Uno studio scientifico denso, rigoroso e accurato sui linguaggi e sui
dispositivi legati al mondo della tecnologia digitale, ai videogiochi e alle
mitologie tecnologiche legati al web.
Tratta queste tematiche l’ultimo lavoro di Giuseppe Frazzetto, storico
e critico d’arte docente presso l’Accademia di Belle arti di Catania, uno dei
massimi esperti dei linguaggi e dei codici legati ai nuovi media, al web e al
mondo virtuale.
Il prof. Luigi Amato, docente di estetica all’università di Palermo e
il semiologo Salvo Sequenzia incontreranno il professore Frazzetto a Siracusa Sabato 28 maggio, alle ore 18.00,
nella sede dell’associazione Articolo 1 di via Raffaello, in un confronto
pubblico organizzato dal circolo dei lettori di Siracusa, dal quartiere
Acradina e da Articolo 1, durante il quale si discuterà del ruolo dei
videogiochi nella società postmoderna, della funzione di social forum come
Facebook, delle nuove dimensioni dell’informazione elettronica che passano
attraverso la rappresentazione artistica e letteraria, la riflessione
filosofica, la produzione e il consumo di concetti e di forme di
rappresentazione simbolica e di espressione ludica. L’incontro sarà moderato da
Salvatore Russo , mentre Paolo Bruno, presidente della circoscrizione Acradina
darà il suo saluto.
Il semiologo Salvo Sequenzia |
Così ha dichiarato il semiologo Salvo Sequenzia: «Il lavoro del professore
Frazzetto costituisce un punto di riferimento per chi voglia affrontare, da una
prospettiva epistemologica ed euristica scardinata dalla retorica del postmodern,
la funzione rivestita dall’universo dei videogiochi, dei social forum, dei
database e di Wikipedia nella società di oggi. Sono questi – insieme ai
personaggi dei film, del fumetto e dei videogiochi – i nuovi ‘miti’ che hanno
sostituito le espressioni della mitologia tradizionale legata alla cultura
classica e moderna e che assumono oggi la funzione di ‘reincantare’ il mondo,
all’interno di una dimensione dell’esistenza liquida, plastica e appiattita su
una presentificazione indistinta determina dalla connessione perpetua
dell’individuo al flusso di informazioni
proveniente dal web.
L’arte, la letteratura, la filosofia, la psicanalisi e le scienze
sociali devono orientare i propri statuti epistemologici e la loro riflessione
sull’orizzonte di questa nuova dimensione del vivere, del relazionarsi , del
produrre e consumare cultura, che condiziona ormai i comportamenti e le esistenze
di milioni di persone, gli stili di vita, le mode e le espressioni del vissuto
individuale e collettivo dell’umanità».
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