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mercoledì 13 aprile 2016

Al Museo Nazionale di Castello Pandone – Venafro (IS), "Back Side of the Blind Spot" la mostra personale di Luciano Sozio, a cura di Tommaso Evangelista e Serena Ribaudo.


BACK SIDE OF THE BLIND SPOT
Mostra personale di Luciano Sozio 
A cura di Tommaso Evangelista e Serena Ribaudo.
Museo Nazionale di Castello Pandone – Venafro (IS)
Inaugurazione: domenica 17 Aprile 2016, ore 17
18 Aprile -22 Maggio 2016



Il Museo Nazionale di Castello Pandone – Venafro (IS) - ospita dal 17 Aprile 2016 Back Side of the Blind Spot, la mostra personale di Luciano Sozio.

Back Side of the Blind Spot a cura di Tommaso Evangelista e Serena Ribaudo segna il ritorno dell’isernino Sozio alla terra molisana che ne ha informato la poetica discreta e minimale. E’ una scelta mirata quella di Castello Pandone, alla ricerca di un celato genius loci, nel tentativo di riflettere non solo sulla personale ricerca ma anche sul senso del luogo: otto opere pittoriche, due installazioni, sedici fotografie, due video dialogano con gli spazi del castello vivificandosi vicendevolmente e versandosi sul tema della possibilità e della visione.

Dopo l’acquisizione dell’opera “Diletta / Girl with Suitcase” di Valentina Bonizzi, in dialogo con la foto di Robert Capa in pinacoteca, la presenza della mostra Winterline di Elaine Shemilt, e dopo aver accolto quest’anno una tappa de L'albero della cuccagna. Nutrimenti dell'arte, progetto curatoriale di Achille Bonito Oliva, con le opere degli artisti Alessio Ancillai e Thorsten Kirchhoff, il castello di Venafro con tale evento entra di forza tra i luoghi del contemporaneo in Molise, e lo fa con un concept poetico e affascinante, un dialogo elegante tra contenitore e contenuto, e l’opera di un affermato, e ancora giovane, artista molisano.

Scrive Evangelista: “Considerare l’arte di Luciano Sozio una prismatica manovella dovrebbe aiutarci ad inquadrare il percorso della mostra entro un più ampio sistema di suggestioni che creano luce improvvisa di senso, e che possiedono i propri riscontri nelle molteplici impressioni concretate: si tratta appunto di “rappresentare ciò che permette di vedere” ovvero di cercare nel reale quella qualità indistinta e magica che conduce per vie inconsce alla coscienza di un oltre, e di rappresentarla”.  Aggiunge Ribaudo: “Perché Back Side of the Blind Spot? Forse perché il desiderio di Luciano Sozio, quasi guidato da una presenza invisibile esperta del senso dell’esistenza, è quello di fare scoperte. Forse pe aumentare il numero di possibilità nella sua ricerca –umana ed artistica- dello stupore della vita. O è pur vero che questo poeta visionario che si muove per il mondo come un visitatore dall’indole capziosa e fantastica, vuole verificare l’inquieta consapevolezza che nel corso degli eventi nulla è casuale”.

La mostra, per la volontà di ricercare in maniera sottile sul tema della visione, si presta ad un discorso trasversale e più ampio tanto che l’artista ha ideato per il pubblico di ciechi ed ipovedenti una parallela proposta espositiva. Per la prima volta un artista contemporaneo ha lavorato nell’adattare le proprie opere per una fruizione in assenza di luce, in un percorso multisensoriale il quale facendo a meno della vista esalta altre componenti della sua ricerca poetica. Il percorso parallelo dedicato ai non vedenti, infatti, è parte strutturale della mostra e della ricerca artistica di Sozio e si configura come un’ulteriore e complessa opera d’arte e di senso.

Dal coinvolgimento delle classi quarte e quinte del Liceo artistico Manuppella di Isernia, infine, si è venuta a determinare un’installazione video nata dalla volontà di cogliere le differenze tra selfie e autoritratto. I risultati di questo progetto sperimentale di ricerca ideato dall’artista stesso e portato avanti nel corso dei mesi precedenti, incentrato, come le opere esposte, sul concetto di identità e presenza, sarà oggetto di uno specifico intervento site-specific.

La mostra sarà arricchita dall’allestimento dello studio +t Studio e dalla partnership con l’azienda Coesum di Pescara, leader mondiale della stampa 3D, che per l’occasione ha realizzato le sculture 3D delle opere di Sozio sulle quali si è strutturato il percorso per i non vedenti. Un’opera invece sarà realizzata in collaborazione con Artbeat, azienda molisana leader nel design d’autore legato all’arte contemporanea.

Completa la mostra il catalogo edito da Maretti Editore con testi critici di Alfredo Cramerotti, Tommaso Evangelista, Serena Ribaudo. Il catalogo sarà presentato presso il Museo Sannitico di Campobasso sabato 21 maggio.

INFO
tommasoevangelista@gmail.com, serenaribaudo@hotmail.it



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