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giovedì 24 maggio 2012

MARLA LOMBARDO | Il mio cuore è una bestia della quale è prudente diffidare.

Marla Lombardo | Sospesa. In silenzio, 2012
Marla Lombardo, eclettica, visionaria, sensibile, invaghita della sua terra natale, la Sicilia, ama stupire con i suoi turbamenti dell’anima.
 Il risultato è un’arte di stati d’animo e di poetica dell’immagine.

Le sue opere fotografiche sono frutto di un delicato lavoro di “Art Therapy”, intrapreso con la consapevolezza di svelare ed illuminare zone d’ombra che alle volte attanagliano e rendono silenti i complessi labirinti della mente.
I suoi scatti fotografici, la maggior parte autoritratti dell’artista, sono testimonianza di una lotta tra identità e indeterminatezza, tra coscienza e inconscio, tra ordine e caos, tra anelito all’in-conoscenza e affermazione del proprio ego creativo.

Conflittualità che connota una particolare situazione emotiva e geografia spirituale e che non sapremmo definire meglio se non usando le parole di Kandinsky:
“L’anima si sta svegliando, ma si sente ancora in preda all’incubo. Intravede solo una debole luce, come un punto in un immenso cerchio nero. E’ un presentimento che non ha il coraggio di approfondire, per paura che la luce sia un sogno e il cerchio nero la realtà”.


Sondandone le lacerazioni più oscure, i desideri più inappagati, la fotografia diventa strumento di conoscenza interiore, di esplorazione e ridefinizione di identità, per predisporre lo spirito a lasciar cadere lo sguardo sulle cose non per possederle, ma per trasfigurarle, cogliendone la bellezza più profonda.

La mia arte è come un viaggio all’interno della mia mente – sottolinea l’artista – per mettere a nudo la mia coscienza, che nella sua incrollabile determinatezza presenzia alla propria celebrazione senza esistere, al di là della propria storia, al di là della propria immagine riflessa, catturata e consumata”.

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