Teatro
Comunale Claudio Abbado,
Ferrara, 18
marzo 2016, ore 21.00
Compagnia
Zappalà Danza
I AM BEAUTIFUL
4° tappa del progetto Transiti Humanitatis
un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà
coreografia e regia Roberto Zappalà
musiche originali Puccio
Castrogiovanni
eseguite dal vivo dai Lautari:
Puccio Castrogiovanni (mandolino
elettrico, kanklės, percussioni,
effetti sonori, voce)
Salvo Farruggio (batteria, cajon e percussioni)
Marco Corbino (chitarre,
cajon)
Gionni Allegra (basso,
chitarre, cajon, voce)
Salvatore Assenza (fiati,
cajon)
editing musicale Salvo
Noto
interpretazione e collaborazione
alla costruzione
Maud
de la Purification, Filippo Domini, Sonia Mingo, Gaetano Montecasino, Adriano
Popolo Rubbio, Fernando Roldan Ferrer, Claudia Rossi Valli, Ariane Roustan,
Valeria Zampardi
una produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza – Centro di Produzione della Danza
il progetto Transiti Humanitatis è realizzato in collaborazione con
ImPulsTanz – Vienna International Dance Festival
Teatro Comunale di Ferrara
Teatro Garibaldi /Union des Théatres de l’Europe (Palermo)
Teatro Massimo Bellini (Catania)
con il sostegno di
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
e Regione Siciliana Ass.to del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo
prima assoluta
La
nuova creazione della Compagnia Zappalà I AM BEAUTIFUL debutta in prima
assoluta al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara il 18 marzo 2016.
Punto
d’arrivo del progetto Transiti
Humanitatis, avviato nel 2014 dal coreografo insieme alla sua
compagnia, dove l’“umanità”, quella dell’umanesimo, rimanda agli studia humanitatis che nel quattrocento
indicavano gli studi letterari volti a formare la persona, sono, nella
traduzione di Roberto Zappalà, gli “studia” del corpo e del gesto trasfigurati in un universo
coreografico che mette il corpo, la sua naturale bellezza quale elemento fondante
e transito ineludibile; con la certezza che «occorre avere un
corpo per trovare un’anima» (Soltanto
di Jan Twardowski).
Il
progetto Transiti Humanitatis comprende le produzioni Invenzioni a tre voci (2014), creazione dedicata alla donna, Oratorio per Eva (2014), omaggio alla
figura simbolica di Eva, La Nona (2015),
ispirato all’ultima sinfonia di Beethoven, appena proclamato Premio
Danza&Danza come Miglio Spettacolo dell’anno 2015.
A partire dal corpo, tutto incomincia e tutto si consuma ed esaurisce; e
la bellezza del corpo considerato come santuario laico dell’umanità è un
“pensiero” da difendere e incoraggiare in una contemporaneità dove bellezza,
corpi e laicità sono sempre più oltraggiati.
Il titolo dello spettacolo è suggerito dalla scultura di Rodin che a sua
volta è ispirata al primo verso di una poesia di Baudelaire La Beauté: «Je suis belle, ô mortels!
comme un rêve de pierre ». Il sogno di pietra si trasfigura nel movimento
attraverso una lingua che ha la sua grammatica e la sua sintassi nei nervi e
nelle giunture, nei fremiti e nei sussulti.
In questo
spettacolo Zappalà abbandona quasi del tutto ogni finzione drammaturgica, ogni
orpello scenico, per sviscerare ed esaltare fino in fondo il linguaggio della
sua compagnia. Quella di I AM BEAUTIFUL
diventa così una danza che assume come categoria fondamentale quella della
visceralità; visceralità intesa e vissuta come nel mondo contadino, cioè come
qualcosa di familiare e quotidiano, naturale.
(da Soltanto di Jan Twardowski)
Le lingue in evidenza,
i volti deformati, i corpi in disequilibrio o che sfidano la legge di gravità,
all’interno di un disegno coreografico rigoroso e scenicamente scarnificato,
sono alcuni “incidenti” che servono a fare arrivare la danza direttamente al sistema nervoso dello
spettatore” (come, secondo John Berger, fa Bacon con la pittura) non al
cervello, ma al sistema nervoso.(
John Berger Presentarsi all’appuntamento)
In “I AM
BEAUTIFUL”, attraverso il corpi dei danzatori, è la danza stessa a parlare in
prima persona, a dichiararsi bella e mentre afferma se stessa si rende conto
che la bellezza che vorrebbe raggiungere non è mai una risposta o una soluzione
ma sempre un interrogativo e una ricerca incessante.
È come se alla
base di tutta la danza ci fosse un principio d’incertezza.
Incertezza che è
anche quella della bellezza.
La
contemporaneità del gesto coreografico che ne consegue consiste proprio
nell’esaltare questa incertezza, questo tendere verso, piuttosto che affermare.
In un viaggio di andata e ritorno dal palco agli
spettatori e viceversa, i binari che portano a destinazione la danza dello
spettacolo sono quelli della semplicità e del rigore, della visceralità e
dell’incertezza.
«È forse il mio
lavoro più “contemporaneo”. Il mio sentire, in questa fase della vita, è quello
di tornare alla semplicità, ovvero su un gesto che indirizza all’idea lineare
di contemporaneo. Il mio lavoro dunque si concentra su una coreografia
plasticamente costruita, sebbene resa in quadri liberi al fine di rendere
protagonista la danza. Il mio vuole essere un manifesto a favore della danza.
L’elemento
musicale, in questo spettacolo, vedrà in scena una band che interpreta un
tappeto sonoro che possiamo definire ambient/folk molto percussivo». Roberto
Zappalà
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara
C.so Martiri della Libertà, 5, Ferrara
info: Tel. 0532 202675 - biglietteria.teatro@comune.fe.it
Venerdì 18 marzo, al
termine dello spettacolo Sala Teatrale
INCONTRO CON LA COMPAGNIA
a cura di Silvia Poletti
***
I AM BEAUTIFUL sarà in scena anche il
21 marzo, Teatro Ristori, Verona
8 settembre, Festival Oriente Occidente,
Rovereto
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