RISE - Jáchym
Fleig
31 marzo
- 30 aprile 2016
RIZZUTOGALLERY
Palermo, Via Monte Cuccio 30
RizzutoGallery
(Palermo, via Monte Cuccio 30)
è lieta di presentare RISE - mostra
personale dello scultore tedesco Jáchym
Fleig (1970,
Villingen-Schwenningen).
L’artista, che ha all’attivo
numerose mostre in gallerie e spazi pubblici ed è reduce da due importanti personali
al Museum Biedermann di
Donaueschingen (2015) e al Kiosk am
Reileck di Halle (2016), si prepara alla sua prima esposizione in Italia.
L’inaugurazione sarà giovedì 31 marzo alle ore 19
e la mostra resterà visitabile fino
al 30 aprile.
Alla RizzutoGallery Fleig presenterà alcune tra le sue opere più
importanti, già esposte in Kunstverein e Musei tedeschi, e realizzerà installazioni site-specific appositamente
pensate per la galleria.
Nelle opere di Fleig il concetto tradizionale di scultura viene esteso in
ciò che può essere deliberatamente legato al suo rispettivo ambientale. L’integrazione
tra corpo scultoreo e l'ambiente circostante dà al lavoro il carattere di una
installazione temporanea, soggetta alle condizioni esterne che la
sottopongono a continui cambiamenti.
Le sculture di Fleig , come strutture organiche in uno
stato di proliferazione e crescita, si sviluppano invadendo lo spazio
che le ospita: strutture di sostegno, pilastri, muri, pavimenti,
finestre, soffitti, diventano per
l’Artista potenziali luoghi di ancoraggio delle sue installazioni, in
alcuni casi avvinghiate – come corpi parassitari o concrezioni organogene - alla
struttura esterna degli edifici degli
spazi espositivi e museali, capaci
di interrompere, talvolta in modo
inquietante, la normalità dei luoghi conosciuti, degli spazi urbani sicuri
e definiti.
Realizzate in cemento, calcestruzzo, gesso, legno
e poliuretano, le opere di Fleyg - sebbene costituite da materiali molto
simili a quelli degli ambienti ospitanti - appaiono leggere e brulicanti di vita; usati in maniera non convenzionale, questi
comuni materiali da costruzione danno luogo a forme sorprendenti, capaci di
evocare una forte risposta emotiva, e di creare un singolare contrasto
con l’elemento architettonico che le ospita, in una sorta di confronto e di
competizione tra leggero e pesante, organico e inorganico, biomorfico e antropico.
Ma
ciò che emerge dalla scultura
concettuale di Fleig è anche una riflessione
sul limite sottile che esiste tra crescita
e decadenza, tra ordine e caos,
tra la sicurezza di ciò che è conosciuto
e l’incertezza dell’ignoto, là dove la permanenza appare
minacciata dalla circolazione degli stati effimeri.
Per
informazioni:
Eva Oliveri +39 348.3622577 | evaoliveri@rizzutoarte.com
Tiziana Pantaleo +39 091 526843 | tizianapantaleo@rizzutoarte.com
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