17 - 22 maggio 2016, sala Fassbinder
La danza immobile
da Manuel Scorza
regia Corrado Accordino
con Corrado Accordino, Riccardo Buffonini, Federica
Castellini, Roberta Lanave, Giancarlo Latina
scene e costumi Maria Chiara Vitali
produzione La danza immobile
spettacolo sostenuto nell'ambito del progetto NEXT
2014
Il romanzo è un
contrappunto fra un guerrigliero e un ex-guerrigliero. Sotto un altro punto di
vista, un conflitto fra due uomini che devono scegliere fra l’Amore e la
Rivoluzione.
Manuel Scorza
Una storia che parla di
amore e amicizia, gioia e dolore. Una storia che pone il dubbio della scelta.
L'impegno politico da una parte e l'amore per una donna dall'altra. Due uomini,
le cui vite s'inseguono, condizionandosi l'uno con l'altro. Fino all’ultimo
incontro, fino alla resa dei conti, per un finale di partita che non lascia
superstiti.
Lo spettacolo prende forma
dal lavoro di riscrittura drammaturgica dell’omonimo romanzo di Manuel Scorza,
uno degli scrittori latinoamericani più letti in tutto il mondo, noto
soprattutto per il suo impegno politico.
Tante domande aleggiano in
questo spettacolo. I rivoluzionari Santiago e Nicolàs operano scelte
contrastanti. Nicolàs sceglie la rivoluzione, lascia Parigi e Francesca, la
donna amata. Santiago resta, rinunciando alle armi. Ma scopre che Marie-Claire
era innamorata proprio della sua identità di guerrigliero. L’amore tradisce, la
causa politica pure. Una scelta vale l’altra. Forse. Le medesime parole
significano cose diametralmente opposte. Le parole sono formule vuote senza
l’efficacia del gesto. I personaggi lottano con le proprie maschere. Ognuno è
alla ricerca di un volto autentico.
Si cammina su travi di
legno, quaranta centimetri sul pavimento. Qua e là le travi si ammucchiano, a
formare una zattera o un’isola. Un gigantesco specchio deformante sul fondo
riflette le molteplici anime del nostro essere.
Un’opera forse
anacronistica: i nostri sembrano anni acquiescenti, refrattari alla ribellione.
Ma i lavori di Accordino hanno un’onestà di fondo che li rende interessanti.
Nascono da una riflessione personale autentica e appassionata, in genere
autobiografica. Non sono mai perfettamente inquadrabili in un codice.
Valorizzano gli attori, che
svelano nuovi lati di sé. Pongono interrogativi forti, che avviano nel pubblico
il dialogo interiore, di là da ogni banale schematismo.
Vincenzo Sardelli, klpteatro.it
Elfo Puccini,
sala Fassbinder, corso Bueno Aires 33, Milano
Mart/sab. ore 21.00 / Dom. ore
16:30 - Durata 90 minuti
Intero 30.50 € - Ridotto 16 € - Martedì 20 €
Info
e prenotazioni: tel. 02.0066.06.06, www.elfo.org
Nessun commento:
Posta un commento