Ph by GIANCARLO AMICI |
Il fondo del bicchiere è scuro, nero come l'anima del diavolo. Il suo nettare è l'ultima goccia che voglio sentire nella gola, profonda stanotte come il cratere di un vulcano. Guardo la faccia della cantante con due microfoni, apre la bocca. Persone normali, persone con una casa, una famiglia con un'ipocrisia che porta felicità, persone che avranno una felicità preconfezionata, una felicità chiusa, limitata alla visione di un futuro che si ferma al presente. Io cammino nella felicità a pillole, bianche, piccole, lucide come la neve, la felicità che dura il momento di un sorriso. Non fraintendetemi, io voglio una felicità continua, vorrei una confezione da 24 scatole di pillole, vorrei una ricetta che dura un'eternità. La felicità è una coincidenza, una strana carezza quando sei girato di spallle, una voce che sibila da dietro, una canzone quando entri dalla porta giusta nel momento giusto. La felicità sei tu, che adesso sei qui, sei tu che mi parli di amore e sesso, sei tu che decidi i silenzi e condividi il tuo respiro con il mio.
E basta!
[G. M.]
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