Dal
15 al 19 marzo 2016, per Studi Festival – il Festival degli Studi d’artista
milanesi, lo Studio di Saba Najafi
artista iraniana classe 1979, si apre al pubblico per una rassegna al femminile
comprendente opere a muro, video, installazioni e performance.
Il
titolo del progetto realizzato per Studi Festival è “IMPRINT”. Impronta.
Partendo
dal significato proposto dall'artista francese Yves Klein che voleva evocare L'impronta
della sentimentalità dell'uomo, quell'impronta che segna l'esistenza dell'uomo
e della società in cui vive, questo concept rimanda alle tracce e gli stati-momenti che possono segnare
l’intera esistenza dell’uomo , che connessa all’intero universo va ad avere un
effetto cosmico.
L'opera
d'arte, del resto, non è altro che la
traccia della comunicazione dell'artista con il mondo. Come diceva lo stesso Yves Klein “I miei dipinti non sono altro che
la cenere della mia arte”
Attualizzando
questa concezione dello stato dell'arte suggeriamo di creare opere che vanno a
indicare questi stati sensibili dell'artista in contatto con il mondo che vuole
in qualche modo connettere l'uomo con l'indefinibile. Anche il silenzio può
diventare una traccia, può segnare in profondità, può lasciare un’impronta e un
impatto immediato nell'individuo.
Ioltre il verbo “imprimere”,
riferendosi alla tecnica della stampa, significa premere in modo da lasciare
una traccia, un'impronta. Rapido ed irreversibile, lo stesso verbo può
riferirsi anche a qualcosa che s’ imprime nel cuore; un ricordo che si fissa nella memoria. Un
impressione può stravolgere criteri di percezione e mettere in discussioni
forme-pensiero alimentate nel tempo.
Questa “impressione” arriva
ai nostri sensi: un’immagine, una parola, un tono di voce, un odore, una
consistenza….
Il nostro progetto vuole
riflettere sull’ imprinting ricevuto e suggerito. Nel primo caso il nostro
vissuto, i nostri ambiti educativi e culturali, i nostri riferimenti formativi,
i nostri incontri significativi. Nel secondo caso la trasmissione del nostro
“punto di vista” all’altro, le tracce lasciate dai nostri pensieri, le impronte
delle nostre parole e delle nostre azioni, la seduzione del fare artistico.
L’imprinting emozionale originario, l’imprinting affettivo, traumatico. Quello
che poi può generare un cortocircuito. Ma anche il superamento di tale
imprinting. La cancellazione di un’impronta e l’impressione di una nuova, per
volontà di cambiamento.
L’individuo e poi l’artista
quanto può, mediante l’ausilio del mezzo evocativo della creazione
artistica, persuadere e condizionare?
Può un segno, in quanto
portatore di senso, indurre une credenza o sradicarla?
La possibilità d’ influenzare
è illusoria o ripaga l’impegno sotteso del fare artistico?
Riconoscersi in un’intenzione
è sufficientemente rassicurante?
IMPRINT è allora come un bacio
che s’imprime sulle labbra della persona
amata, quel momento così intenso,
temporalmente indefinibile chesuggella
l’istante; è l’ichinen dopo il quale qualcosa
è cambiato.
L’ichinen: questo fondamentale
principio buddista mostra la compenetrazione, momento per momento, tra il mondo
fenomenico e la realtà fondamentale della vita, per cui tutti i fenomeni
esistono in ciascuno degli istanti di una vita individuale, e che in ogni
istante esiste un illimitato potenziale. Semplicemente significa che in un
singolo istante, che viene paragonato alla durata della sessantesima parte di
uno schiocco delle dita, è contenuto ogni possibile sviluppo di vita. Per cui
ogni possibile cambiamento.
Artisti in mostra:
Sevil Amini
Mandra Cerrone
Loredana Galante
Giovanna Lacedra
Saba Najafi
Guido Nosari
Con-Temporary Art Circle | Studio di Saba Najafi
Via Ruggiero Di Lauria n. 15 – Milano
Info:
3271767707 | 02 39443696
Appuntamenti dal 15 al
19 marzo 2016:
15-18
marzo
dalle ore 14.00 alle ore 17.00 .
16 marzo doppio appuntamento
con doppia sede,
presso LAB7 di Angela Trapani - via
Stilicone n. 21
Focus:
Sabato 19 marzo dalle ore 18.00 alle ore 21.00
E sempre sabato 19 alle ore 19.00
la nuova Performance di Giovanna Lacedra:
EMOTIONAL
REVOLUTION | RIVOLUZIONE EMOZIONALE
Foto di Cecilia D'Aliberti |
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