PRIMO PIANO STAND B6
Museo del Carcere Le Nuove
via Paolo Borsellino, 3 I
Torino
VERNISSAGE Giovedì 3 Novembre 2011 ore 21:00
VERNISSAGE Giovedì 3 Novembre 2011 ore 21:00
Dal 4 al 6 Novembre 2011, La galleria Glenda Cinquegrana: The Studio è lieta di comunicare la sua partecipazione alla prima edizione della The Others fair, che si terrà a Torino dal 4 al 6 Novembre 2011. La fiera, che si tiene nella suggestiva cornice rappresentata dalle vecchie carceri della capitale sabauda, si pone come appuntamento alternativo e complementare alla fiera di Artissima, la cui proposta è finalizzata alla presentazione di gallerie giovani e di scoperta, realtà artistiche e culturali emergenti del panorama italiano ed internazionale.
La galleria sarà presente con i seguenti artisti: Marco Campanini, Andrea Garuti, Enrico Pitzianti, Arash Radpour, Fernando Zaccaria e Persefone Zubcic.
Di Persefone Zubcic la galleria presenta alcune opere tratte dalla sua ultima personale milanese dal titolo C/Orpo, fra cui un trittico ad altezza d’uomo (cm 180), che si compone di un autoscatto che vede l’artista ritrarsi nuda e al tempo stesso coperta di un abito da suora. Nei suoi lavori la sovrapposizione fra una teatralità carica e una morbosa attenzione per il corpo sono frutto di una visione in cui il corpo, ora perfetto ora osceno, ora sensuale ora conturbato, è concepito come sede dell’Uomo nella sua totalità.
Fernando Zaccaria presenta in esclusiva per la fiera una serie di lavori inediti: in concomitanza con il decimo anniversario del crollo delle Torri Gemelle, il fotografo bergamasco propone un nucleo di opere tratte dalla serie New York Sept10th, nelle quali ha catturato le linee delle architetture newyorchesi appena prima dell’attacco terroristico che le ha distrutte. Alla luce dello sguardo dell’artista la forma dell’oggetto urbano cessa di essere elemento concreto per definirsi quale entità sfuggente, astratta e meramente simbolica.
Esordiente in senso assoluto è poi Enrico Pitzianti. Il giovane artista sardo, classe 1988, presenta un gruppo di collages su carta tratti dalla serie Secondo Specchio, in cui la visione surreale fonde immagini fotografiche degli anni Cinquanta e Sessanta a elementi dell’iconografia contemporanea. Per il giovane artista il futuribile, il presente e il passato costituiscono elementi atti a costruire una visione della realtà che si fa racconto onirico, ironico e, come nella favola di Alice, di significato rovesciato.
Di Andrea Garuti, la galleria espone una fotografia tratta dall’inedita serie intitolata Slow Motion, realizzata su tela e con un formato particolare (cm 60 x 200). L’opera è l’evoluzione di una sua personale visione del paesaggio urbano inteso come realtà viva e vibrante, nella quale l’architettura e la popolazione urbana si fondono sino a divenire due realtà uniche e indistinte.
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