirituale.
Quello dell’iniziazione, il passaggio dall’età imberbe alla maturità, è un tema caro all’artista milanese, che già in precedenza era stato affrontato, come per esempio nella mostra “Shapeless Shape” del 2006, presso la galleria Fonti. In quel contesto l’artista, tra le altre opere, presentava anche una scultura raffigurante “Blob” creatura mitica dell’immaginario cult di fantascienza, sconfitta, da un gruppo di adolescenti che così entravano nel mondo degli adulti, in un famoso film degli anni ’50.
In un prima fase della produzione di Gobbetto, i temi dell’iniziazione, del raffinamento interiore, si complicavano con elementi di varia natura, presi soprattutto dalle fiabe, dal mondo del magico e in parte dall’immaginario collettivo dei mass media. Successivamente l’universo pop della cultura di massa ha assunto un carattere sempre più dominante, la fiaba si è fatta moderna e l’artista ha enunciato una mitologia più disincantata e ironica, come ad esempio la serie “Man or Muppet” dove raccontava l’uomo moderno, trasformato in piccolo eroe del quotidiano. Così l’artista approccia un nuovo tema: l’eroe, per cui l’iniziazione è quella superiore, alchemica e spirituale, l’individuo deve trascendere se stesso in una visione più alta ed eroica per l’appunto, anche se l’eroe, spesso, non è così invincibile come la mitologia vorrebbe farci credere. Dunque, dall’iniziazione attraverso la fiaba, all’immaginario pop, fino  alla mitologia eroica del mondo greco e romano, questo è il percorso di Nicola Gobbetto, che così approda alla mostra “Hands up, Hands tied”.
La galleria è divisa immaginariamente in tre spazi: dall’oscurità, segnata da opere auto illuminate, esplicito richiamo alla caverna di Platone, si passa ai mostri affrontati da Ercole, simbolo di eroe sul cammino della conoscenza e come tale costretto a sconfiggere mostri e a superare dure prove, prima di raggiungere il Giardino delle Esperidi. A chiudere il cerchio una piccola opera sembra sorreggere il cielo, richiamando lo sforzo di Atlante, e al sua eterna condanna ad una identità che non ha voluto.
 
La galleria sarà aperta da venerdì 20 gennaio a sabato 28 gennaio, a tempo pieno dalle 10am alle 10pm. Dal 31 gennaio al 4 marzo, solo per appuntamento.

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